Oscar 2017: le previsioni per le categorie principali, dai film agli attori

Dopo le previsioni per le categorie tecniche, concludiamo la nostra panoramica sugli imminenti Academy Award con un'analisi delle sfide nelle categorie più importanti: quali film e quali attori sono i favoriti per gli Oscar principali e dove potrebbero verificarsi le eventuali sorprese di domenica notte?

La La Land
La La Land

Nel nostro precedente articolo dedicato alla ottantanovesima edizione degli Academy Award abbiamo analizzato tutte le categorie tecniche e musicali, dove quest'anno a fare la parte del leone sarà quasi certamente La La Land: secondo i nostri calcoli, il romanticissimo musical diretto da Damien Chazelle dovrebbe infatti aggiudicarsi fra le cinque e le sette statuette soltanto per quanto riguarda i premi tecnici (per la precisione sette Oscar, in base ai nostri pronostici), a cui si aggiungeranno inevitabilmente alcuni fra i trofei più prestigiosi della serata.

Leggi anche: Oscar 2017: le previsioni per le categorie tecniche e musicali

Golden Globes: il cast di La La Land
Golden Globes: il cast di La La Land

Ma al di là del ciclone La La Land, che ha inevitabilmente monopolizzato l'attenzione degli appassionati della awards season, la cerimonia di domenica notte ci regalerà diverse sfide interessanti, e vedrà senz'altro ricompensati anche altri titoli che hanno saputo sottrarsi all'ombra del film di Chazelle per conquistare il loro "posto al sole" in termini di riconoscimenti. E molte di queste sfide sono tuttora decisamente incerte, con due o addirittura più candidati con quasi le stesse chance di vittoria; insomma, se la corsa per il miglior film non è destinata a regalarci neppure un briciolo di suspense, possiamo comunque star sicuri che la "notte degli Oscar" saprà riservarci brividi e sorprese. Di seguito andiamo dunque ad esaminare tutte le categorie principali, con le nostre previsioni sui potenziali vincitori degli Academy Award per l'anno 2016.

Leggi anche:

Miglior documentario

images/2017/02/21/1486141125819-i-am-not-your-negro-image-1.jpeg

Una categoria estremamente combattuta, quest'anno, quella per il miglior documentario, con un ventaglio di titoli tutti estremamente apprezzati dalla critica. A dispetto dell'Orso d'Oro a Berlino 2016, non sembra avere molte chance il candidato italiano della cinquina, Fuocoammare di Gianfranco Rosi, in una gara in cui ad aver accumulato un notevole vantaggio sono in particolare tre titoli, tutti e tre incentrati su storie e personaggi afroamericani: XIII emendamento di Ava DuVernay, targato Netflix, tesa denuncia del razzismo insito nel sistema politico e giudiziario statunitense; I Am Not Your Negro di Raoul Peck, ricostruzione delle campagne per i diritti civili dei neri, a sorpresa un clamoroso successo al box office USA (tre milioni e mezzo di dollari in sole tre settimane); e O.J.: Made in America di Ezra Edelman, fluviale ricostruzione a puntate della parabola di O.J. Simpson. La sfida è davvero serratissima: O.J.: Made in America è il più acclamato e premiato di questi titoli, ma l'immensa durata (quasi otto ore) potrebbe giocare in suo sfavore, contribuendo alla possibile vittoria di XIII emendamento o più probabilmente di I Am Not Your Negro, galvanizzato dall'eccezionale responso commerciale e dall'importanza del tema trattato.

Pronostico: I Am Not Your Negro (runner-up: XIII emendamento)

Leggi anche: Fuocoammare: Gianfranco Rosi e Lampedusa, tra tragedia e umanità

Miglior Film d'animazione

Zootropolis: un'immagine del film d'animazione
Zootropolis: un'immagine del film d'animazione

Una partita già chiusa o un duello all'ultimo voto? Difficile a dirsi: fino a qualche settimana fa la Disney sembrava in procinto di assicurarsi un altro Oscar per il miglior film d'animazione grazie a uno dei maggiori successi del 2016, Zootropolis, ma a darle del filo da torcere potrebbe essere il 'piccolo' studio Laika. Il nuovo lavoro della Laika, Kubo e la spada magica, ha raccolto infatti le lodi della critica, ha messo a segno una seconda, inaspettata nomination per gli effetti speciali e ha strappato a Zootropolis il BAFTA Award: i segnali di una progressiva rimonta? Potrebbe darsi, e probabilmente la sfida è più incerta di quanto non si pensi, ma il nostro pronostico dà ancora Zootropolis vincente.

Pronostico: Zootropolis (runner-up: Kubo e la spada magica)

Leggi anche: Zootropolis e il ponte tra la tradizione Disney e la modernità

Miglior film straniero

The Salesman: Taraneh Alidoosti e Shahab Hosseini in una scena del film
The Salesman: Taraneh Alidoosti e Shahab Hosseini in una scena del film

Con l'esclusione di uno degli iniziali favoriti di questa catergoria, il premiatissimo Elle, la competizione per l'Oscar al miglior film straniero non ha un singolo, grande frontrunner, e ad eccezione dell'australiano Tanna ciascuno degli altri quattro candidati mantiene discrete chance di vincere il premio. E se il danese Land of Mine - Sotto la sabbia non gode però di un sostegno particolarmente elevato, la commedia svedese A Man Called Ove può contare invece sull'ampio gradimento del pubblico; ciò nonostante, la sfida dovrebbe risolversi in un duello fra l'iraniano Il cliente e il tedesco Vi presento Toni Erdmann. La commedia di Maren Ade ha uno zoccolo duro di appassionati sostenitori, ma il dramma di Asghar Farhadi, già pluripremiato a Cannes, sta ottenendo un vasto consenso di critica e di pubblico e ha catalizzato l'attenzione mediatica dopo il decreto di Donald Trump contro l'Iran e altri sei paesi di religione musulmana. Insomma, la gara è apertissima, ma il nostro pronostico vede Il cliente di Farhadi favorito sugli altri candidati.

Pronostico: Il cliente (runner-up: Vi presento Toni Erdmann)

Leggi anche: Il cliente: Farhadi esplora il gusto amaro della vendetta

Miglior sceneggiatura originale

Manchester-by-the-Sea: un bel primo piano di Michelle Williams
Manchester-by-the-Sea: un bel primo piano di Michelle Williams

Sono due gli scenari nella corsa per l'Oscar alla miglior sceneggiatura originale: una vittoria dello script firmato da Kenneth Lonergan per Manchester by the Sea, premiato da quasi tutte le associazioni dei critici, in riconoscimento alla costruzione narrativa svolta da un apprezzato regista/sceneggiatore; o una valanga di statuette per La La Land che, nel più estremo dei casi, porterà al musical firmato da Damien Chazelle pure questo Oscar, dopo l'inaspettato trionfo nella medesima categoria ai Golden Globe. Entrambe le opzioni sono più che possibili, ma noi puntiamo su quella più sensata, ovvero l'incoronazione di Lonergan con Manchester by the Sea. Praticamente nessuna chance per gli altri tre candidati, fra cui un terzo titolo nominato anche come miglior film, Hell or High Water.

Pronostico: Kenneth Lonergan per Manchester by the Sea (runner-up: Damien Chazelle per La La Land)

Leggi anche: Manchester by the Sea: tragedia e guarigione in New England

Miglior sceneggiatura adattata

Moonlight: un primo piano di Ashton Sanders
Moonlight: un primo piano di Ashton Sanders

È quasi impossibile ipotizzare che Moonlight, ovvero il film più celebrato della stagione insieme a La La Land, non vinca a mani basse l'Oscar per la miglior sceneggiatura adattata. Scritto dal regista Barry Jenkins e da Tarell Alvin McCraney (autore della pièce teatrale In Moonlight Black Boys Look Blue), Moonlight ha appena surclassato La La Land e Manchester by the Sea ai Writers Guild Award, dove concorreva però fra gli script originali, e dovrebbe riscuotere una valanga di voti pure fra i membri dell'Academy. Fra i suoi concorrenti, che comprendono il fenomeno sbanca-botteghino Il diritto di contare e Lion - La strada verso casa (vincitore del BAFTA in questa categoria), il più accreditato sembrerebbe essere Arrival, che ha ricevuto il Writers Guild Award per la miglior sceneggiatura adattata, ma che difficilmente riuscirà a battere Moonlight agli Oscar.

Pronostico: Barry Jenkins e Tarell Alvin McCraney per Moonlight (runner-up: Eric Heisserer per Arrival)

Leggi anche: Moonlight: fuori dal nero e dentro al blu

Miglior attrice supporter

Barriere: Viola Davis in una scena del film
Barriere: Viola Davis in una scena del film

Fra le quattro categorie riservate alle migliori interpretazioni, quella per la miglior attrice supporter è l'unica il cui esito è totalmente scontato, con una superfavorita che ha ipotecato la vittoria con settimane e settimane d'anticipo: alla sua terza candidatura, Viola Davis vincerà finalmente l'Oscar grazie alla sua ottima prova nel dramma Barriere. Dovranno accontentarsi della nomination le altre attrici della cinquina, fra cui le più quotate sono la Michelle Williams di Manchester by the Sea (già alla quarta candidatura della propria carriera) e la Naomie Harris di Moonlight.

Pronostico: Viola Davis per Barriere (runner-up: Michelle Williams per Manchester by the Sea)

Miglior attore supporter

images/2017/02/21/maher.png

Meno scontato, ma comunque relativamente prevedibile anche l'esito della sfida per l'Oscar al miglior attore supporter, dove l'indiscusso frontrunner rimane Mahershala Ali, già vincitore dello Screen Actors Guild Award per Moonlight. I suoi principali rivali sono il veterano Jeff Bridges, alla settima nomination della sua carriera per Hell or High Water (ma già premiato con l'Oscar sette anni fa), e la giovane star Dev Patel, co-protagonista di Lion e appena premiato con il BAFTA; ma benché ciascuno di questi tre candidati dovrebbe raccogliere un cospicuo numero di voti, il vantaggio di Ali appare difficilmente recuperabile.

Pronostico: Mahershala Ali per Moonlight (runner-up: Jeff Bridges per Hell or High Water)

Leggi anche: Moonlight e gli altri: 10 "Oscar arcobaleno" del cinema LGBT

Miglior attrice

La La Land
La La Land

Una delle categorie più ricche e combattute, nel corso di questa awards season, è senz'altro quella per la miglior attrice protagonista, che nel corso delle ultime settimane ha visto crescere le quotazioni per la carismatica Emma Stone. La star di La La Land, forte della vittoria di quasi tutti i precursors e del consenso inarrestabile per il musical di Damien Chazelle, appare come la vincitrice quasi sicura, avendo ormai distanziato la sua principale concorrente, l'eccezionale Natalie Portman del biopic Jackie. Può contare su un ampio numero di sostenitori pure la già premiatissima Isabelle Huppert, in lizza per il thriller francese Elle (un film però non abbastanza mainstream da poterle permettere di insidiare il vantaggio della Stone).

Pronostico: Emma Stone per La La Land (runner-up: Natalie Portman per Jackie)

Leggi anche: La La Land: la vita non è un musical

Miglior attore

Manchester-by-the-Sea: Casey Affleck in una scena del film
Manchester-by-the-Sea: Casey Affleck in una scena del film

Se agli Screen Actors Guild Award fosse stato premiato Casey Affleck, che in tal caso avrebbe collezionato praticamente tutti i precursors, oggi la suspense nella corsa all'Oscar per il miglior attore sarebbe pressoché nulla. Invece la vittoria di Denzel Washington, protagonista nonché regista di Barriere, ha clamorosamente riaperto i giochi, per quella che si preannuncia come la sfida più incerta (l'unica?) fra le quattro categorie dedicate agli interpreti. Se Washington, giunto alla sua settima candidatura, non avesse già ricevuto in passato due statuette, a quest'ora sarebbe lui il probabile favorito; ma l'intensa prova di Affleck in Manchester by the Sea sembra aver conquistato veramente tutti, e a dispetto dell'esito degli Screen Actors Guild Award noi puntiamo su di lui come il più papabile per l'Oscar.

Pronostico: Casey Affleck per Manchester by the Sea (runner-up: Denzel Washington per Barriere)

Leggi anche: Denzel Washington: 10 ruoli che ce lo hanno fatto amare

Miglior regista

Golden Globes 2017: il regista di La La Land Damien Chazelle
Golden Globes 2017: il regista di La La Land Damien Chazelle

Il semi-esordiente Barry Jenkins ha conquistato praticamente tutti i premi come miglior regista assegnati dalle principali associazioni dei critici americani in virtù del suo superbo lavoro in Moonlight, ma questo non sarà sufficiente a permettergli di diventare il primo afroamericano premiato con l'Oscar per la regia. Damien Chazelle, ricompensato con il Golden Globe, il Directors Guild Award e il BAFTA grazie a La La Land, è inarrestabile nella sua corsa all'Oscar, e domenica notte diventerà il più giovane vincitore di sempre negli annali dell'Oscar per la miglior regia. Rimarranno semplici spettatori Kenneth Lonergan, Denis Villeneuve e Mel Gibson.

Pronostico: Damien Chazelle per La La Land (runner-up: Barry Jenkins per Moonlight)

Leggi anche: La La Land e Whiplash: il cinema di Chazelle tra il suono della passione e il ritmo dell'ossessione

Miglior film

Mia&Seb
Mia&Seb

Dopo quattro anni di sfide estremamente serrate per l'Oscar al miglior film, e dopo il "tutti contro tutti" dell'edizione dell'anno scorso (con il sorpasso finale de Il caso Spotlight sul presunto frontrunner Revenant - Redivivo), quest'anno il discorso appare del tutto diverso, per un esito già deciso con larghissimo anticipo. Con un po' di fortuna, sia Manchester by the Sea (sei nomination) sia Moonlight (otto nomination) avranno più di un motivo per cantare vittoria dopo la notte degli Oscar, mentre l'altro candidato di punta, Arrival (otto nomination), corre il serio rischio di una "fumata nera"; ma qualunque sia il risultato nelle altre categorie, non ci sono dubbi sul fatto che La La Land si porterà a casa la statuetta come miglior film dell'anno, e probabilmente con un altissimo margine di preferenze rispetto ai suoi principali rivali (in primis Moonlight, ovvero la pellicola che, dopo La La Land, ha ottenuto il maggiore riscontro durante i precursors e il maggiore consenso da parte della critica). Se tutto andrà secondo i programmi, al termine della cerimonia il musical di Chazelle avrà incassato uno strepitoso totale di ben dieci Oscar, che potrebbero diventare otto nel 'peggiore' dei casi o, al contrario, perfino undici (e allora sarebbe record assoluto!). Insomma, comunque vada possiamo star certi che, domenica notte, Los Angeles tornerà davvero ad essere una city of stars...

Pronostico: La La Land (runner-up: Moonlight)