Mare Fuori 4, recensione dei primi episodi: inizio di fuoco

La recensione di Mare Fuori 4: abbiamo visto i primi episodi della serie Rai. Tenetevi forte. Dal primo febbraio su RaiPlay.

Mare Fuori 4, recensione dei primi episodi: inizio di fuoco

Il cielo, o forse sarebbe meglio dire il mare, prometteva tempesta e così è stato. Tranquilli, non faremo spoiler sui nuovi episodi della serie Rai. Anche se scrivere la recensione di Mare Fuori 4 senza parlare di quello che succede nei primi, densissimi, due episodi è molto difficile. Dal primo febbraio su Raiplay con sei nuove puntate prodotte da Picomedia e poi dal 14 febbraio su Rai Due, la quarta stagione di Mare Fuori riprende esattamente da dove avevamo lasciato i protagonisti.

Mare Fuori 3
Mare fuori: un'intensa foto di scena

Moderni Romeo e Giulietta, Carmine (Massimiliano Caiazzo) e Rosa (Maria Esposito), nonostante siano gli eredi di due famiglie criminali che si sono giurate odio eterno, hanno scoperto di amarsi. Non è stato programmato o voluto. È successo. Purtroppo per loro. Sì perché i rispettivi genitori mal tollerano questa unione. Ecco perché, nel finale della terza stagione di Mare Fuori, Don Salvatore (Raiz) è andato a mettere in chiaro le cose.

I toni si alzano, scoppia una lite, la telecamera smette di inquadrare i tre personaggi e noi spettatori non li vediamo più, ma sentiamo distintamente uno sparo. Chi ha fatto scattare l'arma? Chi è morto? Queste domande hanno finalmente una risposta. Che però non saremo noi a svelare. Almeno non qui.

La trama di Mare Fuori 4

La trama di Mare Fuori 4 è indissolubilmente legata a quanto accade tra quei tre. E non potrebbe essere altrimenti. La forza della serie è proprio quella di far affezionare il pubblico a ognuno di questi numerosissimi personaggi, che offrono costantemente colpi di scena e nuove sfide a chi li guarda. Sì, c'è tanta, moltissima "trama" in Mare Fuori. Non sempre coerente, non sempre consequenziale. Ma è proprio questo uno degli aspetti che tiene incollato il pubblico: sei lì per vedere, come direbbe Totò, dove vogliono arrivare.

Nonostante i protagonisti, di base, siano confinati in uno spazio chiuso, l'immaginario IPM di Napoli, ispirato al carcere di Nisida, c'è tanto da fare. E, ormai in modo sfacciato, si esce con una tranquillità e una facilità estrema dal penitenziario. Ma il realismo non è uno dei tratti distintivi di questo prodotto. Il cuore di Mare Fuori, dicevamo, sono i personaggi. E i loro sentimenti. È proprio questa la chiave giusta per entrare in totale sintonia con i fan portata da Ivan Silvestrini, regista da metà della seconda stagione in poi.

Mare Fuori: i 5 motivi che rendono la serie un cult generazionale

Mare Fuori Stagione 3 1
Mare fuori: una foto della stagione 3

Più che procedere in senso logico, la serie va avanti seguendo un flusso emotivo. E, trattandosi di adolescenti, i sentimenti non possono che essere assoluti. Odio, amore, rabbia, gelosia sono vissuti all'ennesima potenza. Alla fine, anche il più razionale degli spettatori non può che ritrovarsi coinvolto da tutte queste emozioni che gli vengono sbattute in faccia. Emozioni che creano dipendenza. Silvestrini e gli sceneggiatori lo sanno e costruiscono infatti ogni scena con il preciso scopo di far piangere o sorprendere lo spettatore. Non si lavora di raffinatezza, ma qui non è importante. Anzi. È giusto e bello che sia così.

Mare Fuori come Il trono di spade

Oltre al traino emotivo dei personaggi e alla sovrabbondanza di trame e sottotrame, un altro punto di forza di Mare Fuori sono le numerosi morti e le alleanze che si creano tra i vari gruppi in cui sono divisi i protagonisti. Esattamente come in saghe di successo quali quella di Harry Potter e Il trono di spade, ci sono, più o meno, delle casate. Uno schema narrativo che funziona, da sempre. Quando c'è conflitto la storia diventa più interessante e in questa quarta stagione di Mare Fuori, prodotta da Roberto Sessa, di conflitto ce n'è moltissimo.

Mare fuori 4: svelato chi ha sparato e chi è rimasto ferito nel finale di stagione

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Mare fuori 3: un momento della serie

Un personaggio chiave in questo senso sarà quello di Edoardo (Matteo Paolillo, anche autore della sigla di Mare Fuori). Attenzione a lui e alla due donne che lo circondano: Carmela (Giovanna Sannino) e, insospettabilmente, Teresa (Ludovica Coscione). Tutto è possibile quando questi ragazzi dal sangue infuocato si fanno travolgere dai loro sentimenti. Quindi, senza aver rivelato nel concreto nulla, possiamo dire che questi nuovi episodi di Mare Fuori hanno tutto quello che il loro pubblico cerca. Lacrime, colpi di scena, grandi sentimenti e anche nuovi personaggi (sì, ne arrivano ancora altri!). Se avete trattenuto il fiato fino a ora sappiate che la ricompensa sarà grande.

Conclusioni

Come scritto nella recensione di Mare Fuori 4, questi nuovi episodi svelano finalmente chi è morto nel confronto tra Carmine, Rosa e Don Salvatore. Chi ama la serie non rimarrà deluso: come sempre, ci sono tanti sentimenti, lacrime, colpi di scena. C'è anche spazio per nuovi personaggi. Grazie alle sue alleanze interne e a una storia che segue l'emotività dei protagonisti più che la logica, la serie Rai non manca di intrattenere e tenere incollato allo schermo gli spettatori.

Movieplayer.it
3.5/5
Voto medio
4.6/5

Perché ci piace

  • Il cast: questi giovani attori faranno strada.
  • L'abilità di Ivan Silvestrini e degli sceneggiatori di tenere incollato il pubblico.
  • Il potere catartico della serie.
  • La scelta dei brani della colonna sonora.

Cosa non va

  • Chi cerca il realismo e la logica è meglio che non guardi la serie.
  • La recitazione, i dialoghi sono volutamente teatrali ed esagerati: non tutti potrebbero apprezzare.