Recensione Racconti incantati (2008)

'Racconti incantati' è un discreto film per famiglie che può essere apprezzato sia per i voli di fantasia dei racconti del protagonista, sia per gli appassionati di Sandler, qui in una versione più contenuta.

Inventori di favole

Quando un attore ha un'irruenza ed uno stile sempre sopra le righe come quelli di Adam Sandler, si fa fatica ad immaginarlo in una produzione Disney per famiglie, quindi ci è stato subito chiaro che avremmo visto in Racconti incantati un Sandler diverso, più contenuto, misurato ed al servizio di una storia di più ampio respiro. E così è stato, in linea con il desiderio dell'attore, che ormai superata la soglia dei quarant'anni, desiderava realizzare un film che potessero vedere anche i suoi bambini.
Ed infatti è ai bambini, non solo quelli di Sandler ma di tutto il mondo, che il film diretto da Adam Shankman, regista di produzioni come Hairspray e Missione Tata, si rivolge direttamente, integrandoli nella storia ed in qualche modo, rendendoli il motore della stessa.

Una storia che ruota intorno al personaggio di Skeeter Bronson, a cui il noto comico dona il suo caratteristico fascino, inserviente di un importante hotel che nel mondo alberghiero ci è nato e cresciuto. Il padre, però, per risolvere i suoi problemi finanziari dovuti ad una gestione non molto accorta, è stato costretto a vendere la sua struttura all'imprenditore Barry Notthingham, attuale datore di lavoro di Skeeter.

Il giovane sa di valere più del suo semplice incarico e sa di avere le conoscenze per poter dirigere l'albergo in prima persona e l'occasione per dimostrarlo non tarda ad arrivare grazie ai nipoti ed alle storie della buonanotte che racconta nell'occuparsi di loro: storie ambientate nei più disparati periodi storici, dall'era romana al futuro nello spazio, i cui protagonisti sono trasposizioni fantastiche dello stesso Skeeter e dei comprimari della sua stessa vita; storie che iniziano sorprendentemente ad influenzare la realtà donando, come nel racconto fantastico, un'insperata opportunità al povero Skeeter, che potrà sfidare lo snob Kendall per aggiudicarsi la gestione della nuova struttura alberghiera che Nottingham ha in costruzione.

Fantasia e realtà si alternano nello sviluppo di Racconti incantati, con il personaggio di Sandler che cerca di capire come e quanto le storie inventate insieme ai nipoti possano influenzare e migliorare la sua esistenza. Ma se il piano narrativo più favolistico si dimostra vivace e divertente, soprattutto per le fasce di pubblico più giovane, meno riuscite sono le sequenze ambientate nella realtà in cui l'attore, proprio per i toni più dimessi scelti per questo ruolo, stenta a dimostrare la solita esplosività che lo caratterizza. Sono quindi i Racconti incantati del titolo la marcia in più del film scritto da Matt Lopez e Tim Herlihy, sequenze anche tecnicamente di buon livello in cui gli sforzi produttivi del film sono evidenti e tangibili sia nelle scenografie ricche ed elaborate, sia nei costumi e nel trucco degli attori, che di volta in volta vengono calati nella realtà storica che li circonda.

Attori che, anche senza considerare il protagonista, danno vita ad un cast articolato e ben assortito, che vanta un caratterista come Richard Griffiths nel ruolo del magnate alberghiero, Keri Russell, Guy Pearce e Courteney Cox, oltre al Russell Brand che tanto ci aveva colpiti di recente in Non mi scaricare (Forgetting Sarah Marshall). Un casting di tutto rispetto a cui non possiamo non aggiungere l'adorabile, e folle, animale domestico dei due bambini, una sorta di cavia con gli occhi a palla che dà vita a più di un momento divertente nel corso della pellicola.

Racconti incantati si dimostra quindi un discreto film per famiglie che può essere apprezzato sia per i voli di fantasia dei racconti di Skeeter, a cui avremmo dato più spazio nell'economia della storia, sia per gli appassionati di Sandler, che troveranno il loro beniamino in una versione più contenuta, ma con la solita, coinvolgente presenza scenica.

Movieplayer.it

3.0/5