Recensione Blackfish

Un documentario che assomiglia a un thriller: Gabriela Cowperthwaite fa riflettere sulla commovente storia dell'orca Tilikum, sui potenziali pericoli per le orche tenute in cattività nei parchi e sui gravi incidenti occorsi agli addestratori. Il blu-ray è buono sul fronte audio-video, ma non ci sono extra.

Come un thriller

Candidato ai Bafta Awards come miglior documentario e presentato al Sundance Film Festival 2013, Blackfish parte dalla ricostruzione di un terribile incidente accaduto nel 2010 nel parco dei divertimenti di Seaworld di Orlando in Florida - in cui l'allenatrice di orche Dawn Brancheau fu trascinata sotto acqua dall'orca Tilikum e perse la vita - per fare in realtà un'ampia e documentata riflessione su un tema molto delicato, ovvero sull'opportunità di tenere questi animali in cattività.

La grande bravura di Gabriela Cowperthwaite che ha diretto e realizzato il documentario, è raccontare tutto questo quasi come si trattasse di un thriller. Si percorre la storia dell'orca Tilikum, come quella di altri suoi simili, costretti alla cattività nei parchi acquatici e in condizioni non adatte ad animali con queste caratteristiche: il tutto porta a una situazione fonte di potenziali pericoli, perché i cetacei sono spinti al loro limite in condizioni di prigionia forzata e possono dare luogo a comportamenti molto violenti, sia per loro indole ma a lungo andare anche per frustrazione.

Un grande lavoro di ricerca e un ottimo senso del ritmo

Una scena di Blackfish
Una scena di Blackfish

Blackfish è il frutto di un grande lavoro di ricerca, che grazie a immagini anche impressionanti dei vari incidenti accaduti negli anni, corredate da interviste di chi ha lavorato in questi luoghi, pone serie riflessioni e inquietanti interrogativi sul rapporto uomo-animale. A parlare sono addestratori che amano questi cetacei, ma che si rendono conto di quanto possano rendersi pericolosi in condizioni di vita non naturali. Come detto, Gabriela Cowperthwaite riesce a rendere il documentario quasi un thriller, mostrando un notevole senso del ritmo e grande capacità di catturare e appassionare lo spettatore, che inevitabilmente non viene solo incuriosito da filmati emozionanti e testimonianze inedite, ma avvolto anche in un permanente stato di tensione grazie a un ottimo lavoro effettuato sul montaggio.

Una scena di Blackfish
Una scena di Blackfish

Il Blu-ray: immagini buone nonostante le sorgenti video diverse

La copertina di Blackfish (blu-ray)
La copertina di Blackfish (blu-ray)

Per poter vedere e apprezzare Blackfish, che è stato proiettato nelle sale cinematografiche italiane solamente per tre giorni a fine maggio, si rivela dunque preziosissima l'uscita in homevideo. Il prodotto è disponibile anche in alta definizione grazie al blu-ray distribuito da Universal Pictures Italia HE.
Sul fronte video va ovviamente subito chiarito un aspetto importante: se le numerose interviste sono state girate appositamente per la realizzazione del documentario e rivelano infatti un'ottima qualità delle immagini, con chiara percezione dell'alta definizione, compattezza complessiva del quadro, colori brillanti e un buona resa del dettaglio, gran parte di Blackfish è composta invece da sorgenti video molto diverse, che vanno dalle immagini amatoriali dei turisti presenti nei parchi acquatici, ad altre che provengono da telecamere installate negli stessi parchi o ancora da archivi di trasmissioni televisive. Queste immagini hanno naturalmente una qualità molto più scadente e decisamente altalenante: talvolta il quadro è sgranato e poco dettagliato, il croma scialbo e i colori sbiaditi, mentre la definizione spesso latita. Tutto normale ovviamente, perché nulla di questo è imputabile al riversamento in blu-ray, bensì al materiale originale e ai suoi fisiologici limiti. Con le dovute premesse, quindi, il video è pienamente promosso perché riproduce fedelmente il prodotto originale.

Audio solo in inglese, ma sottotitoli in italiano puntuali

Sul fronte audio è presenta solamente la traccia originale in DTS HD Master Audio 5.1 inglese, che comunque presenta sottotitoli italiani puntuali e molto facili da seguire durante lo scorrere delle immagini. Se le interviste presentano parlati cristallini, l'ambience dei filmati di archivio è quella che è, e quasi sempre non propone grande spazialità. A sopperire c'è però una colonna sonora d'atmosfera dai toni spesso cupi, che risuona in maniera calda e avvolgente e coinvolge tutti i diffusori. Purtroppo non è presente nessun extra, al contrario di un'edizione americana uscita in passato che ne era ricca.

Conclusioni

Blackfish è un documentario assolutamente da vedere, a prescindere da come la si pensi sull'argomento, perchè oltre al lavoro di ricerca c'è una realizzazione tecnica davvero eccellente. Il blu-ray permette di catturare la bellezza del prodotto, peccato solo per l'assenza di extra.

Movieplayer.it

4.0/5