Recensione Edison and Leo (2008)

La prima pellicola canadese realizzata in stop motion è un piacevole connubio di dark comedy e splatter, a cui però mancano un'impostazione più rigorosa della sceneggiatura e un'attenta caratterizzazione dei personaggi per arrivare a convincere fino in fondo.

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In tema di famiglie anormali, il mondo dell'animazione non ci ha mai fatto mancare niente: come insegnano gli ormai classici Simpson, o gli ancora più politicamente scorretti Griffin, sembra che ironizzare sui paradossi e le debolezze della società e degli individui sia più facile, se non ci sono di mezzo attori in carne e ossa. In occasione del debutto canadese nel campo dell'animazione in stop-motion, è quindi ancora una famiglia tutt'altro che ordinaria attorno a cui ruota Edison and Leo, una dark comedy che alla comicità mescola grottesco e splatter in un mix tutt'altro che banale.

Edison, come suggerisce il nome, è un inventore di fama, conosciuto in tutto il mondo non soltanto per i parti della sua mente geniale, ma anche per la propria tendenza ad appropriarsi (o a "collezionare", come sostiene lui) di oggetti della più svariata provenienza. E' proprio per aver ceduto ancora una volta a questa smania di curiosità che Edison causerà la morte dell'amata moglie; lungi però dall'ammettere le proprie responsabilità, l'inventore racconterà ai figli che la tribù delle Pasanna, sacerdotesse guerriere di cui ha ben pensato di rubare il libro sacro, ha scagliato una maledizione sulla loro madre, dando inizio così a una lotta serrata tra la famiglia Edison e le incolpevoli donne. Ree, sempre secondo la versione paterna, di aver quasi ucciso anche il figlio, salvato in extremis da Edison tramite una tecnica più che sperimentale, che gli ha in effetti risparmiato la morte ma lo ha altresì reso permanentemente elettrificato. E' facile immaginare come l'impossibilità ad avere un qualunque contatto umano renda difficile a Leo instaurare una relazione con i suoi simili: di qui, il contrasto tra il ragazzo e il padre, nonostante ciò del tutto preso soltanto dal proprio lavoro, e pronto a liquidare con leggerezza qualsiasi osservazione che lo distragga da esso, a meno che non si tratti delle grazie di una signorina.
Molta della comicità del film si fonda, infatti, sulla propensione del capofamiglia per l'amore libero, e sulle parallele difficoltà di Leo ad approcciare i piaceri della carne. Il target della pellicola si allontana decisamente dal pubblico infantile anche in virtù dell'uso piuttosto disinvolto del gore, che offre lo spunto anche per alcuni siparietti surreali: purtroppo, però, l'eccessiva sporadicità di questi momenti divertenti ne diluisce la portata trascinante. Il regista Neil Burns avrebbe forse dovuto puntare in maniera più convinta sulla vena più dissacrante e adulta della pellicola, facendone un punto cardine della sceneggiatura e non un semplice intermezzo. Altro elemento di debolezza della pellicola è la gestione approssimativa del dipanarsi della storia: i personaggi si muovono passivamente da una situazione all'altra, abbandonando sulla via alcuni sviluppi narrativi potenzialmente interessanti, e le motivazioni che guidano le scelte dei protagonisti sono troppo spesso motivate dalla voce narrante fuori campo più che giustificate da una loro effettiva volontà. In soli settantanove minuti non è facile concedere il giusto spazio alla caratterizzazione della personalità di ognuna delle figure coinvolte nella vicenda, e aldilà del personaggio di Edison, ricco di sfaccettature e particolarità, i restanti protagonisti sono delineati in maniera sommaria, assestandosi su una generale piattezza. Un peccato, perché sul versante prettamente tecnico il film non ha nulla da eccepire: con soli dieci milioni di dollari di budget è stato realizzato un lavoro pregevole sia nell'ambito del character design che per quanto riguarda il processo di animazione in sé.

L'estetica generale della pellicola rimanda poi direttamente alle atmosfere burtoniane, un punto di riferimento da cui è sempre una buona idea prendere le mosse.
Burns, con un po' di coraggio e spregiudicatezza in più, avrebbe potuto realizzare un film davvero diverso e originale: Edison & Leo rimane comunque una pellicola piacevole, e rappresenta un esordio apprezzabile per il cinema canadese nel campo della stop-motion, e che fa ben sperare negli sviluppi futuri.