Milo Manara a Lucca 2023 racconta il cinema con Camera Light, raccolta di stampe inedite in Italia

Milo Manara racconta al Lucca Comics and Games il suo ultimo lavoro: una raccolta di stampe dedicata alle icone del cinema moderno ed è stata questa una buona occasione per chiedergli qualcosa sul suo rapporto con la settima arte.

Milo Manara a Lucca 2023 racconta il cinema con Camera Light, raccolta di stampe inedite in Italia

Milo Manara ha partecipato al Lucca Comics and Games 2023 per parlare della sua nuova raccolta di stampe uscita per Feltrinelli Comics che si intitola Camera Light. L'opera, corredata anche da un'intervista raccolta da Claudio Curcio e Tito Faraci al maestro del fumetto italiano, mostra la passione che l'autore ha per il cinema e per le sue icone contemporanee; una raccolta sensuale di ritratti di attrici come Gal Gadot, Emma Watson, Kristen Stewart, Cara Delavigne, Elle Fanning e tante altre, disegnate secondo lo stile del celebre autore che con il cinema ha uno stretto rapporto di lunga data. Manara ha infatti sempre legato fortemente la sua carriera con la settima arte: ha collaborato per diverso tempo con Federico Fellini, ha visto nel 1985 una sua opera diventare un film e non ha mai fatto mistero delle sue ispirazioni cinematografiche. Abbiamo avuto l'occasione di intervistarlo e chiedergli qualcosa anche sul rapporto tra cinema e fumetti e su come nel tempo questo sia cambiato.

Le influenze cinematografiche

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La copertina di Camera light

Le stampe appena uscite celebrano quindi un lungo e stretto rapporto tra Milo Manara e il cinema, una relazione che sembra aver arricchito entrambe le parti. Abbiamo chiesto all'artista quali influenze cinematografiche lo hanno segnato di più: "Questa è una storia molto antica, da sempre il cinema mi ha influenzato, ha agito nel mio immaginario né più né meno che nell'immaginario di tutti quanti. Con l'eccezione che facendo questo mestiere paleso questa influenza. Devo dire che ci sono stati alcuni film in particolare che hanno cambiato il mio immaginario figurativo. Senza dubbio 8½ di Fellini. Non avevo ancora l'età per vederlo al cinema, ma l'ho visto e ne sono rimasto estasiato. Folgorato da questo immaginario figurativo, perché non avevo ancora l'età per capire esattamente il significato del film, ma mi ha segnato e da allora non ho mai mancato ad un appuntamento con i film di Fellini."

Adattare il fumetto al cinema

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Camera light: le stampe di Milo Manara

Nel rapporto sempre più stretto tra cinema e fumetto abbiamo chiesto all'autore se secondo lui c'è un modo corretto per realizzare l'adattamento dalla carta allo schermo: "La gestione del tempo nel fumetto è prerogativa del lettore e nel film dell'autore, ma poi c'è anche il progresso degli effetti speciali che conta. Il fumetto ha solo un vantaggio nei confronti del cinema ed è la sua povertà, ovvero il fatto che per fare il fumetto è necessaria solo carta e penna, mentre per fare un film sono necessari un sacco di soldi. Quindi anche in sede di progettazione e di sceneggiatura chi fa il cinema deve porsi il problema dei costi. Nel fumetto questo problema non c'è, la fantasia è molto più libera, la creatività non ha confini."

Una situazione che col passare del tempo sta evolvendo insieme alla tecnologia: "Col progredire degli effetti speciali però anche il cinema ha sempre meno confini, quindi i film di oggi presi da fumetti, come ad esempio i Marvel, sono degli spettacoli incredibili. Gli effetti speciali rendono credibile qualsiasi cosa succeda sullo schermo, mentre io ricordo i primi telefilm di Batman in cui lui aveva questo mantellino che pendeva proprio come un cencio, il personaggio era molto ridimensionato ed appariva come un incrocio tra un folle che se ne andava vestito da deficiente e un povero vestito di stracci con la calzamaglia con le pieghe in evidenza e le borse alle ginocchia. Non erano per nulla credibili. Il primo film che è stato veramente credibile era Flash Gordon, forse anche per la musica bellissima dei Queen, poi era veramente una festa per gli occhi, un grandioso spettacolo. Ho sempre visto questi film anche in virtù dell'immaginario figurativo che è esploso è ingigantito dai film rispetto al fumetto."

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Camera light: Gal Gadot ritratta da Milo Manara

"La parentela tra cinema e fumetto è molto più stretta che tra fumetto e arte figurativa ad esempio. Se si pensa che il cartone animato è l'anello di congiunzione tra il fumetto e il cinema quindi c'è un rapporto di parentela molto stretto. C'è uno scambio continuo per cui il fumetto funziona anche come sceneggiatura sperimentale per farne un film ma il cinema molto spesso ha influenzato il fumetto: prendiamo ad esempio film come Corvo rosso non avrai il mio scalpo, ha influenzato moltissimo il western, Piccolo grande uomo e certi western visti più dal punto di vista degli indiani che da quella dei Cowboy o delle giubbe blu. Questo ha influenzato anche la produzione western del fumetto."