Recensione Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino (2008)

La varietà dello script permette ai fratelli Pang di gestire i diversi momenti del film, alternando scene d'azione e tensione da action thriller, ad altre più delicate e d'atmosfera.

Professione assassino

Il fenomeno dei remake non è certo una novità e già qualche anno fa si era imposta ai nostri occhi una riflessione sulla corsa ai rifacimenti che stava imperversando ad Hollywwod e che negli ultimi tempi si stava focalizzando su pellicole di provenienza orientale. Un'armata di adattamenti tra le cui fila figura un sottogruppo ulteriormente interessante, cioè quello degli autori che tornano sui loro passi e rifanno sè stessi, con alterni risultati: negli ultimi anni è stato il caso, tanto per citare alcuni nomi, di Ole Bornedal che ha riproposto Il guardiano di notte, Takashi Shimizu e la sua ossessione per The Grudge o addirittura Michael Haneke con Funny Games. Gli ultimi nomi che possiamo inserire in questa lista è quella dei fratelli Pang, che hanno rimesso mano al loro film d'esordio del 1999 Bangkok Dangerous, firmando un nuovo progetto di matrice USA dopo The Messengers del 2006, anch'esso girato in lingua inglese e con partecipazione hollywoodiana.

Committente di questa nuova operazione, Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino, è stato il suo protagonista, Nicolas Cage, che ha acquistato con la sua Saturn Films i diritti del film thailandese.

E' da ascrivere alla sua presenza la principale differenza tra le due versioni del film, ovvero la modifica di un tratto fondamentale del protagonista, la sua sordità. Da killer spietato, incapace di sentire persino i suoi spari e le suppliche delle sue vittime, il Joe di Cage resta assassino e senza pietà, ma riacquista l'udito rispondendo ad una inevitabile quanto comprensibile esigenza: sfruttare al massimo la presenza di un attore del suo carisma permettendo al suo personaggio di ascoltare e quindi parlare senza problemi. L'espediente della sordità non viene, però, accantonato completamente ed applicato a Fon (Charlie Yeung), la ragazza che Joe incontra in farmacia in occasione di una ferita al braccio, spostando i problemi comunicativi alle scene che li vedono protagonisti insieme.
E' proprio legata a loro due ed agli ostacoli che la sordità comporta una delle scene più riuscite di Bangkok Dangerous, che vede Cage impegnato a lottare con dei sicari mandati ad eliminarlo proprio alle spalle dell'inconsapevole Fon.

Sono gli inconvenienti di un mestiere pericoloso come quello del killer professionista, che porta Joe a Bangkok per un lavoro della durata di un mese che comporta l'eliminazione di quattro persone. Un lavoro pericoloso ed anche difficile, per il quale Joe decide di avvalersi almeno di un aiuto pratico, assumendo il borseggiatore Kong come fattorino e corriere, per fargli da tramite con il boss Surat che gli ha affidato il lavoro. Omicidio dopo omicidio, con l'idea di eliminare anche Kong alla fine e lasciarsi il lavoro alle spalle, Joe si scopre affascinato dalla città e la sua indole solitaria viene riscaldata dala vicinanza del giovane dipendente, a cui poco per volta inizia a fare da mentore, insegnandogli i trucchi del mestiere di killer. Il rapporto con Kong, affiancato alla relazione con la farmacista Fon, portano Joe e mettere in discussione tutta la sua vita alla vigilia dell'ultimo incarico. Ma la sua è una professione che ci si può lasciare alle spalle?
La varietà dello script permette ai fratelli Pang di gestire i diversi momenti del film, alternando l'azione e la tensione da action thriller, affidata ad alcune sequenze ben costruite e visivamente accattivanti, alla simpatia del rapporto tra Cage ed il Kong di Shahkrit Yamnarm, a sequenze più delicate e d'atmosfera, sfruttando la relazione tra Joe e Fon a questo scopo, complice una colonna sonora d'accompagnamento che ben sottolinea i diversi stati d'animo del film e del suo protagonista.
Con queste caratteristiche, Bangkok Dangerous - Il codice dell'assassino non figurerà tra i capolavori del genere di appartenenza, ma si dimostra interessante per gli amanti dell'azione e di Nicolas Cage, ed anche un discreto intrattenimento per tutti gli altri.

Movieplayer.it

3.0/5