Meredith Grey. Anatomia di un medico

Se 'E.R.' ricostruiva la vita di un pronto soccorso, 'Grey's anatomy' fa entrare lo spettatore nel paradiso dei medici passando dalla porta di servizio.

Meredith Grey vuole diventare un chirurgo. E non è proprio un gioco da ragazzi, anche se si ha una madre genio della medicina che ora versa con l'Alzheimer in una casa di cura.
Meredith vive con il sogno di diventare chirurgo, ha una relazione medicale con il vice primario Derek, un tipo simpatico e piacevole che non si fa tirare dentro dai drammi da ospedale, e alcuni amici con i quali condivide il piacere di poter entrare a far parte del ristretto entourage degli allegri chirurghi che diventeranno grandi con il tempo.
Lei, protagonista assoluta, è di quelle che parlano nella mente (voce fuori campo), all'inizio e alla fine di ogni episodio, e ragiona per concetti, ora i segreti, ora le responsabilità, ora gli uomini.
Non si può essere infallibili quando si è alle prime armi, e nemmeno presuntuosi anche se figli d'arte. Per cui la vita si fa difficile per evitare di calpestare i piedi ai compagni di corso e per riuscire allo stesso tempo a emergere davanti agli occhi dei medici più esperti. L'ambiente altamente competitivo di chi opera con il bisturi crea tensioni, emozioni, drammi, delusioni e anche relazioni che, a dispetto di tutto, durano nel tempo.

Al Seattle Grace Hospital, Christina Yang, di origine orientale, presuntuosa, scostante, fredda, si lascia andare a confessioni a Meredith e a qualche amore interno, e George O'Malley, dolce ragazzo, timido e innamorato della solita Meredith, non ne combina una giusta ma ha stoffa da vendere sebbene abbia il peso del primo intervento assoluto, e ancora Alex, ragazzotto sbruffone, e Isobel, ex-modella dalla bellezza poco credibile fra i letti dei degenti, si muovono con circostanza per guadagnare il proprio ruolo. A controllare i cinque aspiranti al taglio dei corpi ci sono Derek, bravissimo chirurgo con il fascino del tombeur de femme, sempre ottimista, sempre con in mente la decisione giusta; Il Dr. Preston Burke apparentemente nel continuo inseguimento della carriera che si perde periodicamente fra le beltà di Christina; il generale di ferro Miranda Bailey, supervisore del gruppo di apprendisti, con un cuore d'oro mascherato dalla burbera espressione data dalla sua posizione.

I due volti della medicina si distanziano e si confondono perchè stare spalla a spalla ventiquattro ore su ventiquattro non può non creare relazioni, anche se i gradi fanno la differenza. Gli occhi comunicano, sorridono, incidono e oltrepassano mille barriere, e allora le posizioni si mischiano, lasciando indietro ogni pregiudizio e fanno parlare l'umanità. Con la felicità e il pianto. Tutti insieme.
Se E.R. - Medici in prima linea ricostruiva la vita di un ospedale, di un pronto soccorso, con sangue, vite sospese, intubazioni, Ancef del caso, morti decretate, Grey's anatomy fa entrare lo spettatore nel paradiso dei medici passando dalla porta di servizio. L'ultimo gradino di una scala ripida da salire è la prassi quotidiana a cui sono sottoposti Meredith & Co., truppa d'assalto, a volte di successo, altre allo sbando. La vita non è solo puro lavoro e le relazioni d'amicizia e d'amore sorreggono il morale e lo spirito, e l'ironia è quel qualcosa in più che li salva dall'essere una palestra per i cugini del Dr. Green e di Carter. L'umanità è personale non sociale perchè ciò che conta soprattutto è ciò che accade fra i muri di casa e di quelli del tempo. Il passato e il futuro. "E'necessario contare su noi stessi" dice fra sè e sè Meredith, perchè quando ci si alza dalla culla bisogna imparare a camminare da soli. E sorridere aiuta sempre.