Orange is the New Black: Le attrici raccontano come la serie Netflix ha cambiato il mondo LGBT

La serie tv ha aperto le menti e i cuori della gente, dando vita a un nuovo trend, quello dell'essere diversi. Come, ce lo raccontano le protagoniste...

Truccate, pettinate e su tacchi altissimi. Si fatica a credere che queste donne siano le stesse che siamo abituati a vedere dietro le sbarre di una prigione. Smessi i panni, o meglio la divisa carceraria color kaki e gli scarponi con punta metallica, le detenute di Litchfield si presentano eleganti e affiatate all'appuntamento con la stampa della Television Critics Associations all'Hotel Hilton a Beverly Hills.

Orange is the New Black: una simpatica foto di gruppo del cast della terza stagione
Orange is the New Black: una simpatica foto di gruppo del cast della terza stagione

"Ogni anno il team di sceneggiatori riesce ad aggiungere qualcosa di nuovo e inaspettato alle storyline già in corso. Alla fine della seconda stagione i toni erano molto dark, soprattutto per la presenza di un personaggio negativo come quello di Lorraine Toussaint che interpretava Vee. La terza stagione invece darà più spazio ai sentimenti e ampia voce a personaggi che in passato non ne hanno avuta." E quando si parla di "personaggi" si intendono in particolar modo le donne dell'universo LGBT, che si riassume ormai comunemente in una sigla a quattro lettere, tanto è stato l'impatto che questa serie targata Netflix ha avuto sull'immaginario popolare.

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La parola alle protagoniste

Orange is the New Black: Taylor Schilling interpreta Piper Chapman in una scena dei nuovi episodi
Orange is the New Black: Taylor Schilling interpreta Piper Chapman in una scena dei nuovi episodi

"Io vivo a Bushwick, che è praticamente il ghetto di Brooklyn.", racconta Lea DeLaria che interpreta Big Boo, apertamente omosessuale sia nella vita privata che in quella televisiva. "Qualche settimana fa una signora di circa 80 anni mi si è avvicinata, spingendo la nipote adolescente verso di me. Cinque anni fa questa cosa non sarebbe mai accaduta. Sono certa che sia tutto merito della serie." "Stiamo mostrando al mondo che è bello essere delle donne diverse." aggiunge Natasha Lyonne, alias Nicky Nichols, "Netflix ha avuto molto coraggio in questo senso. Ha dato inizio a un trend, e la tendenza è quella di essere diversi: di essere butch, di essere latina, di essere afroamericana".

"Quando ho letto il copione sulla storia passata del mio personaggio" continua DeLaria "mi sono chiesta se gli sceneggiatori avessero letto il mio diario segreto! A tutte le donne come me, che non si sono mai sentite a loro agio nei vestiti femminili, è capitato crescendo di essere obbligate dai genitori a indossare gonne o vestiti carini. La storia di Big Boo è fin troppo comune. A me fortunatamente è andata meglio, i miei genitori mi hanno accettata per quello che sono." Selenis Leyva, che dà il volto a Gloria Mendoza, leader delle latinas, ammette di aver avuto qualche problema quando il suo personaggio "doveva avere uno scontro con Laverne Cox," il transgender che interpreta Sophia. "Ho una sorella transgender." rivela Leyva. "Il mio personaggio ha dovuto dire delle cose che le persone transgender si sentono dire tutti i giorni. Non è stato facile. Alla fine ho capito che la scena era necessaria per poter educare, piuttosto che suscitare ancora più odio e intolleranza."

Dietro le sbarre

Orange is the New Black: Taylor Schilling e Laura Preporn interpretano Piper e Alex
Orange is the New Black: Taylor Schilling e Laura Preporn interpretano Piper e Alex

E nell'universo femminile di Orange is the New Black non ci si dimentica di dare peso a quello che c'è sullo sfondo e che lega tutti i personaggi, ovvero il sistema carcerario americano. "Lo show sta dando risalto a questo, anche se non in maniera diretta. Negli Stati Uniti la legge non è uguale per tutti, le sentenze cambiano molto se sei ricco, se puoi permetterti un buon avvocato." dichiara Taylor Schilling che interpreta la protagonista Piper Chapman, personaggio che si ispira a Piper Kerman, scrittrice sulla cui vicenda penitenziaria si basa la serie. "La cosa incredibile di questa serie è che non sta cercando di sbandierare gli aspetti negativi del nostro sistema penale in maniera plateale, ma cerca di mostrare alcuni dei problemi sociali che emergono nelle storie che vengono raccontate." aggiunge Uzo Aduba, nominata ai Golden Globe 2015 per l'interpretazione di Crazy Eyes. "Questa serie tv umanizza i detenuti e grazie a ciò non consideriamo più queste persone come semplici prigionieri, le vediamo come esseri umani, come madri, figlie, sorelle. Persone che hanno fatto degli errori, ma che mantengono la loro dignità."

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La terza stagione di Orange is the New Black è in onda dal 17 Settembre in prima tv per l'Italia su Premium Stories, mentre bisognerà aspettare molto di più per la quarta stagione, le cui riprese sono iniziate lo scorso 15 giugno, ma che sarà rilasciata su Netflix negli Usa solo la prossima estate.

[a cura di Silvia Nittoli]