It di Stephen King con un nuovo spaventoso Pennywise: finalmente un film all'altezza del romanzo?

Ventisette anni dopo la discutibile miniserie ABC tratta dal capolavoro horror di Stephen King, è in arrivo un adattamento cinematografico ad opera Andres Muschietti verso il quale si può nutrire qualche legittima speranza; soprattutto a giudicare da questo terrificante primo trailer rilasciato oggi...

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L'abbiamo atteso tanto. E no, non parliamo solo delle ultime 24 ore, quando la Warner ha annunciato con un brevissimo video l'arrivo di questo primo trailer, ma degli oltre 27 anni che separano questo versione cinematografica firmata Andres Muschietti (già autore dell'horror La madre) da quella televisiva del 1990 diretta da Tommy Lee Wallace. Una miniserie TV in due parti (così come in due parti sarà anche questo nuovo film) che per molti, moltissimi giovani spettatori è un vero e proprio cult, quasi un emblema di terrore giovanile, ma che per noi è semplicemente sciagurata.

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Non perché quella versione non abbia comunque meriti (il Pennywise di Tim Curry ha giustamente fatto la storia del piccolo schermo), ma semplicemente perché ha il grande demerito di non riuscire a restituire nulla o quasi della magia dello strepitoso romanzo di Stephen King. Non ci sentiamo nemmeno di fargliene una vera colpa: tra i limiti di censura imposti dalla ABC e tra la pessima tendenza degli anni '80 di prendere dalle opere kinghiane solo ed esclusivamente gli aspetti più orrorifici e spesso meno riusciti, a quell'epoca non è che i lettori del Re dell'Horror potessero pretendere molto di più.

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Eppure chi ha letto il mastodontico romanzo ambientato a Derry sa che gran parte del suo fascino non è dovuto solo alle (tante) manifestazioni del male, ma al rapporto che si crea tra coloro che questo Male, questo It, decidono di combatterlo e contrastarlo. Il fatto che siano sette ragazzini di undici anni a intraprendere questa rischiosa e coraggiosissima missione rende il tutto più speciale e, appunto, quasi magico. Se il film di Muschietti riuscirà a restituire questo legame speciale tra Bill Denbrough e i suoi amici è certamente tutto da vedere ed è in fondo il vero quesito che sta a cuore a noi come probabilmente tutti gli amanti del romanzo. Ma questo potremo scoprirlo solo guardando il film.
Guardando (e riguardando) questo trailer (a fondo pagina la versione in lingua originale), invece, per il momento dobbiamo accontentarci solo di un'impressione iniziale sulle ambientazioni, sui protagonisti e su alcune scene particolarmente iconiche. Ma questa impressione iniziale è decisamente positiva.

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Il terrore che sarebbe durato per ventotto anni...

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Che anche questo nuovo trailer avrebbe preso il via dall'orribile morte del povero George dall'impermeabile giallo era palese: non esiste momento più importante, probabilmente in tutta l'opera letteraria di Stephen King, di quella barchetta di carta di giornale che, cadendo nel tombino, dà inizio ad un terrore lungo decenni. Non c'è orrore peggiore di questa inimmaginabile violenza ai danni del più innocente dei bambini. E non c'è dolore più grande, per un fratello maggiore, che essere inconsapevolmente causa di questo lutto.

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Il club dei Perdenti

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Pur essendo It un film e un romanzo corale, Bill Denbrough è colui che ci guida attraverso Derry (di cui vediamo velocemente le temibili fogne e i mitici Barren) e i suoi orrori, in questa città che "è diversa dalle altre, ma molto molto peggio". Soprattutto per i bambini. E il perché sia peggio soprattutto per i bambini lo intuiamo facilmente grazie alla terrificante presenza di palloncini rosso sangue e di questo clown che sembra tormentare coloro che si fanno chiamare i Perdenti e che, visti oggi, paradossalmente non possono che far pensare ai protagonisti di Stranger Things (con cui, peraltro, c'è in comune un giovane attore, il Finn Wolfhard che qui interpreta Richie Tozier).

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Nonostante il poco spazio a disposizione, nel trailer è evidente fin da subito che questo primo film, totalmente ambientato durante l'infanzia dei protagonisti (quello che nel romanzo erano gli anni '50 e che ne film saranno gli anni '80), non ci risparmierà nulla - o quasi, una certa scena che vede protagonisti i bambini che fa così tanto discutere ancora a distanza di 30 anni è stata ovviamente esclusa a priori - delle torture fisiche e psicologiche che subiranno i sette protagonisti ed è per questo che seppure solo accennati intravediamo fin da subito alcuni dei momenti più spaventosi del libro: un proiettore di vecchie diapositive (nel romanzo era un semplice album fotografico), la casa abbandonata di Neibolt Street, il lavandino che letteralmente esplode di sangue e perfino il piccolo e innocente fratellino defunto che ci invita a "galleggiare" proprio come lui.

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Lo vuoi un palloncino?

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Se qualcuno temeva che Pennywise non sarebbe stato mostrato a sufficienza, beh, si sbagliava: è vero che non abbiamo ancora abbastanza elementi per giudicare il lavoro di Bill Skarsgård a cui spetta un'eredità pesantissima, ma di certo il look del pagliaccio, il montaggio del trailer e in generale tutto l'aspetto visivo e la cura dei dettagli sembrano confermare che il "nuovo" Pennywise non sarà carismatico come quello di Curry e non si limiterà ad essere solo inquietante e morboso, ma sarà feroce e spaventoso. Sarà davvero la personificazione non solo delle paure recondite di ognuno di noi, ma dell'orrore vero. Con questo trailer il film promette di essere davvero terrificante, non solo per i bambini, ma anche per gli spettatori adulti.

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It: i giovani protagonisti alle prese con la creatura
It: i giovani protagonisti alle prese con la creatura

E, viste queste prime immagini, non abbiamo motivi per credere che non riuscirà a mantenere almeno queste promesse. Ma riuscirà ad essere anche il grande film che i lettori aspettano da così tanto tempo? Per saperlo dovremo aspettare il mese di settembre e cercare di non cedere alla tentazione di illuderci troppo o anche di classificare superficialmente questo progetto come un semplice remake.
Dobbiamo insomma tentare di essere valorosi, coraggiosi e resistere. Di stare stretti sotto ai letti come sette spettri a denti stretti. O più semplicemente non dire nulla di insensato. Beep-beep!