Recensione Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio (2004)

Ciprì e Maresco si inseriscono nella recente ondata di rivalutazione di un certo cinema italiano, ma lo fanno a modo loro, con garbo e saggezza, senza avventurarsi in lodi ingiustificate, ma avvalendosi soprattutto di una buona dose di ironia.

Omaggio a Franco e Ciccio tra risate e nostalgia

Un omaggio a due miti della comicità italiana da parte di due autori da sempre contro corrente, per giunta siciliani anche loro. E' soprattutto questo Come inguaiammo il cinema italiano - La vera storia di Franco e Ciccio, il film di Daniele Ciprì e Franco Maresco che ripercorre vita e opere di una coppia di personaggi indimenticabili della risata.
Ciprì e Maresco si inseriscono nella recente ondata di rivalutazione di un certo cinema italiano, ma lo fanno a modo loro, con garbo e saggezza, senza avventurarsi in lodi ingiustificate, ma avvalendosi soprattutto di una buona dose di ironia. E soprattutto lo fanno con una pellicola che risulta godibile e divertente, dove pizzichi di sana nostalgia si alternano alla pura risata in un cocktail dalle dosi quasi sempre ben calibrate. Il tutto servendosi di spezzoni di film della coppia siciliana, programmi televisivi, documenti d'epoca, e inframezzandoli con riusciti inserti girati per l'occasione, dove compaiono attori, registi, critici, gente comune e un'affollata serie di parenti degli stessi Ciccio Ingrassia e Franco Franchi.

All'interno di questi inserti una serie di aneddoti, retroscena, curiosità e battute da non perdere, come quella del critico Goffredo Fofi: "La parodia di una finta opera d'arte finisce spesso per essere migliore dell'originale. E' per questo che Ultimo tango a Zagarolo è più bello di Ultimo tango a Parigi."
Insomma una variegata serie di personaggi che svelano i segreti di una coppia amatissima, che in fin dei conti ha fatto compagnia agli italiani per lunghi anni sul piccolo e sul grande schermo.

Il percorso della vita di Francesco Benenato e Francesco Ingrassia (i loro veri nomi), la scalata dalla difficile infanzia alla celebrità, sono ripercorsi con brio e buon ritmo. L'analisi della loro ascesa, fino alla morte dei due, è puntuale e documentata, con gustosi aneddoti che spaziano dalla fame sofferta nei primi tempi ai loro periodi più intensi, nei quali finivano per girare valanghe di film senza soluzione di continuità, con ovvie ripercussioni sulla qualità degli stessi. Non manca nulla, neppure i momenti difficili contrassegnati dalle loro liti o da discusse vicende giudiziarie. Ma il trucco per cui tutto funziona è l'inserimento puntuale dello spezzone giusto al momento giusto, del filmato che riporta ai Ciccio e Franco conosciuti dal pubblico, quelli che con un gesto o una battuta riuscivano a far morire dal ridere.