Mostri e Alieni sbarcano a Roma

Kiefer Sutherland e Reese Witherspoon, doppiatori illustri della versione originale, hanno presentato alla stampa italiana Mostri contro Alieni, il kolossal di animazione della Dreamworks che invaderà le sale italiane dal 3 aprile.

La deliziosa minuta attrice premio Oscar Reese Witherspoon dà voce a Susan, un'ingenua ragazza di provincia che colpita da un meteorite nel giorno delle sue nozze si trasforma in una supereroina alta quindici metri mentre Kiefer Sutherland e Hugh Laurie, due dei divi televisivi tra i più acclamati degli ultimi anni conosciuti come l'agente federale Jack Bauer di 24 e il Dr. House, doppiano rispettivamente un generale delle forze armate statunitensi che da anni colleziona mostri nei laboratori segreti del governo e il Professor Scarafaggio, uno scienziato pazzo dallo spiccato accento britannico rimasto vittima di un esperimento che gli ha tramutato la testa in quella di un insetto. Insomma attori famosi, anzi famosissimi, che per la loro prima volta da doppiatori scelgono di prestare la voce ai loro alter-ego animati.
Quelli appena descritti sono solo tre dei personaggi più divertenti di Mostri contro Alieni, il nuovo strabiliante film della Dreamworks Animation (distribuito in 3D nelle sale munite della tecnologia adatta e in 2D in tutte le altre) che uscirà in più di 500 copie dal 3 aprile prossimo e che vede il nostro povero pianeta invaso da un misterioso e gigantesco robot alieno comandato dal megalomane Galaxhar _deciso a radere al suolo la Terra per poi ripopolarla con milioni e milioni di suoi cloni. A difendere il genere umano dall'attacco extraterrestre sarà un bislacco gruppo di creature (tutte palesemente ispirate ai più celebri mostri dei B-movie anni '50) che il governo custodisce gelosamente in un'area superblindata: una Susan in versione XXX-Large alias _Ginormica, il gelatinoso mono-occhio B.O.B., il Professor Scarafaggio, uno strano essere metà scimmia e metà anfibio chiamato Anello Mancante e il colossale Insettosauro, una mega larva alta cento metri.
Per presentare il 'mostruoso' film alla stampa italiana sono giunti a Roma gli attori Kiefer Sutherland e Reese Witherspoon, uno dei due registi e sceneggiatori del film, Conrad Vernon, la produttrice Lisa Stewart e il presidente di Dreamworks Animation Jeffrey Katzenberg. Presente in sala anche l'attrice Myriam Catania, doppiatrice italiana della supergigantessa Ginormica, figlia della regista e doppiatrice Rossella Izzo.

Reese Witherspoon e Kiefer Sutherland hanno spesso interpretato personaggi in cui l'uso della voce è stato di fondamentale importanza, basti pensare a Walk the Line e a In linea con l'assassino. Dal punto di vista dell'attore quanto è stato importante e difficile affrontare un doppiaggio di animazione?

Reese Witherspoon: E' stata una bella sfida per me, al contrario dei film in live action qui ci si sente maggiormente liberi di interagire con il proprio personaggio. Siamo chiusi in uno studio di registrazione a tu per tu con le immagini del film che ci riguardano e ci affidiamo totalmente nelle mani del regista che deve fare del tutto per conferire alla scena che si sta doppiando una certa continuità con le scene che vengono prima e dopo.
Kiefer Sutherland: La creatività di un attore alle prese con il doppiaggio è stimolata soprattutto dal fatto che ci si dimentica totalmente del vincolo del corpo e della recitazione puramente fisica. E' stato molto stimolante questa libertà di creare un personaggio unicamente attraverso la voce e l'intonazione. Forse la novità più difficile da superare è stato il fatto di non poter recitare insieme ad altri attori come si fa su un set 'normale', non c'è interazione perché si è soli con il proprio personaggio e con le proprie battute.

A proposito di attori e interazione, ha mai incontrato Hugh Laurie alias Dr. House sul set? C'è rivalità fra voi oppure è solo un'invenzione di gossip?

Kiefer Sutherland: Assolutamente nessuna rivalità. L'unica volta che io e Hugh ci siamo incontrati è stato ad una serata di beneficienza e non in sala di registrazione. Sono da molti anni un suo grande fan, sin da quando vidi le prime puntate di Blackadder (una serie tv comica britannica nata negli anni '80 con protagonista Rowan Atkinson alias Mr. Bean, ndr.) e mi dispiace che il pubblico abbia iniziato a conoscerlo solo ora grazie al suo Dr. House. In Mostri contro Alieni abbiamo potuto finalmente ascoltare anche il suo spiccato e delizioso accento british cosa che è stato finora impossibile nella serie celebre serie tv della Fox.

Come avete fatto a convincere un attore come lui, apparentemente burbero e schivo, a partecipare ad un progetto così 'leggero'?

Lisa Stewart: Hugh ha risposto positivamente alla telefonata di Jeffrey Katzenberg, è venuto all'incontro deciso a non accettare la proposta. Dopo aver visto le prime immagini del film, gli storyboard e i disegni ha accettato sorprendendo tutti. Contrariamente a quel che può sembrare Laurie è un attore molto simpatico e di grande talento, la sua voce e il suo portamento si sono dimostrati perfetti per il personaggio del Professor Scarafaggio. E' stato un grande piacere lavorare con un professionista come lui.

Il personaggio di Susan/Ginormica rappresenta un po' l'enorme potenziale che c'è in ogni donna e che aspetta solo il momento di uscire fuori. C'è stato nella sua vita un meteorite simbolico che le ha fatto capire di avere una marcia in più?

Reese Witherspoon: Il personaggio di Susan non è di fantasia a mio avviso, è molto reale. Rappresenta ogni donna che nella vita è messa di fronte a tante scelte difficili da compiere, racchiude la forza delle donne, la loro grinta nell'affrontare i problemi e gli imprevisti. Ad un certo punto è costretta a scegliere se tornare umana e quindi alla sua vita normale di ragazza di provincia senza grosse ambizioni, oppure restare un mostro gigante per sempre. La storia segue la sua evoluzione che è un po' l'evoluzione di ogni donna alle prese con la scoperta di sé stessa.

Perché secondo lei molte commedie rosa di Hollywood di questi tempi propongono super eroine e donne moderne che per nessun motivo sono disposte a farsi mettere in ombra da un antagonista maschile?

Reese Witherspoon: Tutti i supereroi più celebri sono sempre stati uomini, noi donne siamo sempre rimaste nell'ombra ad Hollywood. Forse questa può essere l'occasione buona per far conoscere alle ragazzine una superdonna coraggiosa e forte che non ha niente da invidiare ai colleghi dell'altro sesso. Ho accettato la parte proprio per questo motivo, personalmente non sono mai stata interessata a partecipare ad un film d'animazione ma quando ho letto il copione del mio personaggio ne sono rimasta subito colpita.

In veste di produttrice pensa che questo film d'animazione e questo personaggio possano essere in grado di aprire maggiormente le porte di Hollywood alle donne?

Lisa Stewart: Me lo auguro, ma ne dubito fortemente. Mostri contro Alieni mette per la prima volta al centro dell'attenzione di un film d'animazione un personaggio femminile capace di prendere a calci nel sedere un uomo, cosa che Pocahontas e la Sirenetta non hanno mai fatto. Dipenderà molto dal tipo di storie che verranno scritte e dai registi, di certo se ci aspettiamo di vedere una donna protagonista di un film di Michael Bay l'attesa sarà lunga. Sono le richieste di mercato a farla da padrone, gli adolescenti di sesso maschile hanno ancora il coltello dalla parte del manico.

Per Kiefer Sutherland interpretare il Generale Monger è stata un occasione per rispondere in maniera parodistica alle polemiche sulla cupezza del 'suo' Jack Bauer in 24?

Kiefer Sutherland: No assolutamente, non c'è nessuna correlazione tra le due cose. Mentre lavoravo con ritmi serrati alla nuova serie di 24 ho iniziato a doppiare Mostri contro Alieni e quelle quattro ore a settimana di distrazione dalla serie-tv mi sono state di grande aiuto per staccare un po' la spina e liberarmi della 'pesantezza' di Jack Bauer. Questa esperienza mi ha riportato un po' indietro negli anni, a quando ero adolescente e a riscoprire il gusto di interpretare personaggi così tanto diversi tra loro, che poi è ciò che tanti anni fa mi ha spinto a scegliere di fare questo mestiere.

Secondo Jeffrey Katzenberg la crisi economica che stiamo vivendo potrà in qualche modo influenzare negativamente la risposta di pubblico ed esercenti nei confronti delle tecnologie 3D e di un loro conseguente sviluppo?

Jeffrey Katzenberg: Andare al cinema oggi è una delle esperienze migliori del mondo. Il prezzo del biglietto per una sala 3D magari aumenterà un po' ma rimarrà comunque lo spettacolo più economico e entusiasmante di cui godere. Tutto costa più del cinema: gli eventi sportivi, il teatro, i viaggi, i concerti. Negli ultimi mesi negli Stati Uniti c'è stato un boom al box office con un incremento di spettatori del 17%. Sarebbe bello festeggiare questo ritorno al cinema del pubblico americano con una tecnologia come il 3D che può offrire qualcosa di nuovo e di ancora più affascinante.

Cos'ha rappresentato per Conrad Vernon dirigere un film con all'interno la difficile sfida tecnologica dell'uso del 3D?

Conrad Vernon: Quando hai a disposizione mezzi d'avanguardia così straordinari vuoi essere certo che riuscirai ad usarli al meglio. Sia io che il mio collega Rob Letterman volevamo che questa tecnologia divenisse parte integrante della storia che non fosse solo un tramite o uno strumento di innovazione ma che fosse vista come una scelta stilistica che non tenesse conto dei problemi tecnici che potevano sorgere. C'erano altri ad occuparsene a risolverli, noi ci siamo concentrati sulle immagini e sullo schermo per capire come avremmo potuto ottenere quel che avevamo in mente.

Concludiamo con il doppiaggio di casa nostra. Cos'ha mantenuto Myriam Catania del doppiaggio di Reese Witherspoon nella versione italiana di Ginormica e cosa sente di aver aggiunto di suo?

Myriam Catania: Indubbiamente ho seguito molto le indicazioni della Witherspoon ma ho fatto questo personaggio anche un po' mio. C'è stata ad esempio una trasformazione della voce nella seconda parte del film rispetto alla prima, per sottolineare la crescita fisica e emotiva del personaggio. Nella versione italiana c'è molto dell'ironia nostrana, in alcuni punti è completamente diversa la comicità che riusciamo ad offrire noi rispetto alla versione originale. Speriamo che il pubblico apprezzi il nostro sforzo, da cinefila e attrice quale sono spero di aver fatto un buon lavoro.