Oscar 2015: le scelte della redazione di Movieplayer.it

Anche quest'anno, in attesa delle emozioni della notte di domenica, vogliamo rendervi partecipi di quelli che, secondo noi, sarebbero i vincitori più meritevoli sulla base delle nomination dell'Academy of Motion Picture Arts and Science.

Torniamo sull'argomento caldo della settimana - in fatto di cinema, per lo meno - per un appuntamento che ormai è diventato una tradizione nei giorni che precedono la cerimonia di consegna degli Academy Awards: prima di vederla, raccontarvela e commentarla insieme a voi, vi sveliamo dove, sulla base delle nomination determinate dall'Academy of Motion Picture Arts and Science, andrebbero le nostre statuette.

Boyhood: Patricia Arquette insieme a Ethan Hawke e Richard Linklater sul set
Boyhood: Patricia Arquette insieme a Ethan Hawke e Richard Linklater sul set

Chi ci segue regolarmente avrà avuto pochi dubbi sul vincitore de "nostro" Oscar per il miglior film, considerato il plebiscito tributato a Boyhood di Richard Linklater in occasione delle votazioni dei migliori film del 2014 per la nostra redazione: e infatti a Boyhood è toccato quasi sempre il primo posto nelle nostre classifiche individuali anche quando si è trattato di ordinare gli otto film candidati alla statuetta più prestigiosa ai prossimi Academy Awards.

Ora, da come sono messe le cose, sembra che domenica, dovesse anche vincere il premio per il miglior film, il lavoro di Linklater dovrà comunque cedere il passo per quello alla regia a Alejandro González Iñárritu, che, con il suo acclamato Birdman, ha raccolto tutti o quasi i riconoscimenti chiave delle Guild hollywoodiane, tra cui proprio il premio del sindacato dei registi, il Directors Guild Award. Noi, un po' per coerenza e un po' per il gusto di premiare uno dei registi più sensibili e originali del panorama stelle e strisce, abbiamo voluto incoronare Boyhood anche per la regia, per il singolare, minuzioso impegno profuso nelle realizzazione di un film nell'arco di ben dodici anni e per l'unicità e la forza della visione creativa di Richard Linklater.

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Gli interpreti: je suis Michael Keaton

Michael Keaton ai Golden Globes 2015 premiato per Birdman
Michael Keaton ai Golden Globes 2015 premiato per Birdman

Probabile che le nostra strada e quella dell'AMPAS divergano anche in un'altra categoria importante, questa volta a favore di Birdman: dopo aver vinto il premio dello Screen Actors Guild e il BAFTA, Eddie Redmayne (La Teoria del Tutto) infatti appare decisamente favorito per mettere le mani sull'Oscar per il migliore attore dell'anno; pur avendo apprezzato la sua trasformazione nel celebre astrofisico Stephen Hawking, la nostra performance del cuore è decisamente quella di Michael Keaton, che, nel film di Iñárritu, non solo si prende gioco di sé stesso e dell'establishment hollywoodiano, ma ci regala anche un personaggio ambiguo, tragico, complesso e indimenticabile.

Siamo in linea con quelle che, pressoché certamente, saranno le scelte dell'Academy nelle altre tre categorie attoriali: pur avendo adorato anche le sue rivali, dall'algida e diabolica Rosamund Pike di L'amore bugiardo - Gone Girl all'ipnotica Marion Cotillard di Due giorni, una notte, dalla deliziosa e toccante Felicity Jones de La teoria del tutto alla vibrante e indomita Reese Witherspoon di Wild, siamo d'accordo con mezzo mondo sul fatto che è giunta l'ora che Julianne Moore, alla quinta candidatura, ottenga l'Oscar che avrebbe meritato di vincere già nel 20013 per Lontano dal paradiso. E annuiremo soddisfatti, domenica notte, anche quando Patricia Arquette (Boyhood) e J.K. Simmons (Whiplash) stringeranno trionfanti le loro meritatissime statuette.

La "sorpresa" si chiama Whiplash

Whiplash: Miles Teller con J.K. Simmons in una scena del film
Whiplash: Miles Teller con J.K. Simmons in una scena del film

Con Boyhood premiato dalla nostra redazione in tre categorie così importanti (miglior film, regia, attrice non protagonista), Birdman insignito di altrettanti "Oscar" virtuali (Migliore attore, miglior sceneggiatura originale, migliore fotografia) , non c'è dubbio sul nostro supporto a entrambi i frontrunner di questa edizione degli Academy Awards: sorprendentemente, però, è un altro film che ottiene il maggior numero di riconscimenti da parte della nostra redazione: non paghi del plauso a J.K. Simmons, infatti, abbiamo premiato il trascinante Whiplash di Damien Chazelle anche per il montaggio, per il sonoro e per la migliore sceneggiatura non originale. Un risultato che bene illustra come un film da noi ritenuto (anche se non di molto) inferiore artisticamente a Boyhood e Birdman stupisca in realtà per il formidabile equilibrio tra bontà nelle idee ed eccellenza nella fattura tecnica.

Le altre categorie tecniche

Ai riconoscimenti per Whiplash e Birdman si affiancano i "nostri Oscar" a Grand Budapest Hotel, di cui celebriamo in particolare le scenografie e i costumi; per quanto riguarda trucco e acconciature, alle suoi notevoli conquiste - tra cui c'è anche la trasformazione della carismatica Tilda Swinton in una credibilissima ultranovantenne - abbiamo preferito l'incontenibile creatività del team di Guardiani della Galassia. Il film di James Gunn sale sul nostro podio immaginario anche per ricevere il premio per i migliori effetti speciali dell'anno, in compagnia di Interstellar di Christopher Nolan, per l'unico ex aequo di questa lista.

The Grand Budapest Hotel: Wes Anderson e Jude Law conversano sul set
The Grand Budapest Hotel: Wes Anderson e Jude Law conversano sul set

Ha sfiorato l'ex aequo - grazie alla grande battaglia che gli ha dato Jóhann Jóhannsson per La teoria del tutto - Alexandre Desplat per lo score di The Imitation Game, mentre la canzone che ci ha rubato il cuore non ha trovato grandi resistenze: è Lost Stars, romantica e contagiosa ballata tratta da Tutto può cambiare.

Avremmo voluto consegnarvi anche il nostro Oscar per il miglior film straniero, ma quest'anno ci sono state difficoltà insormontabili per chi di noi non ha seguito i maggiori festival internazionali per vedere un paio di pellicole in nomination; per cui ci limitiamo a dire che, se è vero che il probabile vincitore di domenica notte, Ida, ha messo d'accordo tutti, chi l'ha visto ha ammirato profondamente anche il film russo Leviathan.

Una spensierata immagine tratta da La Storia della Principessa Splendente
Una spensierata immagine tratta da La Storia della Principessa Splendente

Dove non ci mancano mai le visioni è in fatto di film d'animazione: ci sono piaciuti tutti, e non poco, ma non possiamo far altro che incoronare la poesia, la malinconia e il fulgido tratto de La Storia della Principessa Splendente di Isao Takahata.

Ma eccovi, nel dettaglio, tutti i "nostri Oscar 2015":

Miglior film

  • 1) Boyhood
  • 2) Birdman
  • 3) Whiplash
  • 4) Grand Budapest Hotel
  • 5) American Sniper
  • 6) La Teoria del tutto
  • 7) The Imitation Game
  • 8) Selma - La strada per la libertà

Miglior regia

Richard Linklater - Boyhood

Migliore attore

Michael Keaton - Birdman

Migliore attrice

Julianne Moore - Still Alice

Still Alice: Julianne Moore solare e sorridente in una scena del film
Still Alice: Julianne Moore solare e sorridente in una scena del film

Miglior attore non protagonista

J. K. Simmons - Whiplash

Migliore attrice non protagonista

Patricia Arquette - Boyhood

Migliore sceneggiatura originale

Birdman

Migliore sceneggiatura non originale

Whiplash

Miglior film di animazione

La principessa splendente

Migliori musiche

Alexandre Desplat per The Imitation Game

The Imitation Game: una scena del film
The Imitation Game: una scena del film

Migliore canzone

"Lost Stars" - Tutto può cambiare

Miglior montaggio sonoro

Birdman

Miglior sonoro

Whiplash

Miglior scenografie

Grand Budapest Hotel

Miglior fotografia

Birdman

Migliore montaggio

Whiplash

Miglior trucco e acconciature

Guardiani della Galassia

Migliori costumi

Grand Budapest Hotel

Migliori effetti speciali

Interstellar/ Guardiani della galassia (ex aequo)

Guardiani della Galassia: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Groot e Rocket in una scena
Guardiani della Galassia: Chris Pratt, Zoe Saldana, Dave Bautista, Groot e Rocket in una scena