Sarà il mio tipo? La brillante favola francese di Lucas Belvaux

Clément è un filosofo parigino, intellettuale e Don Giovanni; Jennifer è una parrucchiera madre single con la passione del karaoke. I due s'incontrano ed è (quasi) subito amore: inizia così la commedia romantica Sarà il mio tipo? favola da grande schermo sul coraggio d'amare.

C'era un tempo in cui i principi s'innamoravano delle plebee e da lì nascevano meravigliose favole d'amore dove i sentimenti superavano le futili differenze sociali. Ora, che i principi sono una rarità, le cose sono cambiate ma, nonostante questo, il cineasta francese Lucas Belvaux è riuscito a portare sul grande schermo una commedia romantica contemporanea e piacevolissima il cui soggetto, semplice e a prima vista banale, è reso coinvolgente dall'interpretazione dei due attori protagonisti Loïc Corbery e Émilie Dequenne.

Sarà il mio tipo? e altri discorsi sull'amore: Emilie Dequenne e Loïc Corbery in una scena del film
Sarà il mio tipo? e altri discorsi sull'amore: Emilie Dequenne e Loïc Corbery in una scena del film

L'intellettuale e la popolana

Clément è un intellettuale parigino, borghese e Don Giovanni al quale viene proposto di andare a insegnare per un anno nella piccola Arrais, al nord della Francia. Lì il professore di città incontra Jennifer, una chiassosa parrucchiera con l'hobby del karaoke e un figlio a carico. Nonostante le notevoli differenze tra i due Clément ha tempo da perdere e corteggia spudoratamente la sua eccentrica vittima finendosene per innamorare, nonostante mille dubbi lo pervadano.
Sarà il mio tipo? e altri discorsi sull'amore non è altro che il racconto di un tira e molla tra due persone estremamente diverse, oggettivamente incompatibili che vive delle espressioni, delle azioni e delle situazioni d'imbarazzo (mai ovvie) dei due comprimari.

L'importante è come si racconta

Sarà il mio tipo? e altri discorsi sull'amore: Emilie Dequenne e Loïc Corbery in un momento romantico del film
Sarà il mio tipo? e altri discorsi sull'amore: Emilie Dequenne e Loïc Corbery in un momento romantico del film

Quella che sembra una storia banale, una commediola più adatta all'homevideo che a un passaggio sul grande schermo in realtà è un film brillante e divertentissimo. Il filosofo snob, molto somigliante nella fisicità e negli atteggiamenti al personaggio di Emmanuel Carrère, e la popolana popolare (e anche alquanto pupulista) sono i protagonisti di un lavoro scritto con minuzia e precisione che vive di particolari, di dialoghi, di paure e del coraggio - nonostante tutto - di amare. L'uomo che dopo aver fatto l'amore legge Proust e la donna che si nutre di romanzi rosa shocking, esattamente del colore della sua personalità, sono resi alla perfezione da Loic Corbery e Emilie Dequenne che donano al film espressività e spessore tanto che poco importa che la sceneggiatura sia pressoché inesistente e la regia poco interessante. Sarà il mio tipo? vive solo e unicamente di due persone, come ogni amore che si rispetti.

Movieplayer.it

3.0/5