Recensione Lost in Translation - L'amore tradotto (2003)

La virtuosa figlia d'arte torna alla regia con una commedia spassosa, ma velata di malinconia, sull'alchimia di un incontro improbabile ed inaspettato.

Perdersi per conoscersi

Dopo il tragico e fascinoso Il giardino delle vergini suicide, la virtuosa figlia d'arte Sofia Coppola torna alla regia con una commedia spassosa, ma velata di malinconia, sull'alchimia di un incontro improbabile ed inaspettato.

Il goffo ed appesantito attore americano Bob Harris, attirato dalla promessa dei soldi e dalla voglia di allontanarsi dalla monotona vita famigliare, giunge a Tokyo per girare uno spot pubblicitario. Nel maestoso ed avveniristico hotel-grattacielo giapponese l'ultracinquantenne appannata stella del cinema incontra la giovane Charlotte, inquieta ragazza newyorkese al seguito del marito fotografo. Nonostante la notevole differenza d'età, l'una, moglie trascurata e talento frustrato, s'avvicina all'altro, marito insoddisfatto ed attore svalutato. Ne nascerà una delicata ed intensa amicizia.

Le luci abbaglianti dei cartelloni pubblicitari, i suoni frenetici dei videogames, il caotico ritmo del traffico cittadino e l'indecifrabile lingua straniera costituiscono il contesto schizofrenico in cui due anime sole e disorientate si trovano gettate. Tokyo, città tentacolare e sconosciuta, diviene teatro di un'intensa amicizia tra due personalità opposte e complementari. Un brillante ed allo stesso tempo impacciato Bill Murray interpreta l'attore di mezz'età che, in crisi col suo mondo, sceglie di perdersi in un altro mondo (totalmente diverso, ma per molti versi simile) in balìa di persone che non comprende e che non lo comprendono, come avviene sul set dello spot o nello studio del programma tv demenziale. Bob non ha aspettative dal suo viaggio, è ben consapevole che la pubblicità giapponese non rappresenterà l'occasione di riscatto per la sua carriera in declino, e la sua assenza da casa non creerà un vuoto affettivo. La moglie di Bob è, infatti, preoccupata esclusivamente del colore della moquettes da scegliere, e la figlia rifiuta di parlargli al telefono.
Una dolce e candida Scarlett Johansson dà il suo corpo al personaggio di Charlotte, una giovane e confusa moglie che non riceve più attenzioni ed emozioni da chi le sta accanto. Vive un periodo d'incertezza dovuto alla mancanza di fiducia nelle proprie capacità, che la porta a vivere di luce riflessa, all'ombra del marito, Giovanni Ribisi, il quale si sente invece realizzato nel proprio lavoro.

Le due storie di solitudini ed insuccessi s'incrociano attirate dallo stesso bisogno di comunicare, esigenza difficile da soddisfare tra stranieri, i giapponesi, ma soprattutto tra estranei, i rispettivi compagni di vita. Bob e Charlotte scopriranno il piacere di perdersi nella notte di Tokyo, tra persone e locali folli e sconosciuti, respirando un clima di eccitazione, e provando emozioni da tempo dimenticate.

Sofia Coppola racconta la sua cronaca di un incontro casuale con garbo ed eleganza, facendoci vivere, come un sogno breve ed intenso, la magia di una passione travolgente.