Phantom Boy, l’animazione d’autore che trasforma la sofferenza in poesia

Con stile che è allo stesso tempo semplice e creativo, gli autori di Phantom Boy raccontano una storia che parte dalla cruda realtà e si libra sulle ali della fantasia.

Phantom Boy: una bella immagine del film animato
Phantom Boy: una bella immagine del film animato

Il mondo dell'animazione sta vivendo un ottimo momento e basta rimandare la memoria alle nomination come miglior film animato agli ultimi Oscar per rendersi conto dell'ottimo livello medio dei film candidati. Una qualità raggiunta dall'animazione più mainstream che ha come conseguenza un'attenzione maggiore per tutto il settore, e può aprire le porte alle loro controparti più autoriali, che tradizionalmente non superano l'ambito delle manifestazioni a loro dedicate, riuscendo a raggiungere solo un pubblico di veri appassionati.

Non crediamo che sia un caso, infatti, se negli ultimi tempi hanno trovato visibilità internazionale progetti più piccoli, come è il caso de La mia vita da zucchina, già arrivato nelle nostre sale dopo il passaggio a Cannes, o La tartaruga rossa, che dopo il debutto al festival francese sarà nei cinema italiani per un'uscita evento a fine mese, o ancora Phantom Boy, co-produzione franco-belga passata al nostrano Torino Film Festival a fine 2015 e soltanto adesso finalmente distribuito anche in sala.

Storia di una bizzarra alleanza

Phantom Boy: un momento del film d'animazione
Phantom Boy: un momento del film d'animazione

Protagonista di Phantom Boy è il piccolo Leo, costretto ad essere ricoverato in ospedale per un periodo di tempo piuttosto lungo, per poter ricevere un trattamento per la leucemia. Una volta lì, Leo scopre di avere una speciale abilità: in forma di fantasma, riesce ad uscire dal proprio corpo e andarsene in giro, sfuggendo così alla monotonia, ed il dramma di una situazione che un undicenne non dovrebbe mai subire. Contemporaneamente a lui, in ospedale c'è anche il poliziotto Alex infortunatosi mentre impegnato a combattere un pericoloso criminale che minaccia New York, tenendo in pugno le sue fonti di energia elettrica. Così nasce tra i due, il piccolo Leo ed Alex, un'alleanza per ostacolarne i piani, mettendo a frutto le competenze del poliziotto e il superpotere del bambino.

La forza nella malattia

Phantom Boy: un momento del film animato
Phantom Boy: un momento del film animato

Si intuisce da quanto appena detto come Phantom Boy sia un'opera che si muove sulle ali della fantasia, eppure il punto di partenza del film di Jean-Loup Felicioli e Alain Gagnol è profondamente umano e ancorato alla realtà. Una realtà triste e sofferta, quella del piccolo Leo e della sua malattia, che fa da sfondo e da molla per una immaginazione delicata e vibrante, che riesce a ragionare su un tema terribile come può essere quello della malattia infantile. Non è, infatti, solo nel pretesto delle fughe extracorporee di Leo che questa spinta creativa si rivela, ma in una messa in scena e un racconto che riesce a citare ed ammiccare al mondo dell'intrattenimento in generale, al cinema più colto e quello avventuroso, ai fumetti e la televisione. Lo fa con situazioni e personaggi che sono insieme misurati ed estrosi, partendo dalla cruda realtà ospedaliera per trovare sfogo in una creatività stimolante.

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Questioni di stile

Phantom Boy: una scena tratta dal film d'animazione
Phantom Boy: una scena tratta dal film d'animazione

Lo stile adottato dai due autori di Phantom Boy, che si confermano dopo Un gatto a Parigi del 2010, è perfetto per raccontare la storia di Leo: la loro animazione tradizionale ha il sapore della poesia, semplice, mutevole e versatile come i sogni, perfetta per rappresentare i momenti più intensi, quelli più onirici e anche i momenti più divertenti, per lo più concentrati sul folle cane del boss. Non è, però, uno stile per tutti, perché lontano da quello che il pubblico è, oggi, abituato a vedere nei film d'animazione che si affermano al botteghino. È uno stile grafico che riesce ad essere insieme moderno e classico, che i due registi accompagnano a scelte narrative, musicali e tematiche che ne completano l'efficacia, rendendolo un film dal fascino magico e d'altri tempi.

Movieplayer.it

4.0/5