Grace and Frankie: tra coming out e bevande allucinogene, la vita ricomincia a 70 anni

Ideata da Marta Kauffman e Howard J. Morris e prodotta da Netflix, Grace and Frankie, alterna i toni della commedia a momenti più riflessivi, toccando una gamma variegata di temi tra i quali sembra faticare per trovare il giusto equilibrio.

Grace (Jane Fonda) e Frankie (Lily Tomlin) sono una l'opposto dell'altra. La prima incarna lo stereotipo della donna californiana benestante che, tra collane di perle, un'avversione per i carboidrati e la compagnia di Martini dry, ha come unico pensiero quello di salvare le apparenze sociali. La seconda, invece, rappresenta il prototipo dell'hippie, avvolta da coloratissimi kaftani e cristalli protettivi al posto dei gioielli, con un fantomatico potere da sensitiva ed una passione per le droghe leggere. Insofferenti l'una nei confronti dell'altra hanno come unico elemento di unione Robert (Martin Sheen) e Sol (Sam Waterston), rispettivi mariti e soci in affari da quattro decadi.

Peccato che i due, oltre a condividere il business, condividano anche un sentimento reciproco, portato avanti segretamente per vent'anni, e che abbiano deciso di lasciare il tetto coniugale per costruire una famiglia tutta loro, con tanto di matrimonio legalizzato dallo stato della California.

Grace and Frankie: i protagonisti della serie di Netflix
Grace and Frankie: i protagonisti della serie di Netflix

C'eravamo tanto amati

Grace and Frankie: l'attrice Lily Tomlin in un manifesto promozionale
Grace and Frankie: l'attrice Lily Tomlin in un manifesto promozionale

Due matrimoni molto differenti, basato sull'abitudine quello tra Grace e Robert ed intriso di complicità quello tra Frankie e Sol, ma comunque longevi e apparentemente saldi, rimasti in piedi forse proprio grazie alla relazione segreta tra i due amanti, capaci di far crollare ogni certezza delle due donne. Differenti anche le reazioni al coming out. Da una parte Grace rappresenta la rabbia provata per aver preso coscienza di aver trascorso buona parte della sua vita in una menzogna, dall'altra lo sconforto simboleggiato da Frankie che sente di aver perso il suo migliore amico. La serie, ideata da Marta Kauffman (Friends) e Howard J. Morris (La vita secondo Jim), utilizza i toni della commedia per raccontare lo shock e le tensioni interne alle due coppie dovute all'uscita allo scoperto dei due mariti, ma, già dal pilot, si avverte una certa lentezza relativa sia alle singole scene sia nel raccordare le varie sequenze tra di loro, tanto da dare alla puntata un'impronta fin troppo marcata di artificio, come se l'incantesimo della finzione che s'instaura tra spettatore e opera venisse meno.

Tutto è troppo studiato, sia nell'evidenziare le abissali diversità tra le protagoniste sia nella sceneggiatura, così incasellata in stereotipi tanto da risultare monotona. Se paragonata poi alle altre serie prodotte da Netflix, Grace and Frankie, manca della forza narrativa di House of Cards, della brillante caratterizzazione dei personaggi di Orange Is the New Black o dell'intensità di Bloodline. Certo, si tratta di un prodotto molto distante per genere dalle serie sopracitate, a loro volta molto dissimili tra loro, ma che hanno comunque una loro forte identità, elemento che sembra mancare in Grace and Frankie.

Amiche nemiche

Grace and Frankie: Jane Fonda in un manifesto promozionale
Grace and Frankie: Jane Fonda in un manifesto promozionale

Jane Fonda e Lily Tomlin, che tornano a condividere il set dopo la commedia del 1980, Dalle 9 alle 5... orario continuato, sono perfettamente a loro agio nell'interpretare queste due donne agli antipodi. Dall'iniziale rapporto di insofferente sopportazione dovuta a due modi diametralmente opposti di concepire la vita, rimarcati in dettagli che vanno dall'arredamento delle rispettive case o nel rapporto con i figli, le protagoniste, finite a condividere lo stesso tetto, la casa sulla spiaggia comprata dai mariti vent'anni prima per le due famiglie, complice un thè al peyote, confrontano i propri dolori e si aprono lentamente l'una all'altra scoprendo un sostegno dove prima c'erano solo indifferenza e freddezza. Le reazioni di Grace and Frankie fanno nascere una manciata di momenti comici del tutto riusciti e genuinamente divertenti che si alternano a sequenze che appaiono forzate, con battute o atteggiamenti già visti e sentiti ed inefficaci. Ovviamente il loro nuovo rapporto oscilla costantemente tra la vecchia intolleranza ed il bisogno di sostenersi a vicenda per fare fronte comune contro i mariti, "bugiardi e innamorati" per dirla alla Richard Yates. Peccato però che spesso la sceneggiatura non vada oltre un copione scontato o reazioni prevedibili che non permettano di scrutare più a fondo le contrastati emozioni vissute dalle due donne.

Outing aver 50

Grace and Frankie: Sam Waterston in un manifesto promozionale
Grace and Frankie: Sam Waterston in un manifesto promozionale

Già dal titolo è chiaro come la serie ruoti principalmente attorno alla nuova vita delle due ma è grazie alla controparte maschile che tutto prende vita. L'idea di trattare un tema come il coming out e di farlo attraverso personaggi over 50 è sicuramente l'elemento più interessante della serie e ciò che ha creato le forti aspettative intorno alla messa in onda, oltre la presenza di un cast di prim'ordine. Aspettative deluse però dal poco coinvolgimento dei due uomini, perlomeno rispetto alle prime due puntate, lasciati spesso nell'ombra e non sfruttati fino in fondo. Un'occasione persa per Netflix dunque se si pensa alla quantità di temi interessanti che Grace and Frankie propone, dal ruolo delle donne over 50 nella società all'omosessualità vissuta in un contesto sociale sempre più aperto, passando per la possibilità di raccontare il sesso da adulti e mostrare una quotidianità sentimentale senza troppi pudori, vista anche la libertà data dal contesto produttivo. Grace and Frankie non sembra reggere il confronto se paragonato a Transparent, serie prodotta da Amazon e creata da Jill Soloway, incentrata su Mort (Jeffrey Tambor), uomo di mezza età e padre di famiglia divorziato che confida ai propri figli di essere transgender, o al meraviglioso Beginners di Mike Mills, pellicola autobiografica nella quale il regista racconta con toni delicati e malinconici il coming out del padre, uno strepitoso Christopher Plummer, avvenuto all'età di 75 anni.

Due coppie di attori leggendari

Grace and Frankie: Martin Sheen in un manifesto promozionale
Grace and Frankie: Martin Sheen in un manifesto promozionale

A dare voce e corpo ai quattro protagonisti la Netflix ha chiamato a rapporto dei professionisti del grande e piccolo schermo, attori divenuti icone del cinema e non solo, basti pensare alle battaglie politiche contro la guerra in Vietnam di Jane Fonda. Proprio la Barbarella di Roger Vadim che qui interpreta Grace, dopo aver dismesso scaldamuscoli fluorescenti e prestato il volto per rinomate campagne pubblicitarie, sta vivendo una seconda primavera cinematografica che l'ha vista protagonista di pellicole (This Is Where I Leave You) o serie tv (The Newsroom) di successo e che molto presto vedremo in due produzioni di registi nostrani sempre più coinvolti oltreoceano, da una parte Paolo Sorrentino con Youth - La giovinezza, in concorso a Cannes, dall'altro Gabriele Muccino con Fathers and Daughters. Per il ruolo di Frankie è stata scelta invece Lily Tomlin che ritrova Martin Sheen con il quale aveva già lavorato in West Wing, apripista delle serie incentrate sulla politica americana. A concludere il quadro Sam Waterston, conosciuto ai più per i suoi ruoli in Law & Order - I due volti della giustizia e The Newsroom.

Movieplayer.it

2.0/5