In Treatment: tutti in cura da Sergio Castellitto nella seconda stagione della psico-serie di Sky

Un implacabile faccia a faccia senza sosta: quello fra uno psicologo e i suoi pazienti, ma anche quello di un essere umano con se stesso e i propri fantasmi. Debutta oggi su Sky Atlantic la seconda stagione di In Treatment, con Sergio Castellitto di nuovo nel ruolo del dottor Giovanni Mari, impegnato a destreggiarsi fra casi professionali e questioni familiari.

È una formula narrativa pressoché unica, quella adoperata da In Treatment; o perlomeno, unica all'interno di un format che, nel corso dell'ultimo decennio, ha conosciuto diverse 'declinazioni'. La prima è stata BeTipul, serie israeliana andata in onda fra il 2005 e il 2008: un'idea talmente originale e rivoluzionaria, quella sviluppata dall'autore Hagai Levi, che la HBO non si è fatta sfuggire l'occasione di recuperarla per mettere subito in cantere una versione americana, In Treatment, affidata alla sapiente penna di Rodrigo García e con Gabriel Byrne nel ruolo dello psicologo Paul Weston.

In Treatment: il cast della seconda stagione
In Treatment: il cast della seconda stagione

Trasmessa per tre stagioni, dal 2008 al 2010, e capace di avvalersi di comprimari del calibro di Dianne Wiest, Hope Davis e Debra Winger e di giovani talenti in ascesa come Mia Wasikowska e Dane DeHaan, In Treatment ha suscitato l'attenzione di critica e pubblico, facendo sì che il medesimo format venisse adottato anche da diversi paesi europei. Fra questi, a sorpresa, pure l'Italia, che grazie a una coraggiosa scommessa di Sky nel 2013 ha proposto al pubblico televisivo la sua prima stagione di In Treatment, con la regia di tutti gli episodi affidata esclusivamente a Saverio Costanzo.

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I pazienti del dottor Mari

In Treatment: Sergio Castellito in un'immagine della seconda stagione
In Treatment: Sergio Castellito in un'immagine della seconda stagione

Un quarto d'ora per ogni incontro, un incontro ogni giorno, cinque giorni alla settimana. Un meccanismo decisamente singolare, replicato anche per la seconda stagione di In Treatment, che esordirà questa sera su Sky Atlantic: un mini-episodio a giornata, dal lunedì al venerdì, prima alle 19,40 e poi in replica alle 23,10 (e su Sky Cinema Cult alle 20,30). L'incipit della nuova stagione coinvolge direttamente Giovanni Mari, lo psicologo romano che ha il volto dell'attore Sergio Castellitto: profondamente turbato dalla morte del carabiniere Dario Tebaldo (Guido Caprino), che aveva deciso di abbandonare la terapia, Giovanni riceve la visita di Vittorio (Rodolfo Bianchi), il padre di Dario, il quale gli addossa la responsabilità morale per la tragica fine di suo figlio e lo cita in giudizio per negligenza professionale. Il lunedì della prima settimana si apre dunque su un incontro che, però, non fa parte di alcuna terapia: è l'incontro fra Giovanni e l'avvocato Irene (Maya Sansa). Tuttavia, quella che inizia come una conversazione sull'imminente processo contro Giovanni si trasforma ben presto in un confronto di tutt'altro carattere: Irene, infatti, vent'anni prima era stata una paziente del dottor Mari, e dal suo atteggiamento controllato trapelano in realtà una rabbia e una frustrazione sul punto di esplodere.

In Treatment: Adriano Giannini e Barbora Bobulova in una foto della seconda stagione
In Treatment: Adriano Giannini e Barbora Bobulova in una foto della seconda stagione

Il martedì riporta invece sul divano di Giovanni Mari - che nel frattempo si è separato dalla moglie Eleonora (Valeria Golino) e riceve i suoi pazienti nel salotto di casa - i coniugi Lea (Barbora Bobulova) e Pietro (Adriano Giannini), a loro volta alle prese con una difficile separazione. Il focus della terapia, adesso, è loro figlio Mattia (Francesco De Miranda), un adolescente fragile e insicuro che si ritrova ad essere oggetto dello scontro fra i suoi genitori, e reagisce con una totale chiusura verso il mondo. Una nota in apparenza più ironica sembra essere introdotta invece, il mercoledì, da uno dei nuovi pazienti di Giovanni: Guido (Michele Placido), amministratore delegato di un'importante società. Uomo pienamente affermato a livello lavorativo e familiare, Guido si trova all'improvviso a dover fronteggiare un "male oscuro" di cui però non è in grado di stabilire le cause, e che si manifesta sottoforma di repentini malori. Altra new entry, in cura il giovedì, è la ventiquattrenne Elisa (Greta Scarano), studentessa di architettura: una ragazza solare e gentile, la cui esistenza è stata però sconvolta da qualcosa di terribile... qualcosa che la ragazza non ha neppure la forza di pronunciare.

In Treatment: l'attrice Greta Scarano in una foto della seconda stagione
In Treatment: l'attrice Greta Scarano in una foto della seconda stagione

Psicoterapia in "tempo reale"

In Treatment: l'attrice Licia Maglietta in una foto della seconda stagione
In Treatment: l'attrice Licia Maglietta in una foto della seconda stagione

Si arriva così al venerdì, il giorno in cui si verifica un emblematico rovesciamento di ruoli. Come nella stagione precedente, la settimana si conclude con la visita di Giovanni allo studio di Anna (Licia Maglietta), supervisore del dottor Mari nonché sua mentore, amica e confidente: e per una volta, è Giovanni ad aprire se stesso e i propri stati d'animo allo sguardo indagatore di Anna, contraddistinta da un'implacabile lucidità di giudizio, ma anche dal grande affetto per l'amico e collega. È un quarto d'ora rivelatore, pertanto, quello che chiude la prima settimana di In Treatment: inaugurato dal breve incontro casuale fra Giovanni e Mara Gentili (Isabella Ferrari), che da ragazza era stata la sua prima fidanzata, il venerdì pomeriggio a casa di Anna costituisce l'occasione per il primo passo di un percorso di autoanalisi. Un'occasione per riflettere su se stesso, sul proprio senso di responsabilità (e di colpa) e per trarre un bilancio della propria vita familiare: dal fallimento del matrimonio con Eleonora al rapporto con i due figli, oltre al rimpianto per la prospettiva di felicità intravista in compagnia di Sara (Kasia Smutniak) ma presto abbandonata.

Il valore di In Treatment, però, non risiede soltanto nella profondità di un racconto introspettivo che scavalca tutti gli stereotipi per porre al centro della scena esseri umani autentici, complessi e spesso contraddittori. A rendere la serie diretta da Saverio Costanzo uno dei titoli più interessanti della TV italiana è anche e soprattutto la coesione di un congegno drammaturgico che non concede trasgressioni: si tratta di una narrazione in "tempo reale", in cui il sistema campo/controcampo diventa il veicolo per un confronto dialettico che può essere di volta in volta confessione oppure conflitto. Se poi a mettersi al servizio di un prodotto del genere è una squadra di attori validissimi, capitanati da un Sergio Castellitto ammirevole per la misura di un'interpretazione mai sopra le righe, questa seconda stagione offre un ulteriore incentivo a riaprire la terapia con il dottor Mari, lungo un percorso che procede per piccoli passi, giorno dopo giorno, fornendoci ad ogni quarto d'ora un altro, minuscolo tassello di un affresco ancora tutto da definire.

Movieplayer.it

3.5/5