La mia vita con gli Amish: intervista a Charlotte Allison

Insieme ad altri giovani della sua età, Charlotte ha partecipato al docu-reality in onda su Nat Geo Adventure il 13 gennaio. Ecco cosa ci ha raccontato della sua esperienza.

Prendete alcuni adolescenti inglesi, togliete loro cellulare, Facebook, tablet, lettore Mp3 e abiti firmati. Mandateli negli Stati Uniti a vivere con una famiglia Amish: avrete uno scontro di civiltà, o quasi. La mia vita con gli Amish, in onda su Nat Geo Adventure (canale 410 di Sky) ogni domenica alle 21:00 a partire dal 13 gennaio, racconta in sei episodi l'incontro-scontro tra due stili di vita completamente diversi. Charlotte, George, Hannah, James, Jordan e Siana hanno vissuto un'esperienza che li ha cambiati profondamente. Hanno lasciato le comodità ai quali la gran parte dei giovani d'oggi è abituato, per entrare a far parte di una comunità Amish a Middlefield (Ohio) e vivere secondo le sue regole: niente trucco, tacchi a spillo o fast food, ma lavoro manuale nelle campagne, partecipazione alle cerimonie religiose, astinenza sessuale. Dal taglio degli alberi al bucato lavato a mano, dall'aratura della terra alla preparazione dei pasti per famiglie numerose, i sei ragazzi sono stati protagonisti di un vero e proprio viaggio nel tempo lungo sei settimane.

Noi di Movieplayer.it abbiamo intervistato una delle ragazza che ha preso parte a questa esperienza, Charlotte Allison, che ci ha raccontato qualcosa su sè stessa, oltre che sul programma al quale ha preso parte insieme ad altri coetanei. Prima di partire per Middlefield, Charlotte era una ragazza a cui piacevano i vestiti e fare shopping e che non usciva mai senza essersi truccata. In casa non ha mai dato una mano con le faccende domestiche, semplicemente perchè sua madre non ha mai preteso un aiuto, anche per le cose più semplici. La partecipazione al programma, a suo dire, ha dato una svolta alla sua vita.

Perchè hai accettato questa sfida, quella di vivere in una comunità Amish?
Avevo saputo del programma tramite il mio college, e avevo fatto richiesta di partecipare, convinta che non mi avrebbero mai scelta per questa opportunità straordinaria. Amo intraprendere nuove sfide e conoscere nuove culture, incontrare nuove persone, e quindi pensavo che questa sarebbe stata un'occasione per aprire gli occhi su una realtà che non avevo mai vissuto e di cui difficilmente avrei fatto parte. Il mondo cambia continuamente per tutti, e sapevo che vivere con gli Amish sarebbe stato un po' come fare un salto nel passato, e questo mi interessava - anche perchè sono appassionata di film in costume, e sarebbe stato un po' come prendere parte ad uno di questi.
Inoltre, sentivo che attorno a me tutti erano impegnati a soddisfare le aspettative altrui, piuttosto che ad essere sè stessi, e personalmente stavo precipitando nel vortice di volere tutto e subito e senza accontentarmi mai.

Prima di partecipare a questa esperienza credevi in Dio? Eri una ragazza religiosa?
Non direi che ero una ragazza religiosa, prima di trasferirmi nella comunità Amish. Quelle poche volte che andavo in Chiesa era per cantare al concerto di Natale, o per servire la messa (quando ero più piccola) giusto perchè alla fine mi davano un'arancia o dei dolci. In quelle rare occasioni che andavo in Chiesa, ero sempre incuriosita dalla Cristianità e del modo in cui dia forma alle vite delle persone, dagli insegnamenti impartiti ai fedeli, dal concetto di fede. Non posso dire che 'credevo in Dio', prima di intraprendere la mia avventura, ma ho sempre avuto il desiderio e la curiosità di saperne di più. Indubbiamente il periodo trascorso con gli Amish ha soddisfatto questa esigenza e colmato diverse lacune su questo tema.

Hai detto che incontrare gli Amish ha cambiato alcune cose nella tua vita, ad esempio ora ti senti più sicura di te stessa e non senti di doverti adeguare a certi modelli imposti dalla nostra società, per essere accettata. Questa è una bella cosa, ma vorrei sapere se tu hai contribuito a cambiare qualcosa nelle vite degli Amish che hai conosciuto.
Appena abbiamo messo piede nelle loro case, le famiglie Amish erano un po' sorprese dai nostri piercing sul viso, e dai nostri shorts, che scoprivano le gambe. Col tempo, hanno dimostrato più apertura nel confrontarsi con noi sul modo in cui viviamo le nostre vite. Devo dire che si sono dimostrati comprensivi nei confronti delle esigenze di ognuno di noi, e dei nostri problemi - che sono quelli di normali teenager inglesi - nonostante il nostro background culturale fosse diverso dal loro.

Senti la mancanza di qualcuna delle persone che hai conosciuto?
Sì, ho fatto grandi amicizie, che avrò sempre nel cuore, e che cercherò di mantenere, nonostante la distanza che ci separa.

Dopo questa esperienza, come è stato tornare alle tue vecchie abitudini? Le persone che ti conoscono - amici, familiari, ecc. - hanno notato qualcosa di diverso in te, oppure no? Cosa ti hanno detto?
Sì, inizialmente andavo a letto presto e mi svegliavo presto, come facevo nella comunità Amish, per affrontare la giornata sin dalle prime ore del mattino. Poi quest'abitudine si è persa, perchè con le pressioni della nostra società, era impossibile continuare così. E poi i miei genitori e i miei amici hanno notato che il mio look da giorno è molto più sobrio. E devo dire che a me va benissimo così, anche se è anche merito del mio fidanzato, che non fa altro che dirmi che sto molto meglio senza tutto quel make-up che portavo prima.

Hai imparato cose nuove, che prima non conoscevi? Magari a cucinare, o essere più organizzata...
Ho imparato un sacco di cose, in modo particolare a fare le conserve e le faccende domestiche, ma la cosa più importante è stata imparare ad amare queste incombenze, attraverso la gratitudine che ti dimostrano i tuoi cari quando te ne occupi. Quando ero tra gli Amish, i compiti erano organizzati quotidianamente per noi, e questo rendeva tutto più facile. Qui invece sono troppo occupata, e non riesco ad organizzarmi come vorrei, perchè a volte le cose da fare si sovrappongono senza preavviso.

Se tu dovessi associare un colore, un suono, un odore e un sapore alla tua vita Amish, quali sarebbero?
Il verde più brillante che si possa immaginare, quello dei vasti campi coltivati, enfatizzato dal profumo di ciò che gli Amish producono, prodotti di altissima qualità. Il sapore è sicuramente quello delle innumerevoli pannocchie che vengono servite alle tavolate familiari. Il suono che associo più facilmente invece, è quello degli zoccoli dei cavalli che trasportavano le carrozze, mettendoci anche del tempo per arrivare a destinazione.

Come ti vedi, tra dieci anni?
Onestamente non saprei dirlo. Mi piacerebbe diventare una cantante, ma non saprei come raggiungere questo obiettivo.