Recensione The Ice Harvest (2005)

Il film di Ramis non è abbastanza caustico da poter essere considerato una black comedy e neanche avvincente e teso come un thriller che si rispetti, ma resta poco coraggiosamente in bilico tra i due generi, senza provare a sorprendere lo spettatore.

Natale di piombo e ghiaccio

Per Charlie Arglist, ambiguo avvocato di Wichita, si prospetta un Natale tutto da festeggiare: lui e Vic, il suo socio, titolare di un locale a luci rosse, hanno appena rubato una cospicua somma di denaro ad un boss mafioso, ed aspettano l'occasione giusta per poter scappare con la refurtiva. Ovviamente entrambi devono cercare di stare calmi e non dare nell'occhio, ma Charlie è nervoso perchè Vic ha deciso di custodire il denaro, e non sa che lo aspetta una notte lunga e movimentata, e quello che doveva essere un piano perfetto, si trasforma in un incubo.

Gli ingredienti principali di [FILM]Ice Harvest[FILM], noir natalizio diretto da Harold Ramis sulle basi di Vigilia di sangue, un romanzo di Scott Phillips, sono gli stessi di tante altre pellicole del genere: personaggi loschi, alcool a fiumi, una borsa piena di soldi, una seducente femme fatale e una manciata di pallottole, il tutto shakerato con una discreta dose di humour, tanta prevedibilità e ovviamente tanto ghiaccio, che fa da sfondo alla storia ed allo stesso tempo la congela: se si escludono infatti alcune scene più riuscite, il plot del film di Ramis stenta veramente a decollare e si sviluppa in maniera abbastanza scontata, fino al finale "a sorpresa", del tutto prevedibile e che arriva a conclusione di una pioggia di piombo e un bacio mortale.

Non basta infatti aver messo insieme un cast di richiamo e certamente dotato di talento - e di fascino, se consideriamo una splendida Connie Nielsen - ma la presenza di Billy Bob Thornton è ridotta a brevi apparizioni e la pellicola è tutta incentrata sul personaggio interpretato da John Cusack; il film di Ramis oltretutto non è abbastanza caustico da poter essere considerato una black comedy e neanche avvincente e teso come un thriller che si rispetti, ma resta poco coraggiosamente in bilico tra i due generi, senza provare a sorprendere lo spettatore.

Movieplayer.it

2.0/5