Micaela Ramazzotti, la 'pazza gioia' di recitare: 8 ruoli che ce l'hanno fatta amare

Madre irresistibile, sensuale, sfrontata, fragile, divertente. Un ruolo che l'attrice romana ama interpretare nella vita e nei film. Ecco un breve excursus della sua carriera a partire dal lontano centro sociale di periferia, dai vampiri e dai Manetti Bros., là dove tutto è cominciato.

Quando la vediamo sulla locandina di Una famiglia, nuda e fragile, con un neonato stretto a sé, Micaela Ramazzotti è l'immagine stessa della maternità. Maternità negata, desiderata, ricercata disperatamente in un film lacerante che possiede un titolo profetico. In una Mostra di Venezia dominata dalle madri giovani, disperate e appassionate che ha visto anche Jennifer Lawrence donare se stessa per i propri figli nello sconvolgente Madre!, diretta dal compagno Darren Aronofsky, Micaela Ramazzotti se ne va in giro traballando sui tacchi in una Roma notturna e allucinata per dare l'ultimo saluto alla figlia da cui si è dovuta separare. Una famiglia è l'ossessione che fa compiere al personaggio di Maria sacrifici immani, facendola resistere accanto al proprio uomo nonostante tutto nella speranza che un giorno tocchi a lei.

Venezia 2017: Micaela Ramazzotti al photocall di Una famiglia
Venezia 2017: Micaela Ramazzotti al photocall di Una famiglia

E una famiglia era anche il sogno di Micaela Ramazzotti, attrice irrequieta e insicura che sul set ha trovato un coronamento non solo professionale, ma anche personale grazie all'incontro con Paolo Virzì. Vederla sul litorale toscano in estate scambiare tenerezze con i figli Jacopo e Anna fa capire che la maternità sia nel DNA di Micaela da sempre. Forse è per questo che le madri da lei incarnate sul grande schermo sono impresse nella memoria del grande pubblico. Ripensando alla tenera Anna Nigiotti Michelucci di La prima cosa bella o alla combattiva Simona de Il nome del figlio un brivido sale dietro la schiena. E' Virzì stesso a raccontare la storia dell'incontro con Micaela, il suo ultimatum per avere accanto a sé l'uomo che ama in modo totale preferendo rinunciare del tutto piuttosto che vivere un rapporto a metà. Tutto o niente. Fisico statuario, gambe lunghissime, un pesante accento romano... dopo aver debuttato giovanissima come attrice di fotoromanzi Micaela Ramazzotti ha rischiato di rimanere intrappolata in uno stereotipo a cui è sfuggita costruendo una carriera con intelligenza, un pizzico di fortuna e qualche rinuncia. In occasione dell'arrivo al cinema di Una famiglia, ripercorriamo in una breve carrellata i ruoli più significativi interpretati dall'attrice romana.

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8 - Zora la vampira

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Il primo ruolo importante a Micaela Ramazzotti lo offrono i Manetti Bros. nel loro film d'esordio. La vediamo imbacuccata in jeans larghi e piumino, con un colbacco in testa e un caschetto di capelli nerissimi, muoversi agilmente tra writers e aspiranti rapper di un centro sociale della periferia romana fino al fatidico colpo di fulmine col Conte Dracula. Nel ruolo della writer Zora, Micaela si fa notare nei panni di una giovane donna insoddisfatta e ribelle che sogna un futuro diverso. E lo avrà. E' solo questione di tempo.

7 - Il cuore grande delle ragazze

Micaela Ramazzotti protagonista de Il cuore grande delle ragazze
Micaela Ramazzotti protagonista de Il cuore grande delle ragazze

Pupi Avati ha un ruolo chiave nella carriera di Micaela Ramazzotti. Dapprima l'ha scelta, giovanissima, come comparsa ne La via degli angeli e poi ha co-prodotto La prima volta, vero e proprio esordio dell'attrice. Ma è con il ruolo di Francesca, ingenua e generosa ragazza della borghesia romana degli anni '30, che Avati valorizza il talento della Ramazzotti facendo innamorare la sua bionda interprete del latin lover involontario Carlino, figlio di agricoltori emiliani nonché alter ego del nonno del regista. La chiave grottesco-favolistica scelta da Avati non convince tutti, ma la performance della Ramazzotti nei panni di una giovane moglie alle prese con la "vitalità" del suo neosposo conquista la critica che la loda in un ruolo "perfetto per lei".

6 - Anni felici

Anni felici: Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti in una momento del film
Anni felici: Kim Rossi Stuart e Micaela Ramazzotti in una momento del film

Nella pseudo-autobiografia ispirata alla sua infanzia, Daniele Luchetti affida a Micaela Ramazzotti il ruolo di sua madre Serena. E' il 1974, sono gli anni dell'amore libero e Guido, il padre, aspirante artista, si sente imprigionato in una famiglia tutto sommato borghese. Nel tentativo di volere tutto, l'uomo chiede alla moglie, che lo ama appassionatamente, massima libertà. La Ramazzotti cambia ancora una volta registro approdando a un'insolita asciuttezza e decisione nel ruolo di una donna innamorata, in qualche modo succube, ma al tempo stesso disincantata e coraggiosa.

5 - La tenerezza

La tenerezza: Micaela Ramazzotti in una scena del film
La tenerezza: Micaela Ramazzotti in una scena del film

Gianni Amelio confeziona la sua toccante riflessione sul rapporto tra padri e figli e affida a Micaela Ramazzotti il ruolo di madre e moglie comprensiva. Ancora una maternità da martire col sorriso sulle labbra. Lo stesso sorriso a cui esercita il grigio vicino di casa, l'anziano Lorenzo, con dolcezza e pazienza. In un film di solitudini inquiete, Micaela/Michela rappresenta l'ancora di salvezza, l'unico personaggio capace di positività nonostante tutto. La voce dolce, lo sguardo paziente, le parole sussurrate e la compostezza distaccano il personaggio da interpretazioni più sanguigne in direzione di una nuova maturità recitativa.

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4 - La pazza gioia

La pazza gioia: Micaela Ramazzotti in una scena del film
La pazza gioia: Micaela Ramazzotti in una scena del film

Madri folli, madri disperate, madri rotte. Il destino di Micaela Ramazzotti è quello di interpretare personaggi squilibrati, dentro e fuori. Stavolta Paolo Virzì le regala il ruolo di madre sbandata, rosa da un male interiore che l'ha portata a compiere un gesto estremo. Lo sbandamento di un attimo che rovina una vita intera. Taglio di capelli punk, il corpo ricoperto di tatuaggi e piercing, Donatella segna un cambiamento anche estetico per l'attrice che risulta più dura, decisa, meno femminile e al tempo stesso più fragile del solito. Pazza, ma mai quanto la compagna di avventura, interpretata da Valeria Bruni Tedeschi. Anche nel disagio, Donatella conserva un solido legame con la realtà, una consistenza, un sordo sottofondo tragico che appartiene a ogni interpretazione della Ramazzotti rendendo i suoi personaggi intrinsecamente toccanti, mai del tutto spensierati.

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3 - Tutta la vita davanti

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E' il film che ha fatto incontrare e innamorare Micaela Ramazzotti e Paolo Virzì. E' anche un importante manifesto di denuncia che mostra uno spaccato di vita della generazione dei precari, laureati costretti a parcheggiarsi nei call center in attesa di trovare un lavoro soddisfacente. Micaela interpreta Sonia, madre single generosa dalla vita caotica che vede la compagna di casa laureata come un oggetto strano. Personaggio tragicomico, svampito e appassionato, definito una "Marilyn Monroe di borgata", la sua Sonia è protagonista anche di una scena di nudo mozzafiato che resterà impressa a lungo nella memoria degli spettatori.

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2 - Il nome del figlio

Il nome del figlio: Micaela Ramazzotti in una scena
Il nome del figlio: Micaela Ramazzotti in una scena

Riscrittura della commedia francese Cena tra amici, il film di Francesca Archibugi è un prodotto vivace e brillante che sotto la patina umoristica porta alla luce ipocrisie e idiosincrasie di certa borghesia intellettuale italiana solo apparentemente liberal. Micaela Ramazzotti è l'elemento che scardina il ménage familiare del marito Paolo con la sorella e il cognato, entrambi professori, e con l'amico fraterno Claudio, musicista. Con i suoi abiti strettissimi, la sua avvenenza, la spontaneità e la scarsa cultura, Simona è il corpo estraneo che porta a galla l'insoddisfazione borghese dei suoi commensali, ma dimostrerà anche di essere il membro della famiglia dotato di maggior empatia e spessore umano. Durante le riprese l'attrice era incinta della seconda figlia, Anna, il cui vero parto viene ripreso nell'emozionante finale del film grazie a un'idea folle (a detta di Virzì) della stessa Ramazzotti e di Francesca Archibugi.

1 - La prima cosa bella

Micaela Ramazzotti in una scena de La prima cosa bella di Virzì
Micaela Ramazzotti in una scena de La prima cosa bella di Virzì

Di tutti i ruoli che Paolo Virzì ha cucito addosso alla moglie, quello di Anna Nigiotti Michelucci è il personaggio che ci fa più emozionare. E' anche la prova attoriale più complessa per la Ramazzotti, che ha dovuto condividere il personaggio - dichiarazione d'amore del regista alla vera madre, la mitica signora Franca - con Stefania Sandrelli. La sfida principale, per la Ramazzotti, è stato proprio adeguare il proprio registro recitativo a quello della Sandrelli, di cui interpreta la versione giovane, nel dar vita a questa madre affettuosa e ingenua. Una donna-bambina piena di vita, involontariamente sensuale, capace di nascondere il dolore dietro un sorriso nel tentativo di proteggere i figli dalle intemperanze proprie, del marito e della vita stessa. Un personaggio indimenticabile di fronte al quale è arduo trattenere le lacrime.