Lost - Stagione 6, episodio 12: Everybody Loves Hugo

La solita simpatia dell'Hurley di Jorge Garcia non basta a dare una spinta in più ad un nuovo episodio in linea con il ritmo blando della stagione finale della serie.

Due conferme spiccano al termine della visione di Everybody Loves Hugo, dodicesimo episodio della stagione finale di Lost che porta la firma di Adam Horowitz ed Edward Kitsis: la prima è l'evidenza di una trama esile a fare da filo conduttore per la tanto attesa strada verso il finale della serie; la seconda riguarda la pessima gestione da parte degli autori dei personaggi secondari introdotti a partire dalla seconda stagione in avanti.
Ci saluta infatti anche Ilana, aggiudicandosi sicuramente il premio per la morte più stupida di Lost (e forse dell'intera storia della televisione), e piazzandosi almeno sul podio per quanto riguarda la classifica dei personaggi più inutili della serie, minando il primato indiscusso di Nicki e Paulo e pareggiando la prestazione del giapponese Dogen. L'isola ha infatti finito con lei, gli sceneggiatori anche, ma noi spettatori non abbiamo mai avuto modo di iniziare: qualcuno sa spiegare il ruolo della donna, mandata da Jacob in persona sull'isola?
Nel mondo delle serie TV è comprensibile che si cambi idea su un personaggio, che si accantoni qualcuno perchè non funziona o perchè le esigenze narrative sono cambiate (esemplare il figlio maggiore dei Cunningham scomparso da Happy Days), ma che capiti sistematicamente per ogni nuovo arrivo nella storia di Lost è indice di una carenza di pianificazione e di idee.

La dipartita di Ilana, fattasi esplodere da sola manipolando maldestramente l'esplosivo recuperato dalla Black Rock, è ricollegabile al tema di discussione della settimana sull'isola, ovvero la decisione se fare esplodere o meno l'aereo Ajira per impedire all'entità che ha preso le sembianze di Locke di fuggire. Ilana è ovviamente per il sì, perchè l'ha detto Richard, mentre Hurley spinge per il no, fidandosi dell'ammonizione ricevuta da una delle sue visioni: Michael, redivivo per l'occasione. E' tale la convinzione di Hugo da portarlo ad un gesto drastico, anticipando tutti alla nave e facendola saltare in aria con tutto l'esplosivo che conteneva.
Il personaggio interpretato da Jorge Garcia, come il titolo fa supporre, è quindi centrale in Everybody Loves Hugo, non solo per il sabotaggio del piano di Richard e compagni, ma per la sicurezza dimostrata anche successivamente, prendendo per mano il gruppo e, appoggiato da Jack, conducendolo all'accampamento di Locke ed i suoi fedeli per parlare faccia a faccia con lui, una situazione che viene lasciata in sospeso, ma che sembra centrale nella puntata della prossima settimana, The Last Recruit. Ci sarebbe da discutere sulla gestione dei ruoli, sulla facilità con cui Jack abbandona il suo status di leader per seguire Hurley o su come quest'ultimo sia ora così propenso ad assumere questo incarico e superare il suo timore del fumo nero, ma a questo punto della storia, e vista l'impostazione narrativa degli ultimi episodi, sarebbero riflessioni che lasciano il tempo che trovano.
Come consuetudine, c'è un collegamente tra quanto accade sull'isola e la storia dei flashsideways, con la realtà alternativa della settimana che ruota intorno ad Hurley ed offre lo spunto per dare una chiusura alla sua storia con Libby, abbandonata al termine della seconda stagione quando la donna è stata uccisa da Michael. Una breve apparizione anche per Cynthia Watros, nonostante i tanti dubbi dell'attrice prima di acconsentire al ritorno sulla scena di Lost, per permettere alla sua Libby di concretizzare il picnic programmato anni fa con Hurley. E' proprio lei ad avvicinarsi ad Hugo in uno dei ristoranti della sua catena, dopo averlo visto in una pubblicità in TV ed aver provato la forte sensazione di conoscerlo e provare qualcosa per lui, la stessa sensazione spiegataci una settimana fa da Charlie e Desmond. Una sensazione alla quale Hurley fatica a credere scoprendo che la ragazza è ricoverata in una clinica per malattie mentali, ma che decide di assecondare anche su consiglio di Desmond, intervenuto per suggerirgli di seguire il suo istinto, secondo il programma deciso la scorsa settimana.
Far tornare la Watros per un picnic in spiaggia a base di formaggio ci è sembrato un po' eccessivo, ma si può considerare come una delle voci da spuntare nella lista delle cose da fare prima della fine. Alla stessa categoria si ricollega la presenza di Harold Perrineau e del suo Michael, tornato per spiegarci i sussurri nella foresta: sono le voci di quelli come lui, intrappolati sull'isola per quello che hanno fatto. Il suo ritorno è anche l'occasione per le scuse tardive a Libby per quanto accaduto, un "mi dispiace" affidato ad Hurley per essere comunicato all'interessata.
Ultimo punto da discutere è quello riguardante Desmond, sia sull'isola che nella realtà alternativa collegato a Locke/fumo nero, per due eventi che possiamo considerare opposti: da una parte troviamo lo Scozzese, imprigionato da Sayid, fin troppo placido e bendisposto a farsi condurre nella foresta dall'entità, fino ad un pozzo che ci viene presentato come un punto di anomalia elettromagnetica, un luogo in cui gli uomini dell'antichità hanno scavato in cerca di risposte, un luogo in cui Locke/fumo nero fa precipitare Desmond; nella realtà dei FS si verifica l'opposto ed è Desmond a gettarsi, letterlamente, contro Locke, investendolo con l'auto dopo averlo atteso fuori la scuola in cui lavora.
Resta da scoprire quale sia il piano di Desmond, troppo sicuro di sè nell'accettare il suo destino e farsi spingere nel pozzo da Locke, o la natura della figura di bambino che continua ad apparire nella foresta, ed in che modo le storie dei FS verranno intrecciate tra loro e si risolveranno, in attesa del finale della serie distante poco più di un mese.

Movieplayer.it

2.0/5