Recensione Ogni maledetto Natale (2014)

Dopo Boris - Il film, gli autori della (fuori)serie italiana ci riprovano e si cimentano con il genere per eccellenza del cinema italiano: il film di Natale!

A Natale siamo tutti più buoni... ma, forse, anche più stressati! E' uno degli spunti usati da Giacomo Ciarrapico, Mattia Torre e Luca Vendruscolo per il loro secondo progetto cinematografico dopo aver debuttato sul grande schermo con Boris il film, la trasposizione filmica della loro nota ed apprezzata serie. Un progetto che è anche una sfida, per la scelta, coraggiosa ed in linea con lo spirito dei tre autori, di realizzare un film di Natale diverso da quello che il pubblico si aspetta in quel periodo.

Nessuna atmosfera solare né buoni sentimenti, perché Natale è anche tempo di incertezza, con giornate fredde, corte e buie, da combattere a suon di luci e festeggiamenti chiassosi. E' così dalla notte dei tempi e è proprio con spaccati dalla preistoria e dal passato della fragile razza umana che Ogni maledetto Natale apre, dall'accidentale invenzione dell'albero ai Saturnali di età romana. Fino ad arrivare ad oggi, ad una coppia di giovani innamorati che si trova costretta a traghettare la propria relazione attraverso il buio periodo delle festività in famiglia.

Opposti eppure simili

Ogni maledetto Natale: Alessandro Cattelan con Alessandra Mastronardi in una romantica scena del film
Ogni maledetto Natale: Alessandro Cattelan con Alessandra Mastronardi in una romantica scena del film

E non è un'impresa semplice, perché Massimo e Giulia sono giovani e coinvolti in una storia d'amore appena iniziata. dieci giorni in cui il loro amore è esploso dal più spontaneo, e favolistico, dei colpi di fulmine ed il loro rapporto non ha ancora le spalle abbastanza larghe per reggere l'onda d'urto di un Natale passato ad affrontare le follie familiari, alle prese non con una, ma con ben due tribù: i Colardo di Giulia ed i Marinelli Lops di Massimo. Semplici, calorosi, ruspanti i primi, pronti a festeggiare la vigilia nella loro abitazione isolata e rustica posta nel cuore della Tuscia; eleganti, snob, sfacciatamente ricchi i secondi, alle prese con un dramma che rischia di rovinar loro il giorno di Natale. Due famiglie opposte, eppure ugualmente popolate di vizi e derive, e nel modo in cui cercando di controllare i propri figli, imponendo loro scelte che esulano dalla propria inclinazione personale. Come i Colardo, infatti, cercano di far tornare Giulia, promettente architetto, nel paese natale per candidarsi a sindaco, allo stesso modo i Marinelli Lops attendono i tradizionali risultati delle vendite annuali per fare un cambio di gestione nella succursale di produzione brasiliana, inviando Massimo al posto del fratello Baldovino di cui si suppone il fallimento.

Un cast per tutte le occasioni

Ogni maledetto Natale: una concitata scena tratta dalla commedia 'natalizia'
Ogni maledetto Natale: una concitata scena tratta dalla commedia 'natalizia'

E' in linea con questa idee della famiglia italiana, vero fulcro centrale di Ogni maledetto Natale, la scelta di far interpretare agli stessi attori ruoli in entrambe le famiglie dei protagonisti. Laddove Alessandro Cattelan ed Alessandra Mastronardi, affiatati e leggeri, danno vita univocamente ai loro Massimo e Giulia, ognuno dei comprimari riveste un doppio ruolo nei due opposti ambiti familiari: Francesco Pannofino e Laura Morante danno vita ad entrambe le coppie di genitori, Aldo/Marc'Antonio e Maria/Ludovica, mentre gli altri hanno ruoli più variabili nello spostarsi da una famiglia all'altra, fino all'estremo di Corrado Guzzanti, lo zio Sauro di Giulia ed il maggiordomo filippino dei Marinelli Lops, Benji. Una scelta, ripetiamo, che sottolinea ed enfatizza come le famiglie italiane siano tutte simili, se non addirittura uguali, specie nel contesto limite della cena o del pranzo di Natale. Emergono vizi, dalla riffa ai litigi e le faide familiari dei Colardo, all'egoismo, la superficialità e il buonismo dei Marinelli Lops alle prese con il suicidio di uno dei servitori filippini.

Dopo un divertente e surreale prologo che ripercorre la storia del dramma natalizio umano ed una introduzione che, con favolistica voce fuori campo, racconta l'avvio della relazione sentimentale tra Massimo e Giulia, Ogni maledetto Natale si concentra sulle due famiglie, una dopo l'altra, dedicando la cena della vigilia ai Colardo ed il pranzo del 25 ai Marinelli Lops.

Un Natale grottesco

Corrado Guzzanti con Stefano Fresi in una scena di Ogni maledetto Natale
Corrado Guzzanti con Stefano Fresi in una scena di Ogni maledetto Natale

Un impianto che funziona più sulla carta che nella resa finale su grande schermo, perché il film scritto e diretto da Ciarrapico/Torre/Vendruscolo vive di folli momenti e grandissime trovate, ma soffre di alcune incertezze e qualche eccesso di carattere più puramente televisivo che gli impediscono di risultare incisivo e tagliante quanto avrebbe potuto. Se tutto il primo segmento dedicato ai Colardo è ben concertato e coerente, eccessivo ma travolgente (basterebbe da sola la folle partita a Spurchia Filetto a coppie), meno efficace è il secondo dedicato ai familiari di Massimo, che alterna una satira più sottile e ricercata a personaggi come il Benji di Guzzanti che sfociano nel grottesco, perfetto nel contesto di uno degli spettacoli dell'artista, meno in un film dall'impianto narrativo. Non stiamo parlando di un fallimento, perché Ogni maledetto Natale diverte, intrattiene ed offre anche interessanti spunti su cui riflettere e, perché no, discutere, ma di un'opera seconda a cui ancora manca qualcosa per fare, su grande schermo, quello che Boris è riuscito a fare sul piccolo: una satira tanto più incisiva perché, pur nelle sue esagerazioni, riusciva ad offrire uno spaccato ironico ma veritiero del mondo della televisione che raccontava.

Conclusione

Il nuovo lavoro per il grande schermo degli autori di Boris diverte ed intrattiene, con alcune sequenze davvero ben orchestrate e riuscite che valorizzano i diversi membri del cast, ma soffre di alcuni eccessi che gli impediscono di tratteggiare un quadro veritiero, oltre che divertente, della famiglia italiana e di alcune idiosincrasie legate al Natale nel nostro paese.

Movieplayer.it

3.5/5