Paolo Genovese: "Netflix, Amazon Prime Video e la sfida della qualità"

Il regista Paolo Genovese, spiega come il cinema può rispondere alle piattaforme streaming, Netflix in primis, mentre prepara il suo sbarco in America.

The Place: Paolo Genovese sul set del film
The Place: Paolo Genovese sul set del film

Nella sua mission di direttore artistico del Marettimo Italian Film Fest (17-20 luglio a Marettimo nelle isole Egadi) si è preposto di diffondere e di creare una cultura del cinema. Per Paolo Genovese, il regista di alcuni clamorosi successi al box office come Perfetti Sconosciuti e The Place, alzare l'asticella del prodotto cinematografico è l'unica strada per competere con l'offerta streaming di Netflix o di Amazon Prime Video.

Il cinema di qualità

"In questo momento in cui ci sono alternative come Netflix, Amazon e tutte le piattaforme, con i tanti modi di vedere l'audiovisivo che stanno prendendo piede, dal computer alla televisione fino al cellulare, è fondamentale preservare la visione di qualità su grande schermo anche attraverso gli incontri con chi il cinema lo fa veramente". Il festival è il momento in cui non soltanto guardare il film, ma incuriosire rispetto al lavoro dietro l'opera artistica, con gli incontri con attori, registi, sceneggiatori.

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La sfida per tutto il comparto

Perfetti sconosciuti: Marco Giallini, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo e Alba Rohrwacher in un autoscatto promozionale del film
Perfetti sconosciuti: Marco Giallini, Anna Foglietta, Valerio Mastandrea, Kasia Smutniak, Giuseppe Battiston, Edoardo Leo e Alba Rohrwacher in un autoscatto promozionale del film

Per il cinema, quello italiano ma anche e soprattutto quello internazionale, è un momento di svolta. Bisogna fronteggiare una sfida. Spiega Paolo Genovese durante l'intervista: "Si deve fare i conti con una nuova realtà molto presente, le piattaforme e la la televisione, un'alternativa importante. La lunga serialità è un grandissimo concorrente, un prodotto che, per definizione, non va in sala. Fino a 10 anni fa i film erano concorrenti tra di loro, una forma di intrattenimento quasi esclusiva nell'ambito dell'audiovisivo. Oggi devono fare i conti con le serie tv e anche con una fruizione diversa".

Il pubblico te lo devi meritare

Il regista Paolo Genovese sul set di Immaturi - Il viaggio
Il regista Paolo Genovese sul set di Immaturi - Il viaggio

Come si può raccogliere questa sfida con le serie tv? "È il momento di una svolta qualitativa in maniera necessaria altrimenti si soccombe. Oggi il pubblico te lo devi meritare, gli spettatori escono se c'è qualcosa che veramente attira, perché hanno un'alternativa molto importante in casa. Basta guardare alla qualità della serie tv come Chernobyl, solo per citare l'ultimo esempio. In qualche modo, il film deve essere necessario per vederlo: per il cast, per l'argomento, per il regista, per l'alta qualità, per i riconoscimenti e i premi che ha vinto. Devono esserci degli elementi che lo rendano appetibile, devi meritarti l'uscita di casa, il parcheggio, i dieci euro spesi".

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Il regista Paolo Genovese con la sua macchina da presa sul set di Immaturi - Il viaggio
Il regista Paolo Genovese con la sua macchina da presa sul set di Immaturi - Il viaggio

Per sfidare l'audiovisivo casalingo di Netflix, non basta solo alzare il livello del prodotto cinematografico, anche gli esercenti devono fare la loro parte: "Ahimé, al di là dei multisala, ci sono ancora cinema che hanno schermetti e impianti audio discutibili. Bisogna ridare magia al cinema e oggi ci si riesce con uno schermo di grandi dimensioni, in alta definizione, con un impianto sonoro incredibile".

Il futuro

Quali sono i progetti personali di Paolo Genovese? "Sono due: uno americano e uno italiano, che stanno andando avanti di pari passo. Il progetto in USA ha tempi più lunghi ed è tratto da un mio romanzo, 'Il primo giorno della mia vita', edito da Einaudi, il progetto italiano lo sto scrivendo ma è top secret, se si può dire così".