Jeremy Irons, fascino all’inglese: le sue 5 migliori performance

Jeremy Irons compie 70 anni e per l'occasione rievochiamo le cinque migliori interpretazioni e i film della fortunata carriera dell'attore di Mission e Inseparabili.

Di base voglio continuare a lavorare, quindi non mi preoccupo dell'importanza del personaggio: se è interessante, lo faccio.

l'attore Jeremy Irons
l'attore Jeremy Irons

Se in effetti si osserva la carriera di Jeremy Irons si può riscontrare, se non un autentico stacanovismo, comunque una tendenza a lavorare a pieno ritmo, alternando il cinema, la televisione, il palcoscenico e perfino il doppiaggio (indimenticabile, a tal proposito, la voce di Scar nella versione originale de Il re leone). Attivo come attore ormai da quasi mezzo secolo (il suo debutto in teatro risale al 1969), Jeremy Irons, classe 1948, nato nell'Isola di Wight, non a caso è considerato, del resto, uno dei maggiori esponenti della scuola di recitazione britannica.

Jeremy Irons

"Ho appena comprato un castello, in qualche modo dovrò pagarlo!", la sua replica alla domanda sul perché avesse accettato di recitare in Dungeons & Dragons. Ma se nel suo ampio curriculum non manca qualche occasionale passo falso, ciò che conta davvero sono la qualità e la quantità di grandi interpretazioni che Irons ha saputo regalarci, tanto che il suo è diventato uno dei volti immancabilmente familiari per il pubblico di ogni tipo ed età; così come sono ormai inconfondibili la sua voce profonda ed espressiva, l'eleganza del portamento slanciato, favorito dalla statura longilinea sviluppata su quasi un metro e novanta di altezza, e il magnetismo di quegli occhi in grado di caratterizzare eroi romantici e inquietanti villain.

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Da Ritorno a Brideshead a Watchmen, Jeremy Irons fra piccolo e grande schermo

Brideshead Revisted Jeremy Irons

È il 1981 l'anno 'magico' per Jeremy Irons che, dopo oltre un decennio di performance in palcoscenico e alcuni film per la TV britannica, viene investito da un'improvvisa popolarità. Al cinema grazie al suo primo ruolo da protagonista, al fianco di Meryl Streep, in una delle pellicole più apprezzate dell'anno, La donna del tenente francese; e in televisione per la parte di Charles Ryder, coinvolto nelle vicende della ricca famiglia Flyte nell'Inghilterra degli anni Venti e Trenta, in una delle miniserie di maggior successo dell'epoca, Ritorno a Brideshead, pluripremiata trasposizione del classico di Evelyn Waugh. Da lì in poi, inizia un'ascesa folgorante: nel 1986 recita accanto a Robert De Niro nell'acclamato Mission di Roland Joffé (Palma d'Oro al Festival di Cannes), nel 1988 inaugura la collaborazione con il regista David Cronenberg e nel 1991 riceve l'Oscar come miglior attore.

Jeremy Irons Oscar

Se il grande pubblico lo ritrova nel 1995 nei panni del diabolico Simon Gruber in Die Hard - Duri a morire e nel 1998 in quelli di Aramis ne L'uomo dalla maschera di ferro, Jeremy Irons non perde comunque la passione per progetti più sofisticati e autoriali: da Io ballo da sola (1996) di Bernardo Bertolucci a Il mercante di Venezia (2004) di Michael Radford, da Inland Empire (2006) di David Lynch a Margin Call (2011) di J.C. Chandor.
Dal 2016 presta il volto al maggiordomo Alfred Pennyworth nei film sui supereroi della DC Comics, ma negli ultimi anni lo abbiamo visto spesso anche sul piccolo schermo: fra il 2011 e il 2013 ha incarnato lo spregiudicato Papa Alessandro VI nella serie TV I Borgia, mentre l'anno prossimo sarà nel cast di Watchmen per la HBO. Intanto, per celebrare i suoi settant'anni, vi proponiamo una classifica delle cinque migliori interpretazioni che Irons ci ha regalato al cinema, quelle che lo hanno reso a pieno diritto uno degli attori più stimati della sua generazione.

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5. Il danno

Il Danno   Miranda Richardson   Jeremy Irons

La raffinata compostezza del gentiluomo inglese, sotto la quale si agitano pulsioni brucianti e pronte ad esplodere: è la dicotomia espressa alla perfezione da Jeremy Irons in alcune delle sue più intense prove d'attore, inclusa quella prodotta nel 1992 per il maestro francese Louis Malle ne Il danno, splendida trasposizione del romanzo di Josephine Hart. Irons interpreta Stephen Fleming, un Ministro del Governo britannico travolto da una passione incrontrollabile per la fidanzata del figlio Martyn (Rupert Graves), Anna Barton (Juliette Binoche), con la quale inizia una torrida relazione clandestina alle spalle della moglie Ingrid (Miranda Richardson).

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Damage

4. La donna del tenente francese

La Donna Del Tenente Francese

Il secondo film per il cinema nella carriera di Jeremy Irons, e il suo primo ruolo di rilievo, è quello che contribuirà a renderlo una star: si tratta di un altro adattamento dalla letteratura, ovvero La donna del tenente francese, tratto dal regista Karel Reisz e dallo sceneggiatore Harold Pinter dal capolavoro di John Fowles. Al fianco di una luminosa Meryl Streep, Irons dà vita a due personaggi distinti: Charles Smithson, giovane paleontologo dell'età vittoriana, promesso a una ragazza di buona famiglia, ma destinato ad innamorarsi della misteriosa Sarah Woodruff; e Mike, un attore che, in epoca contemporanea, è chiamato a vestire i panni di Charles in un film e, nel corso delle riprese, intraprende una relazione con la sua co-protagonista.

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Jeremy Irons Meryl Streep La Donna Del Tenente Francese

3. M. Butterfly

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Ancora una storia d'amore incentrata su un altro rapporto "proibito": è quella messa in scena da David Cronenberg nel 1993 in una delle sue opere più belle e sottovalutate, M. Butterfly, film basato sull'omonimo dramma teatrale di David Henry Hwang. Jeremy Irons offre una delle sue prove più coinvolgenti nella parte di René Gallimard, diplomatico francese di stanza nella Pechino degli anni Sessanta, dove rimane sedotto dal fascino di Song Liling (John Lone), cantante d'opera dietro il cui aspetto femminile si cela un maschio. Struggente riflessione sulla natura ingannevole del desiderio, M. Butterfly si regge sulla magnifica interpretazione di Irons, che raggiunge altissime vette emotive nel corso di un finale memorabile, in cui finzione e realtà si intrecciano definitivamente.

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2. Il mistero von Bulow

Il Mistero Von Bulow

Da una parte un carisma aristocratico, dall'altra un'ambiguità talmente fitta da risultare costante fonte di dubbio e di angoscia: sono gli ingredienti con cui Jeremy Irons ha costruito uno dei suoi personaggi più celebri, quello del nobile inglese Claus von Bülow, che nel 1979 fu accusato di aver mandato in coma la moglie Sunny (Glenn Close). La vicenda viene ricostruita nel 1990 dal regista Barbet Schroeder ne Il mistero von Bulow, in cui Irons domina la scena con un'ammirevole performance sotto le righe e un protagonista impenetrabile, che gli vale il Golden Globe e il premio Oscar come miglior attore (per la sua prima e unica nomination).

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Reversal Of Fortune

1. Inseparabili

Dead Ringers

È un superbo doppio ruolo quello dipinto da Jeremy Irons nel 1988, nella prima delle due pellicole in cui viene diretto da David Cronenberg, uno dei capolavori del regista canadese: Inseparabili, trasposizione di un romanzo di Bari Wood e Jack Geasland. In questo torbido dramma sentimentale che sfocia nei territori dell'horror psicologico, Irons interpreta una coppia di gemelli, Elliot e Beverly Mantle, entrambi rinomati ginecologi, ma dai caratteri opposti: Elliot è un cinico seduttore, Beverly un individuo fragile e insicuro. Il rapporto fra questi protagonisti complementari sarà incrinato nel momento in cui fra i due si introduce l'attrice Claire Niveau (Geneviève Bujold); e Irons è perfetto nell'esprimere la spirale autodistruttiva dei due gemelli, in quella che rimane probabilmente la migliore prova della sua carriera.

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