Indovina chi viene a Natale, Brizzi e il 'cinepanettone' romantico

Il regista romano insieme ha incontrato i giornalisti a Roma in occasione della conferenza stampa del suo nuovo film, una commedia delle feste che vanta un cast stellare alle prese con cenoni, regali, neve, luminarie e parenti invadenti.

Si avvicina il Natale e si avvicina il momento in cui le famiglie si riuniscono intorno al tavolo per trascorrere insieme le feste di fine anno. Per l'occasione Diego Abatantuono, Claudio Bisio, Raoul Bova, Carlo Buccirosso, Cristiana Capotondi, Angela Finocchiaro e Claudia Gerini (con una particina gioiello nel finale di Gigi Proietti) si trasformano in una numerosa e ingombrante famiglia che si appresta a trascorrere insieme le festività. Romanticismo, comicità, disastri familiari e allegria con un ampio sguardo anche al sociale in Indovina chi viene a Natale?, il film natalizio girato in otto settimane in piena estate tra Campagnano di Roma e lo Stelvio e che arriverà nelle sale distribuito da Medusa a partire da giovedì 19 dicembre in ben 650 copie. Ecco cosa ci hanno raccontato i protagonisti accompagnati in conferenza stampa anche dai co-sceneggiatori Marco Martani e Fabio Bonifacci e dal presidente di Medusa Film Carlo Rossella.

Non era facile dirigere e sceneggiare un film natalizio che si va ad inserire in un importante filone come quello dei cinepanettoni, che esperienza è stata per lei?

Fausto Brizzi: La mia linea principale è stata quella di non seguire a tutti i costi la scia del film di natale 'comico per forza', ho provato a sperimentare mischiandoci la commedia romantica e quella malinconica, il risultato è stato quello di un film che somiglia a Ex in cui si possono trovare i buoni sentimenti, la risata pura e in più c'è anche la sorpresa finale che nessuno si aspetta.

Non deve essere stato facile per Raoul Bova interpretare il ruolo di un uomo che in un incidente ha perso entrambe le braccia, come si è preparato per questa parte?

Raoul Bova: Ho avuto due aiuti preziosi, due persone che sono venute sul set e mi hanno preparato psicologicamente anche prima delle riprese. La ragazza che mi ha aiutato è una ballerina diversamente abile che mi ha consigliato anche sulla postura da tenere e sul modo di camminare ma, cosa importantissima, mi ha aiutato ad imparare ad usare i piedi al posto delle mani. Nel film tutto quello che vedete è stato girato senza controfigure né trucchi, sono state scene un po' difficili da fare ma poi ho pensato che con l'allenamento giusto avrei potuto imparare io a fare tutto ed apportare al mio personaggio la sincerità e la verità che meritava.

C'ha pensato inizialmente prima di accettare la parte?

Raoul Bova: Ho avuto i miei timori, c'era il rischio di ferire la sensibilità delle persone diversamente abili e mi sono fatto mille domande ma poi mi sono detto che era giusto mostrare a tutti in maniera leggera ed accessibile a tutti quali sono le difficoltà quotidiane di chi è costretto a convivere con un grave handicap e anche come ingegnarsi per tornare ad essere autosufficienti.

Sembra che negli ultimi anni dai film di Natale sia stata superata la risata semplice e grassa e si stia sempre di più optando per il recupero di una comicità soft che accentui i risvolti sentimentali e rifletta in maniera semiseria il momento che viviamo, da regista cosa ne pensa?

Fausto Brizzi: Sono sicuro che non sarei capace di fare un film comico puro o totalmente sentimentale senza contaminazioni, poi stavolta ad aiutarmi c'è il Natale di mezzo e sicuramente aiuta ma a lavoro finito posso dire che non sono molte le differenze che ho riscontrato tra Indovina chi viene a Natale? e i miei precedenti lavori. Il cast pieno di bravi attori poi ti risolve anche le situazioni più ingarbugliate, cerco sempre di lasciare gli attori liberi di improvvisare e offro l'occasione di dare libero sfogo alla verve attoriale con diversi ciak liberi, ce ne sono anche nel film e sono a mio avviso molto evidenti. Non è stato facile tenere le redini del film con un cast così variegato ed effervescente senza snaturare nessuno degli attori, ma per gran parte del tempo è stato uno spasso.

Il riferimento a Indovina chi viene a cena? È chiaro, solo che invece di esserci una persona di colore qui c'è un disabile che si appresta ad entrare in famiglia. Qual è l'opinione di Diego Abatantuono su questo aspetto del film?

Diego Abatantuono: Penso che sia importante affrontare l'argomento con leggerezza e sviscerarne anche tutte le problematiche reali. Nel film tutti noi abbiamo mostrato allo spettatore cosa significhi affrontarla davvero quando si presenta alla tua porta e non solo a parole. Quando ho letto la sceneggiatura la prima volta ho pensato che alcune scene sarebbero state più difficili da girare, ma poi col passare delle settimane mi sono accorto che l'argomento era un 'gancio' comico e drammaturgico molto importante.

Il personaggio che interpreta Carlo Buccirosso è un personaggio tenero e malinconico ma anche molto divertente, come riesce a mixare così bene i toni quando le vengono affidati ruoli così complicati?

Carlo Buccirosso: Ho cercato di essere il più naturale possibile, mi è bastato pensare a quello che hanno rappresentato per me molti Natali trascorsi in famiglia nella vita reale e mi è venuto tutto facile (ride).

Cantante fallita, madre affettuosa e ingenua, femme fatale attratta dall'uomo 'bandito'. Niente male per il personaggio comico interpretato da Claudia Gerini...

Claudia Gerini: Nel film interpreto il ruolo di una donna che riassume il prototipo della 'bionda' un po' ingenua e credulona che ha lo sguardo e l'espressività di una che cade sempre dalle nuvole. Ho voluto partecipare a questo film perché volevo mettermi in gioco e capire come avrei reagito a tutto il 'circo' che mi si presentava intorno. E' stato molto stimolante.