La colonna sonora di 'Lei'

Analizziamo il contributo della colonna sonora composta da Will Butler, membro dell'acclamata band Arcade Fire, insieme al canadese Owen Pallett, alle suggestioni del bellissimo film di Spike Jonze.

Il visionario regista Spike Jonze ha ambientato Lei, film con protagonista il camaleontico Joaquin Phoenix, nella città di Los Angeles, in un futuro non troppo lontano.
E' infatti in un contesto ricco di sfumature che nasce e si sviluppa la storia d'amore tra Theodore e il suo sistema operativo di ultima generazione chiamato Samantha. Uno degli elementi che contribuisce maggiormente a rendere credibile sul grande schermo questo romanticismo dalle caratteristiche uniche è, senza alcun dubbio, la colonna sonora composta da Will Butler, membro dell'acclamata band Arcade Fire, insieme al canadese Owen Pallett e la particolare selezione di canzoni effettuata per il film.

Nelle creazioni firmate dagli Arcade Fire, sonorità classiche, dall'atmosfera romantica ed essenziale, vengono alternate con suoni più elettronici, trovando un equilibrio pressoché perfetto tra passato e presente e dando vita a un sound moderno che viene ben riassunto da Sleepwalker, primo brano presente nella colonna sonora strumentale che evoca entrambe le dimensioni temporali.
Dopo la futuristica Milk & Honey, Loneliness #3 (Night Talking) colpisce per la capacità di sottolineare con delicatezza la solitudine del protagonista.
I musicisti dimostrano di essere riusciti anche a immergersi totalmente nell'emotività del personaggio interpretato da Phoenix e nella bellezza visiva di alcune sequenze, come quella ambientata in spiaggia, grazie al ritorno a una musica senza tempo delineata rendendo protagonisti archi e pianoforte in Divorce Papers o nell'emozionante Some Other Places, la cui parte finale reintroduce le necessarie sfumature contemporanee finalizzate a mantenere la musica ben ancorata alla trama del film.
L'influenza reciproca esistente tra Her e Reflektor è inoltre evidente in Morning Talk/Supersymmetry, brano in parte presente anche nell'album più recente del gruppo di Montreal, ma in una versione alternativa che si discosta dall'insieme organico creato per il film di Jonze.

Song On The Beach enfatizza poi il momento di riflessione di Theodore mentre si ferma a osservare l'orizzonte e il risultato è una struttura musicale semplice ma efficace. L'introduzione al pianoforte rende invece struggente il crescendo musicale di Owl e Photograph, che passa da un'incalzante gioia a una velata tristezza.
Ben più adatta al personaggio virtuale di Samantha la versione di Milk & Honey realizzata da Alan Watts & 641, con il suo suono quasi ipnotico che evoca la realtà virtuale in cui il sistema operativo è nato, sviluppa la propria emotività, ricerca una propria identità e realizza il desiderio di apprendere nuove informazioni e capire la società umana.
We're All Leaving ha saputo catturare musicalmente il senso di disorientamento di Theodore nella parte finale del film, in cui la storia d'amore compie una svolta inaspettata, e Dimensions, brano che chiude la tracklist della colonna sonora strumentale, accompagna senza mai risultare invadente un finale dolce-amaro in cui c'è però spazio per la speranza di una maggiore consapevolezza e maturità personale, aspetti tradotti in musica dall'interazione di più strumenti che si sovrappongono e arricchiscono a vicenda.
Eclettica e originale anche la selezione di canzoni inserite nel lungometraggio, che comprende anche il brano originale (nominato all'Oscar) The Moon Song, scritto dalla cantante di origine sudcoreana Karen O (già autrice della colonna sonora di Nel paese delle creature selvagge) insieme a Spike Jonze, interpretato in Lei da Joaquin Phoenix e Scarlett Johansson in una versione più ironica rispetto all'originale.
Il buon mix di generi diversi permette di passare dal romanticismo indie rappresentato da Off You delle Breeders e I'm So Glad di Entrance all'elettronica di Racing Turtles di Barrie Gledden, Tim Reilly e Jason Pedder o 8 Bit Disco di Philip Guyler, fino ai suoni retro degli anni Cinquanta di Need Your Love so Bad di Little Willie John e di Sure of Love di dei Chantels. Non mancano nemmeno una commistione di sonorità evocative di culture e luoghi grazie a Cleopatra in New York (Zim Zam Mix) di Nickodemus, e il rock contemporaneo degli Arcade Fire.
La colonna sonora di Lei riesce a integrarsi alla perfezione con la storia multidimensionale firmata da Spike Jonze valorizzandone l'originalità e riuscendo allo stesso tempo a rimanere in secondo piano sul grande schermo, pur diventando assoluta protagonista al semplice ascolto, grazie a una struttura coerente in grado di compiere un percorso musicale ben strutturato dall'inizio alla fine.

Lo score firmato da Will Butler e Owen Pallett:
Sleepwalker Milk & Honey Loneliness #3 (Night Talking) Divorce Papers Morning Talk/Supersymmetry Some Other Place Song On The Beach Loneliness #4 (Other People's Letters) Owl Photograph Milk & Honey (Alan Watts & 641)
We're All Leaving

Dimensions

I brani aggiuntivi:
Off You - The Breeders
When You Know You're Gonna Die - Arcade Fire
Cleopatra in New York (Zim Zam Mix) - Nickodemus
Alien Child - Will Collins
Magnesium - N.A.S.A.
I'm So Glad - Entrance
The Moon Song - Scarlett Johansson and Joaquin Phoenix
Racing Turtles - Barrie Gledden, Tim Reilly and Jason Pedder
8 Bit Disco No. 3 - Philip Guyler
Need Your Love So Bad - Little Willie John
Sure of Love - The Chantels
The Moon Song - Karen O