Kate Winslet e il cast di Mildred Pierce a Venezia

Presentata Fuori Concorso alla 68ma Mostra del Cinema di Venezia la miniserie drammatica della HBO diretta da Todd Haynes e interpretata da Kate Winslet, Guy Pearce ed Evan Rachel Wood.

La presenza del premio Oscar Kate Winslet a Venezia 2011 passa anche per la tv. Dopo aver estasiato pubblico e critica nella giornata di ieri nella 'carneficina' di Polanski e attesa domani nel Contagion di Soderbergh, la splendida attrice britannica di Titanic ha presentato oggi insieme al regista Todd Haynes, in concorso a Venezia nel 2002 con Lontano dal Paradiso e vincitore del Gran Premio della Giuria nel 2007 con il biopic su Bob Dylan Io non sono qui, quest'anno è uno dei giurati che impreziosiscono il parterre de roi di Aronofsky.
La miniserie di altissimo valore artistico e drammaturgico si avvale di una qualità visiva degna delle migliori produzioni cinematografiche di Hollywood (vanta ben 21 nomination agli Emmy 2011) è prodotta dalla stessa HBO che ha sfornato serie cult come Sex and the City, True Blood e Six Feet Under, arriverà in Italia grazie a Sky Cinema il prossimo ottobre.

La Mildred Pierce di Kate Winslet arriva a quasi settant'anni di distanza dalla prima trasposizione cinematografica del romanzo scritto nel 1941 da James M. Cain (Il postino suona sempre due volte) ambientato a Los Angeles durante la Grande Depressione. Era il lontano 1945 infatti, quando diretta da Michael Curtiz, un'indimenticabile Joan Crawford entrava per la prima volta nel personaggio di Mildred Pierce facendolo suo e trasformandosi in una donna di umili origini, ma dotata di grande coraggio e indipendenza. Dopo il divorzio cercherà di mantere lei e le sue due figlie lavorando sodo in un ristorante fino a realizzare il sogno di aprirne uno tutto suo. Presenti all'incontro con la stampa anche il direttore della fotografia Edward Lachman e i due co-protagonisti Guy Pearce ed Evan Rachel Wood, nei panni di Veda, figlia arrogante e narcisista della donna, assente invece Melissa Leo, l'attrice che interpreta l'amica di Mildred, Lucy Gessler, fresca di statuetta come Migliore interprete non protagonista per The Fighter.

Signor Haynes, ci spiega perchè ha deciso di lasciare da parte il film originale per tornare ad incentrare la sua attenzione sul romanzo di Cain raccontando una storia assai più vicina al realismo sociale descritto dall'autore?
Todd Haynes: Conoscevo il film del 1945 su Mildred Pierce ed è grazie a quel film che poi ho letto il racconto di Cain. Ricordo che finii di leggerlo alla fine del 2008 e l'ho completato in un momento di profonda crisi per gli USA e per il mondo. Trovavo che fosse molto più incentrato rispetto al film alla realtà economica degli anni della Depressione ed ho pensato che poteva ben essere adattato alla nostra situazione attuale. C'erano poi molti aspetti non considerati nel film originale, ad esempio il fatto che la figlia di Mildred diventa una cantante lirica e il fatto che la ragazza escluderà totalmente dalla sua vita la madre.

Ha trovato grosse differenze tra questo suo lavoro e i precedenti?
Todd Haynes: In questo tipo di produzioni tratte da romanzi si pensa sempre a condensare la storia in modo che si possa adattare alla durata di un film, potrei fare decine di esempi di film tratti da libri che sono stati letteralmente spogliati dei loro aspetti più profondi. In Mildred Pierce la situazione drammatica era totalmente diversa dal solito, non c'era questo vincolo ma si poteva aprire la storia in maniera completa, sperimentare e vivere un'esperienza diversa a livello registico, abbiamo agito come se si trattasse di raccontare la vita reale giorno per giorno di tutti i personaggi di questo magnifico dramma.

Per quel che riguarda il lavoro attoriale invece ci sono state molte differenze rispetto al solito lavoro che si fa sul set a Hollywood?
Kate Winslet: Non c'è niente di 'mini' nell'esperienza vissuta da me nei panni di Mildred, dopo i primi cinque minuti ho completamente rimosso dalla mia mente il fatto che fosse un lavoro per la tv. E' stato un lusso per noi perchè abbiamo avuto cinque ore a disposizione per entrare sotto la pelle di questi splendidi personaggi, e lo abbiamo fatto con tutta la calma possibile. Lavorare per la televisione è molto più difficile che per il cinema, devi pensare e agire più velocemente, devi essere autosufficiente, attenta, e devi prepararti molto più in anticipo rispetto a quando lavori in un film, si gira in modo totalmente diverso. Per me è stata senza dubbio la sfida maggiore dopo Titanic, è stato molto coinvolgente e la ripeterei all'infinito se fosse possibile.

Che effetto le fa essere presente qui a Venezia con ben tre film?
Kate Winslet: E' molto emozionante ma è semplicemente una coincidenza che sedici mesi della mia vita recente siano riconosciuti e concentrati in una manifestazione così importante in tre giorni diversi, è senz'altro molto comodo per me come mamma, farò tutte le interviste concentrate in questi tre giorni e poi tornerò a casa dai miei bambini.

Il film originale del 1945 è stato definito come un noir classico, come vi siete rapportati ad esso e ai personaggi già presentati allo spettatore in quel film?
Evan Rachel Wood: Non ho voluto vederlo, non volevo avere riferimenti a livello recitativo, anche perchè la nostra è un'opera completamente diversa, Il mio personaggio è molto più feroce che nel passato, anche a me sembrava di recitare il ruolo di qualcun altro proprio come capita a lei, una ragazza che non si mostra per quel che è realmente, che cerca di distiguersi da sua madre. E' il ruolo più difficile che io abbia mai accettato, anche perchè l'ho dovuto costruire dal nulla e trovare un modo per renderlo umano, Veda non è infatti solo una figlia cattiva e ingrata di Mildred ma una donna con tutte le sue debolezze.
Kate Winslet: nemmeno io l'ho guardato l'originale, sarei stata oggetto di una pressione inconscia che francamente mi sono voluta risparmiare, anche perchè mi avrebbe confuso molto. Il paragone con Joan Crawford mi avrebbe messo in grande soggezione. Mi ripetevo ogni giorno che non ce l'avrei fatta ma questo lavoro lo faccio da tanti anni e la mia esperienza mi ha molto aiutato a superare le difficoltà. E' stata senza ombra di dubbio una parentesi bellisssima della mia carriera di attrice.
Guy Pearce: Ho visto il film dopo averne parlato con Todd, sin dall'inizio ci ha detto che il nostro obiettivo era totalmente diverso visto che volevamo tornare al libro anziché riferirci al film originale. L'idea era di concentrarci sulle sfumature tra i personaggi che erano state completamente ignorate. Nella nostra Mildred Pierce, Monty, il mio personaggio, non è del tutto negativo ma un uomo che nonostante fosse un playboy si è innamorato di Mildred.

Importante e significativo il modo in cui nel film lei rappresenta l'amore ossessivo di Mildred nei confronti della figlia Veda...
Todd Haynes: Mildred è ossessionata da un grande senso di colpevolezza, eccessivo e ingiustificato a mio avviso, Veda dal canto suo rappresenta il seme del demonio che entra all'interno del sogno americano e si insinua nella borghesia che vorrebbe per i propri figli un futuro migliore del proprio. L'amore tra madre e figlia è uno dei sentimenti che meglio si presta a divenire ossessivo, e quando accade non è mai un bene.