Qualcosa di nuovo: La strana coppia

Cristina Comencini firma una commedia degli equivoci dando voce a una 'strana coppia' tutta al femminile. Che dovrà presto guardarsi allo specchio e prendere coscienza di sé grazie all'incursione di un giovanissimo 'terzo incomodo': l'Uomo Perfetto.

Qualcosa di nuovo: Paola Cortellesi in una scena del film
Qualcosa di nuovo: Paola Cortellesi in una scena del film

Donne con le gonne avrebbe detto qualcuno. Storie di donne che amano, si accapigliano, inciampano, cadono e si rialzano, si godono la libertà di andare a letto con il primo che capita o al contrario bacchettano l'amica troppo 'morbida', donne single con figli al seguito, amiche-nemiche che si azzuffano, si confidano, si punzecchiano, corrono su tacchi dodici o si trascinano un'ostentata sicurezza in scarpe da ginnastica. Gli uomini? Fantasmi del passato o toy boy.

Con Qualcosa di nuovo Cristina Comencini firma il suo dodicesimo film, torna a indagare l'universo femminile a lei così caro e si affida al cliché cercando per quanto possibile di romperne gli schemi da dentro e proponendo per la prima volta nella commedia italiana una strana coppia tutta al femminile: Lucia e Maria, rispettivamente Paola Cortellesi (che qui è co sceneggiatrice insieme a Giulia Calenda) e Micaela Ramazzotti, amiche da una vita, single per scelta.

Amiche diverse

Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti in una scena del film
Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti in una scena del film

Si conoscono praticamente da sempre, sono l'una agli antipodi dell'altra e con il genere maschile ognuna ha sigillato il proprio patto: "rigida, spadona e gufa" Lucia è una cantante jazz e con gli uomini ha chiuso, ha costruito una solida muraglia, puntellata con cura tanto da aver imparato a indossare alla perfezione la maschera della bigotta bacchettona nelle continue ramanzine riservata alla sodale Maria, madre di due bambini, che degli uomini invece non riesce proprio a fare a meno, perché se un uomo le piace ci va a letto, perché preferisce "il linguaggio del corpo più sicuro e diretto".

Qualcosa di nuovo: Paola Cortellesi canta su un palco in una scena del film
Qualcosa di nuovo: Paola Cortellesi canta su un palco in una scena del film

E allora capita che una sera si ritrovi ubriaca a fare l'amore con quello che le sembrerà l'Uomo giusto: giovane, spiritoso, gentile, appassionato e con delle belle mani. Salvo scoprire il mattino dopo che l' Uomo perfetto è un ragazzino di appena 20 anni, Luca (Eduardo Valdarnini), enormi cuffie a isolarlo dal mondo, una passione per la musica elettronica da ascoltare nelle 'silent disco', gli esami di maturità alle porte, e un universo femminile incarnato da una madre maniaca dell'ordine e dalla sua giovane storia con Anna, che lo ha lasciato per uno più maturo, perché si sa: "Le donne passano la prima parte della loro vita a fare progetti e la seconda a smontarli".

Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti, Eduardo Valdarnini e Paola Cortellesi in un momento del film
Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti, Eduardo Valdarnini e Paola Cortellesi in un momento del film

Proprio l'incontro tra Luca e Lucia, che gli farà credere di essere Maria, innescherà una commedia degli equivoci, con conseguente scambio di ruoli e un caleidoscopio di siparietti, gag, bugie in cui un toy boy sui generis offrirà alle due donne la possibilità di guardarsi allo specchio e di prendersi una vacanza da se stesse.

La girandola degli equivoci

Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti e Paola Cortellesi in un momento del film
Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti e Paola Cortellesi in un momento del film

Il film è l'adattamento di una piece teatrale scritta e diretta dalla stessa Comencini, un atto unico, La scena, interpretato da Angela Finocchiaro e Maria Amelia Monti e diventato lo spettacolo più visto del 2014; operazione a cui la regista de La bestia nel cuore non è nuova, e che era già stata tentata nel 2009 con il testo teatrale di Due partite, diretto per l'occasione con successo da Enzo Monteleone.
Il passaggio dai tempi comici del palcoscenico a quelli più serrati del grande schermo nel complesso funziona, con battute sagaci che si affidano al grande filone della screwball comedy e atmosfere, che per stessa ammissione della regista, arrivano da film come Harold e Maude e "da tutta la tradizione inglese di cinema più pazzo di quello di oggi". Matto come i suoi protagonisti imperfetti e irrisolti, ciascuno alla ricerca di una identità sessuale o sentimentale, lanciati in un universo dove, nonostante i vari stratagemmi per evitarlo, il rischio di scivolare nello stereotipo femminile già visto e imposto da una società troppo spesso raccontata da uomini, è sempre in agguato.

Qualcosa di nuovo: Paola Cortellesi ed Eduardo Valdarnini in una scena del film
Qualcosa di nuovo: Paola Cortellesi ed Eduardo Valdarnini in una scena del film

Il controcanto è un genere maschile evocato dai nomi degli uomini che di sfuggita fanno capolino nei racconti delle due protagoniste e il cui unico rappresentante in scena è un ventenne pieno di rabbia e alle prese con i propri turbamenti sentimentali ed esistenziali. Tranne quando diventerà deus ex machina capace di ordire vendette e sbattere in faccia alle due amiche fragilità e incongruenze, sbilanciando il racconto verso l' estremo opposto quasi a sottolineare la necessità del genere femminile di definirsi sempre a partire dall'universo maschile.
Su tutto domina però un generale senso di equilibrio accompagnato dalla grazia delle interpretazioni a partire dall'inedita coppia comica Cortellesi-Ramazzotti che, a discapito di qualche momento di stagnazione della narrazione, riesce a dettare tempi e ritmi: la prima, questa volta forse troppo contenuta, dando sfoggio delle sue doti canore sulle note di una malinconica 'Donna di nessuno' di Fred Buscaglione, la seconda con la sua inconfondibile e amabile evanescenza.

Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti al telefono in una scena del film
Qualcosa di nuovo: Micaela Ramazzotti al telefono in una scena del film

Il giovanissimo Valdandrini paga inevitabilmente lo scotto dell'inesperienza, ma dimostra nel corso del film un'evoluzione che gli permetterà di amalgamarsi lentamente con le due interpreti principali fino a rivelare una propria personalissima cifra. Il peggior difetto del film resta quello però di rimanere prigioniero di quei luoghi comuni che nelle intenzioni avrebbe voluto fuggire.

Movieplayer.it

2.5/5