Lost: il ruolo essenziale delle musiche di Michael Giacchino

Utilizzando strumenti classici ma in modo moderno e coinvolgente, Michael Giacchino ha saputo creare il perfetto accompagnamento musicale alle sei stagioni di Lost, suscitando tensione e dando ritmo, ma soprattutto emozionando e sfiorando l'anima degli spettatori.

Uno degli elementi che hanno contribuito a rendere Lost una delle migliori serie televisive degli ultimi anni è, senza ombra di dubbio, la sua colonna sonora.

Le musiche composte da Michael Giacchino hanno infatti sempre trovato il modo di enfatizzare e sottolineare gli eventi e le diverse atmosfere che hanno contraddistinto gli episodi, spaziando da melodie essenziali, ma in grado di emozionare, a composizioni più elaborate e dalle sonorità meno classiche per creare la giusta tensione, senza tralasciare nemmeno le diverse caratteristiche necessarie a valorizzare i momenti più leggeri e spensierati.
Le puntate, inoltre, sono state arricchite nel corso degli anni da una selezione di canzoni scelte con cura e attenzione, seguendo le tematiche centrali della trama e adattandosi ai sentimenti dei protagonisti o, al contrario, dando vita a interessanti contrasti perfetti per introdurre nuovi spunti narrativi.

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Scelte precise fin dal pilot

Matthew Fox nel Pilot del telefilm Lost
Matthew Fox nel Pilot del telefilm Lost

Fin dai primi secondi del pilot della serie, Giacchino ha saputo creare un'atmosfera perfetta: il susseguirsi di brevi accordi e suoni che accompagnano il risveglio di Jack sull'isola sono infatti riusciti a mettere in tensione gli spettatori rendendo chiaro come si fosse di fronta a qualcosa di molto drammatico, la cui rivelazione è stata accompagnata da un crescendo musicale. Il compositore ha contribuito a rendere memorabili tutto le scene chiave dello show avvicinandosi al suo compito nel modo migliore: senza mai esagerare e preferendo molto spesso la semplicità per ottenere il risultato sperato. Poche note e accordi sono infatti alla base dei temi più amati e utilizzati nel corso delle sei stagioni che sono stati progressivamente ampliati e arrangiati in modo diverso nel corso degli anni, mantenendo però dall'inizio alla fine una personalità ben definita e caratterizzando in modo comprensibile e unico le composizioni legate ai diversi personaggi e alle ambientazioni. Basta provare a guardare il pilot e l'epilogo di Lost per notare come non si sia mai abbandonato lo stile ideato per lo show. Le sequenze d'azione, che siano l'arrampicata del gruppo di sopravvissuti mentre va alla ricerca di un luogo dove provare a usare la radio o lo scontro finale tra Jack e MIB-Locke, hanno potuto contare sullo stesso approccio ma, in base alla complessità della sequenza, venivano utilizzati i membri dell'orchestra in modo più o meno completo con brani ritmati e incalzanti. Completamente diverse, invece, le partiture delle composizioni destinate alle scene più emozionanti: il pianoforte e gli archi hanno suscitato gioia e commozione, accompagnando attimi iconici della serie come la morte di Charlie o la straziante conversazione telefonica tra Desmond e Penny, fino alla meravigliosa suite Moving On che accompagna il finale di Lost aumentandone l'impatto emotivo con il suono cristallino e arioso del pianoforte e degli archi.

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Sintesi ed evoluzione nella sesta stagione

E' infatti la colonna sonora della sesta stagione a rappresentare il modo migliore per apprezzare il lavoro compiuto da Giacchino: nei due dischi si ritrovano i ritmi sostenuti e l'enfasi delle svolte a sorpresa e delle scene d'azione (A Sunken Feeling, Sundown, Recon) ma anche la delicatezza e la sensibilità (Karma Has No Price, A Memorable Kiss) fino a momenti drammatici (Catch a Falling Star). I temi dei personaggi, come quelli di Locke (Locke at It This Way) e di Jacob (Jacob's Advocate), vengono invece resi più essenziali o al contrario complessi, per adattarsi a quanto mostrato sullo schermo. Il passato e il presente si intersecano così in modo affascinante, dando vita a brani come LAX che riprende la classica Live Together, Die Alone con un nuovo arrangiamento ancora più toccante, adattandosi magnificamente alla volontà degli autori di guidare i protagonisti verso il momento catartico degli ultimi minuti dello show, in cui la musica ha un ruolo essenziale nel dire addio all'isola e al gruppo di sopravvissuti del volo Oceanic 815.

Le canzoni

Matthew Fox e Dominic Monaghan nell'episodio 'Inseguimento' di Lost
Matthew Fox e Dominic Monaghan nell'episodio 'Inseguimento' di Lost

Parlando delle musiche di Lost, però, non si può non ricordare l'ottima selezione di canzoni scelte per alcuni dei momenti chiave dello show e le composizioni originali legate al personaggio di Charlie, in passato famoso grazie alla band Driveshaft che, in stile Oasis (persino citati facendo cantare Wonderwall al personaggio interpretato da Dominic Monaghan), lo vedeva esibirsi insieme al fratello prima che il loro rapporto andasse in frantumi anche a causa della droga. You All Everybody, la loro hit, ha potuto godere di grande popolarità tra i fan di Lost ed è praticamente impossibile non pensare al tragicomico spot in cui il gruppo recitava in un video promozionale in versione neonati. Are You Sure? di Willie Nelson, Delicate di Damien Rice ascoltata in spiaggia da Hurley con il suo lettore cd, I Got You di James Brown, l'indimenticabile Redemption Song di Bob Marley, le ricorrenti Make Your Own Kind of Music (Mama Cass Elliot) e Catch a Falling Star, Easy Money di Billy Joel, Downtown di Petula Clark che introduce la comunità in cui vivono Ben e Juliet, Daydream Believer (The Monkees), e ancora arie tratte da opere di Giacomo Puccini, Giuseppe Verdi e Bizet, o composizioni di Chopin, Mozart o Rachmaninoff... Come ogni altro elemento inserito nelle puntate anche i tanti brani musicali sono stati scelti con attenzione e hanno arricchito la visione di Lost regalando un'esperienza ricca di livelli narrativi diversi.

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