Il socio: Quando il legal si fa action

Sta per partire su AXN la nuova avvincente serie tv nata dall'incontro tra il genio di John Grisham e il team creativo di Lukas Reiter, un vero specialista del genere legal. Protagonista d'eccezione il carismatico e affascinante Josh Lucas nei panni che quasi vent'anni fa furono di Tom Cruise.

Negli Usa si attende la messa in onda del 14° episodio ma l'ora d'inizio si avvicina anche per il pubblico italiano. Venerdì 20 aprile alle ore 21 su AXN, canale 133 di Sky, partirà infatti con la messa in onda dei primi due episodi la prima stagione de Il Socio, la serie TV canadese in 22 puntate che narra, alla stregua di un lungo sequel, le vicende dell'avvocato Mitch McDeere collocate temporalmente dieci anni dopo gli eventi narrati nel romanzo scritto da John Grisham nel lontano 1991 e nell'omonimo film portato al successo dal grande Sydney Pollack che nel '93 vedeva impegnati due 'pezzi grossi' come Gene Hackman e il divo indiscusso dell'epoca Tom Cruise. Dopo aver scoperto le gravi collusioni mafiose dello studio legale Bendini, Lambert & Locke di Memphis, che lo aveva accolto tra i suoi associati rendendolo ricco e famoso, Mitch McDeere decideva di infiltrarsi per conto dell'FBI e di agire sotto copertura per smantellare il gigantesco malaffare. Il tutto in cambio della scarcerazione di suo fratello Ray, investigatore privato di professione. Da quel momento per Mitch e sua moglie Abby, nonché per Ray e per la sua compagna Tammy, la vita non sarà mai più la stessa. Dopo dieci lunghi anni in incognito sotto tutela del programma di protezione dei testimoni e dopo la morte in prigione del boss della famiglia Morolto, condannato grazie alle testimonianze e alle prove da lui fornite, Mitch insieme alla sua famiglia decide riacquistare il vero nome e di uscire dall'isolamento per riprendersi la sua vita. Tutti loro scopriranno purtroppo presto che il pericolo è ancora all'agguato ad attenderli fuori dalla porta, perché un nuovo gigantesco caso sta infatti per stravolgere il delicato equilibrio faticosamente riconquistato.

Trasferiti a Washington, Mitch e Ray con il prezioso supporto della brillante Tammy, aprono uno studio legale con annessa agenzia investigativa, ma proprio nel momento in cui si rendono conto delle difficoltà e delle risorse necessarie al progetto Mitch riceve un'interessante offerta di lavoro dal prestigioso studio legale civile Kinross & Clark. Anziché associarsi e dipendere completamente dallo studio Mitch, che nasce come avvocato penalista, decide di affiliarsi solo a patto che lo studio si impegni ad affiancare l'impresa di famiglia, che diverrà la sezione legale distaccata dello studio principale, e a fornire i mezzi necessari alle indagini sui suoi assistiti. Dal canto suo Mitch non può rifiutare l'offerta per via del momento di difficoltà tipico dell'inizio di ogni attività ma soprattutto perché ha per le mani un caso potenzialmente miliardario che da solo non riesce a portare avanti: una grossa causa intrapresa nei confronti di una casa farmaceutica da una paziente in fin di vita a causa di un difetto di fabbricazione di una valvola cardiaca. Un solo enorme interrogativo inizia a tormentare la famiglia McDeere: accettare la proposta col rischio di trovarsi nei guai come accadde dieci anni prima o rifiutare rischiando che il caso finisca in archivio per mancanza di fondi da dedicare alle indagini?
Una questione spinosa collocata temporalmente sei settimane prima dei convulsi avvenimenti narrati nella frenetica sequenza d'apertura della puntata pilota. Si parte da un presente in cui Mitch è in fuga da misteriosi uomini armati fino ai denti e si rifugia nella stanza di albergo di un uomo che qualche istante dopo averlo lasciato entrare si lancia nel vuoto, ma si parte contemporaneamente da un passato in cui le cose per lui e la sua famiglia sembrano definitivamente essersi stabilizzate. Fino ad arrivare al punto in cui le due narrazioni, quella in avanti e quella all'indietro, si incontrano. Per tutta la prima parte della stagione Il socio si mantiene sull'avvincente doppio binario temporale fatto di flashback e flash forward che si sovrappongono temporalmente intorno al decimo episodio per poi assumere una narrazione lineare e culminare in un tredicesimo episodio al cardiopalma a rappresentare il punto di svolta dell'intera stagione in cui cambieranno le carte in tavola, le poste in gioco e i punti di vista.
In un primo momento ci si trova di fronte all'ennesimo legal drama tutto incentrato su casi più o meno complessi che si concludono alla fine del singolo episodio ma la situazione decolla e la serie si fa interessante trasformandosi in un appassionante thriller d'azione quando ai difficili casi di routine si aggiunge il grosso affare che farà da leit motiv all'intera stagione. Parliamo del momento in cui lo spettatore intuisce che dietro alla richiesta di affiliazione dello studio Kinross & Clark c'è qualcosa di più della stima dei soci per Mitch McDeere. E' chiaro che i due titolari dello studio non vogliono Mitch unicamente per le sue doti professionali. Deve per forza entrarci qualcosa il caso cui Mitch è stato assegnato d'ufficio e che coinvolge una giovane donna che risponde al nome di Sarah Holt che si dichiara innocente, ma che è accusata di aver ucciso volontariamente l'anziana donna che accudiva come infermiera a domicilio. Come si intuisce dalle prime puntate il caso di omicidio della Holt è collegato in qualche modo con l'uomo che nella sequenza iniziale si getta dalla finestra. Sarà questa intricatissima indagine a fare da sfondo alla prima parte della stagione ma sarà nella seconda parte che entrerà in gioco anche la vendetta del giovane Morolto, giovane boss subentrato al comando della famiglia mafiosa cui Mitch ha inflitto un duro colpo dieci anni prima.
Ci vuole un po' di tempo per entrare nei meccanismi narrativi de Il socio, ma lo sforzo dello spettatore viene ampiamente ripagato, perchè puntata dopo puntata il caso portante viene montato su una solida impalcatura. La suspense cresce pian piano che ci si avvicina alla verità, tutte le dinamiche legali sono di grande impatto emotivo, i personaggi creati da Grisham, e rinnovati da Lukas Reiter, contribuiscono a rendere lo scorrere degli eventi a tratti anche divertente, piccante e vibrante in termini di adrenalina. Su tutti il personaggio di Ray, interpretato dal bravo Callum Keith Rennie, il brillante fratello 'sbandato' di Mitch, un uomo abile nel suo lavoro di investigatore, abile nei travestimenti e all'apparenza burbero ma che nasconde un cuore che si intenerisce fino a sciogliersi sotto lo sguardo amorevole dell'eccentrica Tammy, una strepitosa Juliette Lewis che veste i panni della segretaria apparentemente svampita, dal fisico prorompente e senza peli sulla lingua che non si tira mai indietro quando si tratta di rischiare per arrivare alla verità. Con il sogno nel cassetto di convolare a nozze con il suo bello e impossibile Ray, che dei fiori d'arancio non vuole neanche sentirne l'odore, Tammy sarà spesso coinvolta nelle indagini ed il suo apporto organizzativo e le sue folgoranti intuizioni si dimostreranno davvero indispensabili.
Specialista in legal drama e creatore di serie di successo come Boston Legal, Law & Order - I due volti della giustizia e The Practice, Lukas Reiter porta sul piccolo schermo una serie avvincente di grande ritmo sia fuori che dentro le aule di tribunale, piacevole dal punto di vista visivo, ben congegnata e soprattutto ben scritta, sempre pronta a sorpredere lo spettatore con guizzi inattesi e colpi di scena a ripetizione. Un plauso va a Josh Lucas, grintoso, eticamente impeccabile e mai domo, bravissimo a calamitare su di sé l'attenzione di chi guarda e ad incarnare allo stesso tempo il padre di famiglia amorevole e premuroso con un avvocato sprezzante del pericolo dalle mille risorse. Le sorprese non mancheranno, se siete appassionati di legal ma non disdegnate l'action Il socio è la serie che fa per voi.