Recensione Vacanze di sangue (2004)

Il risultato finale, quindi, che ci lascia pensare ad un misto tra le commedie scollacciate primi anni Ottanta della Troma e altri slasher meno conosciuti, è un prodotto che rischia di deludere sia i fans del blood'n'gore che quelli della risata facile.

Questo pazzo, pazzo slasher!

A Pleasure Island, in Costa Rica, c'è il villaggio estivo dell'ex rock star Coconut Pete (Bill Paxton), un posto da sogno per chi ha voglia di divertirsi tra orge di sesso e scorpacciate di marjuana. Insomma, il luogo ideale per chi vuole trasgredire tutte le regole del sano divertimento. Ma c'è qualcuno in mezzo alla foresta che ha intenzione di rovinare la festa a colpi di machete, uccidendo tutti gli intrattenitori.

Una tragica notizia che allarma i gestori del villaggio, i quali, per non spargere il panico tra i clienti, intendono mantenere tutto in segreto, almeno finché l'identità dell'assassino resterà ignota.
Chi sarà mai? Il nuovo massaggiatore Lars (Kevin Heffernan)? Oppure il fun police locale Sam (Erik Stolhanske)? Potrebbe essere anche il maestro di tennis Putman (Jay Chandrasekhar, anche regista del film), o magari l'istruttore d'immersione Juan (Steve Lemme). E se fosse il disc-jockey Dave (Paul Soter) ? C'è anche da tenere in conto la leggenda di Phil, assassino del machete che a quanto pare si aggira assetato di sangue fra gli alberi della foresta.
Una cosa è certa: arriveremo al finale trasportati da una serie di irresistibili gag cosparse per tutto il film.

Proprio così, Vacanze di sangue, nuovo, folle lungometraggio dei Broken Lizard (noto gruppo comico già responsabile del clamoroso successo Super troopers), che dalla trama ci lascia pensare all'ennesimo slasher-movie destinato a riempire le nostre sale cinematografiche nel bel mezzo del caldo estivo, è anche una semi-parodia del genere horror. Precisiamo il "semi" perché non si tratta propriamente di un'opera demenziale, ma prende comunque in giro situazioni e personaggi tipici di quel genere di film.

La pellicola apre con una situazione raccapricciante in cui lo spietato e misterioso serial killer, che presenta un look alla So cosa hai fatto, si rende protagonista di un triplice omicidio. Poi prende la strada del solito teen-movie ferragostiano, con un'infinità di gag volgari e doppi sensi che il più delle volte non divertono affatto.
Insomma, come spettacolo comico non aspettatevi qualcosa che somigli al demenziale Scary Movie, perché, pur ricordandolo per quanto riguarda l'ironia scorretta presente, il film non punta principalmente a parodiare le sequenze celebri degli ultimi classici dell'horror, ma si limita ad essere una normalissima commedia infarcita di nudi femminili, assurde scene di sesso e momenti di omicidio che, non privi di splatter e forniti perfino di una certa carica di tensione, citano Halloween - La notte delle streghe e tutti i suoi derivati.

Il risultato finale, quindi, che ci lascia pensare ad un misto tra le commedie scollacciate primi anni Ottanta della Troma e altri slasher meno conosciuti (almeno in Italia), come Sleepway Camp e The Burning, è un prodotto che rischia di deludere sia i fans del blood'n'gore che quelli della risata facile.

Nel cast, oltre al già citato gruppo dei Broken Lizard (Jay Chandrasekhar, Kevin Heffernan, Steve Lemme, Paul Soter, Erik Stolhanske), possiamo notare la presenza di Brittany Daniel, conosciuta per serial giovanilistici come Sweet Valley High e Dawson's creek, e di un esilarante Bill Paxton (Twister, Titanic), nei panni dell'ex rock star Cocoanut Pete, pronto a perdere il proprio controllo ogni volta che qualcuno non ricorda i fasti dei suoi successi.