Calcolo infinitesimale: viaggio nel nonsense sulle note di Paolo Fresu

Stefania Rocca e Luca Lionello mettono in scena la follia dell'insensatezza in un esperimento cinematografico che rischia di non essere compreso fino in fondo.

"Essere sinceri è una virtù, mentire è un'arte". Ed è quello che Calcolo infinitesimale farà con lo spettatore per un'ora e mezza senza mai dargli tregua capovolgendo le situazioni più tradizionali, ribaltandone il senso e affermando tutto e il contrario di tutto.

Calcolo infinitesimale: una scena del film
Calcolo infinitesimale: una scena del film

La frase che campeggia in apertura di film e sulle locandine promozionali è una precisa dichiarazione d'intenti: il suo compito è avvertire il pubblico ed eventualmente salvarlo dal prendersi troppo sul serio, perché nulla è come sembra nell'esperimento cinematografico di Enzo Papetti e Roberto Minini-Meròt. Un film 'povero' come lo definisce lo stesso Papetti, un budget di 150 mila euro e tre settimane di riprese a Stromboli sulla base di una sceneggiatura scritta sei anni prima partendo dall'idea di mettere in scena l'incontro di un uomo e una donna "che si raccontano un sacco di palle".

Nulla è come appare

Calcolo infinitesimale: Stefania Rocca e Luca Lionello in un momento del film
Calcolo infinitesimale: Stefania Rocca e Luca Lionello in un momento del film

"Volevo proporre qualcosa che uscisse fuori dagli schemi abituali, ma non mi interessava fare un film concettuale. - racconta - Forse ci saremo spinti molto oltre e quindi non so fin dove abbiamo fatto bene". Se lo chiederà lo stesso spettatore sprovvisto delle indicazioni necessarie - eccetto la sopracitata frase di apertura - a fruire di questa sperimentazione di cui andrà certamente apprezzato il coraggio e l'assenza di spocchia, ma non certo la messa in opera.

Calcolo infinitesimale: Stefania Rocca e Luca Lionello in una scena del film
Calcolo infinitesimale: Stefania Rocca e Luca Lionello in una scena del film

Il pretesto per questo viaggio nell'insensatezza è l'incontro stravagante e bizzarro tra uno scrittore di mezza età, Roberto Pistis (Luca Lionello), che dopo il suo romanzo d'esordio "Calcolo infinitesimale" (che dà il titolo al film) vive a Stromboli isolato dal resto del mondo, e la giornalista Valeria Hostis (Stefania Rocca) che, decisa a mettersi sulle sue tracce, piomberà nel suo eremo per strappargli l'intervista del secolo. Tra i due si instaura un gioco delle parti che manderà avanti la storia tra schermaglie, inganni, rivelazioni, in un alternarsi di registri che spaziano dallo slapstick comico alle incursioni fumettistiche, fino al melodramma in bianco e nero, in una girandola di identità multiple, pesci volanti e l'incombere del vulcano alle spalle. ll terreno è quello del nonsense, dell'affabulazione, del 'non dire nulla', del capovolgimento di fatti reali o anche solo immaginati sulle note delle musiche composte da Paolo Fresu per il film, ma il rischio concreto è che questo gioco di rimbalzi continui tra realtà e menzogna non venga accettato dall'occhio di chi guarda. È lo stesso regista ad ammetterlo e ad esserne pienamente consapevole: "Era la nostra sfida: o la si accetta e si entra nel film oppure si rischia di non essere compresi".

La follia del nonsense

E forse è quello che succederà a molti, almeno ad una prima acerba visione, perché Calcolo infinitesimale richiede al pubblico un atto di fiducia forse eccessivo rispetto agli strumenti che il film è capace di offrire per poter apprezzare fino in fondo il tentativo di svuotare la realtà filmica di ogni significato ingombrante. "È come se avessimo fatto un negativo della realtà che mettiamo in scena. Chiediamo di essere recepiti per ciò che non siamo. C'è della follia in tutto questo, ma non vogliamo indagarla", insiste Papetti.

Calcolo infinitesimale: Stefania Rocca e (sullo sfondo) Luca Lionello in una scena del film
Calcolo infinitesimale: Stefania Rocca e (sullo sfondo) Luca Lionello in una scena del film
Ma l'atto di fiducia più grande l'hanno compiuto i due attori protagonisti accettando di mettersi in gioco: Stefania Rocca e Luca Lionello riescono a mettere in scena l'insensatezza in maniera credibile e con una leggerezza tale da regalare al film una dimensione comico-brillante altrimenti inesistente.
Potrebbe sembrare un vezzo o un capriccio d'autore, in realtà Calcolo infinitesimale è un gioco, uno scherzo e abbandonarsi al nonsense è l'unica chiave di lettura possibile per salvare una visione diversamente compromessa.

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2.5/5