Recensione Alien Abduction (2014)

La tecnica del found footage viene utilizzata stavolta in salsa aliena in un film basato sul misterioso fenomeno delle luci sulle Brown Mountain e sui presunti rapimenti da parte di extraterrestri. Il film arriva direttamente in homevideo e il DVD presenta un ottimo reparto audio-video.

Ancora il found footage? Ebbene sì, ma stavolta in salsa aliena. Alien Abduction, il film di Matty Beckerman che arriva direttamente in homevideo distribuito da Koch Media, si basa infatti sull'ormai usatissimo genere del mockumentary, basandosi però su una storia vera o quantomeno su un fenomeno misterioso, come quello delle luci che appaiono sulle Brown Mountain, nella Carolina del Nord, e vengono associati da anni ai rapimenti alieni.

Protagonista del film è la famiglia Morris, i genitori Peter e Katie (Peter Holden e Katherine Sigismund), i due ragazzi Jillian e Corey (Jillian Clare e Corey Eid), e il figlio più piccolo Riley (Riley Polanski), autistico e con la mania di riprendere con la videocamera ogni cosa per proteggere se stesso dal mondo.

La famiglia si reca in vacanza sulle Brown Mountains. Dopo una notte apparentemente serena in campeggio, durante la quale intravedono strane luci, il giorno seguente sbagliano strada a causa del navigatore in tilt e si ritrovano in un autentico incubo fra i boschi. Uccelli morti piovono a frotte già dal cielo sull'autovettura, finché la famiglia finisce in un tunnel dove trova tante automobili abbandonate dai proprietari. Si avventurano all'interno, ma ben presto appaiono delle strane figure e il padre viene rapito. Moglie e figli scappano trovando rifugio in una casa abitata da un uomo del posto, ma ovviamente non saranno ancora al sicuro.

Gli alieni? Più credibili della stessa trama

Una scena di Alien Abduction
Una scena di Alien Abduction

Il fatto di adattare l'ormai abusata tecnica del found footage al tema dei rapimenti alieni, nonché a presunti fatti di cui si narra da decine e decine di anni, potrebbe essere una variazione apprezzabile del tema, finora utilizzato quasi esclusivamente per puri fini horror, anche se lo spavento è pure l'obiettivo principale di Alien Abduction. Il punto è che qui la sospensione dell'incredulità deve arrivare fino a limiti insostenibili, e non certo per colpa dei poveri alieni, quanto per il comportamento degli umani e soprattutto delle scelte narrative. Intanto la storia si basa tutta sul filmato di una videocamera tenuta in mano da un ragazzino autistico. Il quale, inseguito da entità spaventose, anche in condizioni estreme e scappando di corsa, nel bosco, a tratti al buio completo, mentre tutto attorno viene distrutto, conserva la freddezza di tenere in mano questa benedetta videocamera e inquadrando quasi sempre con precisione quello che vuole riprendere. Mah...

Ma sempre per restare nel campo dei fatti più improbabili, come spiegare una telecamera, che risucchiata nello spazio assieme al ragazzino, cade attraversando tutta l'atmosfera terrestre e si schianta al suolo con come unico danno il vetro rotto? E giusto per restare in tema: esseri alieni che arrivano dallo spazio e rapiscono uomini aspirandoli sulle astronavi, che poi si fermano davanti alla porta di legno di un'abitazione?

Tra esseri inafferrabili e una famiglia insopportabile

Una scena di Alien Abduction
Una scena di Alien Abduction

Inquadrata l'atmosfera che permea tutto il film, non rimane molto da salvare. Anche perché i comportamenti della famiglia risultano fin dall'inizio inverosimili, anzi i componenti risultano a tratti insopportabili sia per i dialoghi imbarazzanti che per l'ingiustificata isterìa che li caratterizza ben prima che piombino nell'inferno che li attende, tra gridolini e affermazioni inutili e ingiustificate. A essere interessanti, alla fine, sono proprio le fugaci apparizioni degli alieni, che appaiono sempre sfocati, in secondo piano, con visioni piuttosto confuse in scene nelle quali si gioca molto sulla luce accecante. Bisogna riconoscere che in questi frangenti il non voler mostrare tutto (probabilmente anche a causa di problemi di budget), in un paio di momenti funziona e regala almeno un briciolo di tensione e di sobbalzi in un contesto decisamente piatto e monocorde, se non addirittura noioso nei lunghi momenti di attesa nella casa del bosco. Nell'ascolto in italiano, tra l'altro, il doppiaggio appare davvero poco curato, ma come detto non è che l'originale sia molto meglio, a causa di interpretazioni che non lasciano certo il segno.

Il DVD: video ottimo e fedele al girato

Una scena di Alien Abduction
Una scena di Alien Abduction

Se il film lascia perplessi, il DVD con il quale Koch Media presenta il titolo è invece di ottimo livello tecnico, anche se privo di contenuti speciali. Il video infatti è ottimo, considerato appunto lo stile found footage. Certo, vanno messi in conto movimenti di macchina convulsi e confusi e conseguente definizione non al top, ma sta di fatto che il quadro risulta sempre molto compatto e solido anche in condizioni estreme, come nel buio totale del bosco o con le luci accecanti degli alieni. Nonostante le riprese siano in continuo movimento, non appaiono artefatti, il dettaglio rimane sempre discreto e le sbavature rimangono davvero contenute anche sui fondali. In sostanza, considerato il tipo di riprese, davvero un ottimo video, molto fedele a quello che è stato il girato.

Audio efficace e coinvolgente, extra assenti

In un film di questo tipo, giocato molto su tensione e apparizioni improvvise, una parte fondamentale la gioca il sonoro, che in effetti fa alla grande il suo dovere con due tracce multicanale molto coinvolgenti. La traccia italiana è penalizzata solamente da un doppiaggio non eccelso, ma per il resto presenta effetti molto convincenti e impressionanti quando la scena lo richiede: ottimo l'utilizzo dell'asse posteriore, notevole la pressione sonora e decisamente muscolare l'impatto del sub. Tutte qualità che emergono nei momenti più caotici, come nella caduta degli uccelli e soprattutto durante le comparse degli alieni. Un reparto quindi ben curato, adatto alle tematiche del film. Completamente assente invece il reparto degli extra.

Conclusioni

Un film decisamente poco riuscito per credibilità, costruzione della narrazione e interpretazioni, con pochi momenti riusciti sul piano della tensione. Ma per gli appassionati del genere uno sguardo va sicuramente dato e lo si può fare nel modo migliore grazie a un DVD di ottima fattura tecnica.

Movieplayer.it

2.0/5