Lost - Stagione 5, episodio 9: Namaste

Sawyer protagonista di un episodio di buon livello che conferma la strada iniziata dal precedente e che ha riunito parte del gruppo di personaggi originale della serie.

Nell'attuale stagione di Lost gli episodi più riusciti sono quelli più lineari e semplici, il cui rovescio della medaglia è però di non portare molto avanti la trama di base. Namaste, nono episodio della quinsta stagione che riporta in onda la serie dopo la pausa di una settimana, è uno di questi e pur nella sua linearità segue due linee temporali diverse: il gruppo formato da parte dei naufraghi storici della serie ed appena riunito nel 1977 e gli altri superstiti del volo 316, sull'Isola nel 2008. L'episodio porta la firma di due sceneggiatori da poco al servizio di Damon Lindelof e Carlton Cuse da poco tempo, Paul Zbyszewski, con due episodi all'attivo quest'anno, e Brian K. Vaughan, con otto episodi scritti tra la stagione scorsa e l'attuale, quindi entrambi giovani per la serie, ma si avvale della regia di Jack Bender che di episodi di Lost ne ha diretti ben ventotto.

La prima delle due storyline, quella del '77, riprende laddove l'avevamo lasciata con l'incontro tra Sawyer ed i nuovi arrivati. Il tempo di scambiarsi i convenevoli di rito, con Sawyer informato della morte di Locke e gli altri scioccati dal sapere di essere negli anni '70, e Jin si allontana in tutta fretta una volta venuto a sapere che sull'aereo che li ha portati lì era presente anche la moglie Sun. Se c'è un posto per scoprire se un aereo è atterrato, o precipitato, sull'Isola, questo posto è la stazione che conosciamo come Fiamma, dove Jin trova Radzinsky alle prese con un modello di un'altra stazione a noi nota: il Cigno. Jin è sovraeccitato e fuori controllo, ma Radinsky cerca di rassicurarlo inutilmente sul fatto che nessun aereo è arrivato sull'Isola e d'altra parte lui non starebbe tranquillo a costruire un modello se questo fosse avvenuto. Ma proprio mentre Jin sta per convincersi, anche grazie ai controlli incrociati con le altre stazioni, un allarme attira la loro attenzione: è stato percepito del movimento nella griglia 325 e l'intruso si rivela per essere Sayid.
Un altro problema da risolvere per Sawyer che intanto ha aggiornato gli altri sulla situazione e sul suo piano: deve fare in modo di farli entrare nella Dharma Initiative prima che siano trovati da qualcun altro e rivelino qualcosa che possa rovinare tutto quello che hanno costruito in quei tre anni in termini di integrazione nel gruppo, ma per farlo ha bisogno dell'aiuto di Juliet, che non sembra aver accolto la notizia del loro arrivo nel migliore dei modi, e Miles.

C'è un sommergibile in arrivo con nuove reclute, così Juliet si procura la lista dei nuovi arrivi in modo da integrarla con i nomi dei loro amici, una lista in possesso di Amy che normalmente si occupa di questo, ma ora Amy non può perchè si sta occupando del figlio neonato, il cui nome, scopriamo con un sorriso, è Ethan. Un altro dettaglio che rende più compatta la serie, richiamando quanto già conosciamo dalle stagioni precedenti e ci dà la sensazione di una storia che inizia a prendere forma nonostante i numerosi problemi che quest'ultima stagione sta evidenziando. Che avrà provato Juliet nel capire che si trovava di fronte ad uno dei suoi reclutatori? Ci piacerebbe che le reazioni dei protagonisti a queste scoperte siano descritte meglio, per rendere più autentici sia loro che la storia.
Con Juliet e Miles al lavoro per favorire l'arrivo dei tre amici nel gruppo, Sawyer deve solo convincerli ad affidarsi a loro, ma mentre Kate ed Hurley accettano subito, Jack lo fa a malincuore e non prima di aver saputo che il successivo arrivo di reclute non è previsto prima di sei mesi. E' Hurley a sollevare un punto dolente: gli attuali abitanti del villaggio Dharma sarebbero nel giro di poco tempo vittime della Purga organizzata da Ben e compagni, perchè Sawyer non li ha avvertiti del pericolo? Da una parte il buon James, ora noto come LaFleur, non saprebbe spiegare loro perchè è a conoscenza di ciò, dall'altro ha deciso di seguire le idee di Faraday riguardo cosa è bene cambiare e cosa no. Ecco, Faraday, che fine ha fatto? Per ora dobbiamo accontentarci di un laconico "non è più in giro", sperando di avere presto altre informazioni su di lui e sulla sua storyline: non dimentichiamoci che l'abbiamo visto a contatto col dottor Candle ad inizio stagione.
Il benvenuto e la selezione delle nuove reclute non crea particolari problemi ai tre nuovi arrivati, ma non senza un pizzico di sarcasmo da parte dei compagni già più anziani nelle fila della Dharma: Kate non figura inizialmente nelle liste e sta per essere scoperta quando viene tratta in salvo da Juliet che è in possesso di una lista aggiornata che contiene anche il suo nome, dandole una prova di forza per farle capire come stanno le cose; Jack invece viene accolto da Pierre Chang che gli comunica il suo incarico al villaggio: operaio! Una piccola rivincita da parte di Sawyer.
Tutto bene quel che finisce bene ed i nostri vengono immortalati nella foto di benvenuto della nuova classe del 1977.

Intanto Sawyer sta risolvendo il problema Sayid: per potergli salvare la vita gli fa capire che è conveniente che ammetta il suo essere uno degli Ostili, che grazie agli accordi della Tregua non può così essere giustiziato. La contropartita è che per il momento deve restare prigioniero, ma Sawyer non intende abbandonarlo ed intende riflettere bene sul da farsi. Ogni cosa a suo tempo. Ma questa non è la filosofia di Jack che quella sera stessa si rece dall'amico per capire le sue intenzioni e ricomincia a mettere in mostra la sua innata tendenza al controllo, biasimando la tranquillità con cui Sawyer sta leggendo un buon libro in vestaglia. E' il momento di un confronto che l'uomo ora noto come LaFleur aspettava da tempo: quando c'è un problema da risolvere, lui preferisce rallentare e pensare. E' così che ha assicurato la loro sopravvivenza ed integrazione nel gruppo, è così che ha permesso a loro di essere accolti al villaggio ed è così che ha momentaneamente salvato la vita di Sayid. A cosa hanno condotto i metodi di Jack? Per il momento, quindi, si fa a modo suo ed a Jack non resta che salutarlo con la coda tra le gambe.
Prima di chiudere la storyline del '77, Namaste ci regala un ultimo piccolo sussulto: Sayid riceve il pranzo da un ragazzino che si presenta come Ben. Ragazzo delle consegne della Dharma? Beh, ne ha fatta di strada, non tutto è perduto anche per il povero operaio Jack!

Più semplice, ma non meno interessante, la parte di storia ambientata trentuno anni dopo.
Siamo di nuovo sul volo 316, in particolare nella cabina di comando dove il co-pilota informa Lapidus di aver notato Hurley sul volo. L'uomo è colpito dal coraggio del nostro ispano-americano preferito, tornato a volare proprio su quella tratta dopo quello che gli è successo. Lapidus, che non è stupido, fa due più due e capisce che la presenza degli Oceanic 6 a bordo ha un significato, ma non fa in tempo a dar voce ai suoi pensieri che l'aereo inizia a vibrare pericolosamente e tutti gli sforzi dei due piloti riescono ad evitare le vette più alte dell'isola e condurre il velivolo sulla pista su cui già sappiamo che l'aereo è precipitato. Purtroppo per il co-pilota, un ramo lo trafigge uccidendolo sul colpo nel corso della frenata.
Con i superstiti raccolti in spiaggia, Lapidus nota che tutti i volti a lui noti sono spariti, tranne Sun e Ben. E Ben è il primo ad allontanarsi dal gruppo, deciso a raggiungere al più presto la sua isola, seguito a breve distanza dalla stessa Sun e poi da Lapidus: i tre si conoscono troppo bene per non sapere che se uno di loro fa qualcosa di strano su quell'isola ha un significato.
I tre si ritrovano in spiaggia, con Sun apparentemente convinta a seguire Ben con l'intenzione di trovare il marito Jin, con Lapidus convinto che non è sicuro fidarsi dell'uomo che lui e tanti altri erano stati mandati ad uccidere. Ma Sun non è ingenua come sembra, ed una volta recuperate le scialuppe che Ben aveva intenzione di usare per raggiungere l'altra isola, lo colpisce alle spalle facendogli perdere conoscenza. E così sappiamo anche come Ben è finito nella stazione Hydra dove Locke l'ha trovato in The Life and Death of Jeremy Bentham.
Con la barca recuperata, Sun e Lapidus si recano nel porto che Ben aveva indicato loro sull'altra isola e raggiungono il villaggio degli Other, ormai abbandonato e semidistrutto, se non per una luce che si accende in una delle abitazioni.
Una sagoma si affaccia sulla porta e si rivela per essere Christian Shephard che spiega a Sun di sapere dove si trova Jin. Condotti i due in casa, mostra loro una serie di foto incorniciate sul muro, tra qui quella con la classe del 1977 che abbiamo visto immortalare poco prima nel corso dell'episodio.