Recensione Land Ho! (2014)

Film generazionale che pone al centro della narrazione la terza età, ma si candida a essere gradevolmente fruibile dagli spettatori di ogni età.

Due vecchietti in libertà. Variazione sul tema road movie, Land Ho! è una pellicola libera, lieve e divertente, ma anche una riflessione sul senso della vita e sul passare del tempo. I registi indipendenti ed ex compagni di studi, Aaron Katz e Martha Stephens, hanno unito le forze per creare qualcosa di diverso e sono andati a finire in Islanda, tra paesaggi lunari, geyser esplosivi e bellezze locali ben disposte verso gli stranieri. Pur non contando su grandi budget o su un plot eccessivamente originale, in Land Ho! si respira un'aria di libertà, un'atmosfera frizzante che ricorda i migliori prodotti indie.

Allontanandosi dalle regioni che ben conoscono, le loro zone di sicurezza, e liberandosi per una volta dalla zavorra americana, i due registi sono riusciti a spiccare il volo sfruttando le caratteristiche naturali di un paesaggio poco frequentato dal cinema, e quindi ancor più interessante allo sguardo dello spettatore, per innestarvi una vicenda che è poco più di un pretesto per compiere un viaggio alla scoperta di un nuovo mondo, ma soprattutto di se stessi.

La strana coppia

Land Ho!: Paul Eenhoorn nei panni di Colin in una scena del film
Land Ho!: Paul Eenhoorn nei panni di Colin in una scena del film

A lanciare l'idea dell'Islanda è l'arzillo Mitch (Earl Lynn Nelson, attore non protagonista parente di Martha Stephens), il quale decide di vivere un'avventura indimenticabile coinvolgendo anche l'ex cognato Colin (Paul Eenhoorn). Nonostante le rimostranze di Colin, che non si può permettere economicamente un tale viaggio, Mitch, medico benestante in pensione, decide di offrire all'amico un'esperienza che vale una vita in cambio di compagnia. I due pensionati, entrambi abbandonati dalle mogli, vivranno una vacanza all'insegna del relax e del comfort negli eleganti hotel di Reykjavik per poi spostarsi verso nord su un 4x4 che permetterà loro di guadare torrenti, assistere alle esplosioni dei geyser, campeggiare nei luoghi più impervi fumando marjuana, fare il bagno nelle pozze calde e dormire sotto il cielo più incredibile mai visto.

In Land Ho! non si verificano grossi drammi o eventi eccezionali. A sostenere l'impianto del film è l'alchimia tra Earl Lynn Nelson e Paul Eenhoorn. Fin dalla riunione iniziale a casa di Mitch, in cui vengono stabiliti i dettagli della vacanza, emergono le differenze tra i due caratteri, opposti, ma complementari. Brillante, chiacchierone e sicuro di sé fino a rasentare la spudoratezza l'uno, timido, riservato e insicuro l'altro. La sfacciataggine di Mitch si rivelerà essenziale per scuotere Colin dal torpore e dalla sofferenza provcocati dal recente divorzio. A supportare le dinamiche del duo interviene una sceneggiatura che fornisce ai due interpreti la massima libertà di chiacchierare animatamente, rivelando se stessi a poco a poco, e permettendo allo spettatore di seguire le loro discussioni per il puro piascere di ascoltarli.

Il buon cinema non ha età

Land Ho!: Earl Lynn Nelson sghignazza in una scena del film
Land Ho!: Earl Lynn Nelson sghignazza in una scena del film

In una piacevole vacanza all'insegna della scoperta e della riflessione non mancheranno incidenti di percorso, scaramucce, gag, problemi dovuti agli acciacchi dell'età e incontri inaspettati con rappresentanti del gentil sesso. Il tutto narrato in maniera vivace e naturale. Pur senza eventi sconvolgenti a sostenere la narrazione, Land Ho! scorre veloce verso il divertito finale senza momenti di noia. L'andamento fluido, l'uso delle musiche (composte in parte da Keegan DeWitt) e l'attenzione ai paesaggi, a cui viene dato ampio spazio in lunghe sequenze liriche, ricordano da vicino certe atmosfere sospese di Prince Avalanche e infatti, scorrendo i credits, tra i produttori compare proprio David Gordon Green, anche lui compagno di studi di Aaron Katz e Martha Stephens. Tra l'altro il suo Prince Avalanche è un libero remake dell'islandese Either Way, altro link sentimentale con la magica Islanda. Scommettiamo che dopo la visione di Land Ho! la terra del ghiaccio e del fuoco potrebbe subire un significativo incremento di viste da parte dei turisti americani. Film generazionale che pone al centro della narrazione la terza età, ma si candida a essere gradevolmente fruibile dagli spettatori di ogni età, Land Ho! ci ricorda che non è mai troppo tardi per realizzare i propri sogni, per divertirsi e per fare buon cinema.

Conclusioni

Land Ho! è una commedia indie on the road piacevole e divertente interpretata da due mattatori della terza età che ci conducono alla scoperta dell'Islanda tra sogni, rimpianti, acciacchi e svago. Si ride con naturalezza e si riflette sullo scorrere del tempo.

Movieplayer.it

3.0/5