Illustri ritorni ed attesi debutti a Gennaio sulla TV USA

Da Battlestar Galactica a Lost e 24, da The United States of Tara a Lie to Me, il mese di gennaio sulla televisione americana è denso di grandi novità.

I palinsesti invernali dei principali network americani si arricchiscono da questo mese di novità interessanti, ma anche, e soprattutto, di attesissimi ritorni; ed è proprio da questi che vogliamo iniziare la nostra panoramica sulle novità d'oltreoceano.
Lost, Battlestar Galactica e 24 sono tre titoli che raccolgono il gradimento di ampie fette di pubblico in tutto il mondo e possiamo dire che si tratta delle serie più attese di questo nuovo anno: di Lost si è detto e si dice tutto e l'avvio della penultima stagione dà la speranza di avvicinarsi a quelle risposte da tanto attese; la serie di fantascienza di Ronald D. Moore è invece giunta alla sua volata finale e la produzione ha caricato l'hype per i nuovi episodi sfruttando sapientemente il tema del final five; Jack Bauer, invece, mancava dagli schermi da due anni, ostacolato dallo sciopero degli sceneggiatori che si è dimostrato l'unica entità in grado di fermarlo.

La serie nata dalla mente di J.J. Abrams ha dato il via alla sua quinta stagione con una premiere composta da due episodi (Because You Left e The Lie) che letteralmente conducono lo spettatore su una sorta di montagne russe spazio-temporali, una coppia di episodi apprezzata dal pubblico americano: la serie ha ottenuto un ascolto superiore al finale della stagione precedente ed è risultata il maggior risultato per i mercoledì della ABC nel settore sin dal settembre 2007. Non ci soffermiamo sui dettagli della storia per non anticipare nulla, ma segnaliamo il nostro articolo per chi volesse approfondire.
Battlestar Galactica è tornata in onda il 16 con un episodio intenso e magnifico, Sometimes a Great Notion, che subito sembra accontentare l'attesa del pubblico rivelando la tanto discussa identità dell'ultimo cylon non ancora noto (per maggiori dettagli vi rimandiamo al nostro articolo). Coronato degnamente l'hype creato con gli indizi disseminati nel periodo precedente la premiere, la seconda parte di questa quarta stagione è continuata con Disquiet Follows My Soul, che getta interessanti basi socio-politiche da gestire negli ultimi episodi rimasti fino alla conclusione, che sarà seguita a Giugno da un film tv dall'indicativo titolo di Battlestar Galactica: The Plan che servirà a rivivere gli eventi dell'intera serie dal punto di vista cylon.
Il terzo grande ritorno è il Day 7 di 24, che per quanto atteso dai fan più affezionati ha ottenuto ascolti in calo di un 20% rispetto alla ormai distante stagione precedente. Gli episodi già andati in onda, sei finora, di cui ben quattro nei primi due giorni di programmazione, hanno rivelato un cambio di ambientazione, spostata da Los Angeles a Washington, che favorisce i rapporti tra la Casa Bianca e Jack Bauer. Un avvio come sempre appassionante, ma che forse dopo tante stagioni avrebbe bisogno di qualche novità in più per non rendere la serie ripetitiva.

Il ritorno in onda di 24 è stato accoppiato dalla Fox con Dr House: Medical Division, spostato al lunedì sera, lasciando i nuovi episodi di Fringe in compagnia di American Idol (che ha debuttato con oltre 30 milioni di spettatori). Un primo cambiamento da parte di Fox a cui seguiranno altri il prossimo mese, quando Terminator: The Sarah Connor Chronicles passerà al venerdì con Dollhouse al suo ritorno dopo la lunga pausa invernale; un cambiamento che ha permesso all'episodio Bound Fringe di mantenere discreto i suoi dati di ascolto (pare quasi certa una seconda stagione per la nuova serie partorita dalla mente di Abrams), ma che ha provocato un calo nell'apprezzamento, dovuto probabilmente ad una diversa composizione del pubblico della serata ora che è il talent show musicale a precedere la serie.
E si è confermata di successo anche la serata dedicata alle sit-com della CBS, con E alla fine arriva mamma! e The Big Bang Theory che hanno aperto l'anno il 12 gennaio con record nei ratings ottenuti, anche se la qualità di entrambe non ci è sembrata al top delle loro possibilità. Ma se Sheldon e compagni si sono rifatti la settimana successiva con The Friendship Algorithm, episodio che ci ha regalato almeno un paio di momenti degni di nota, How I Met Your Mother si mantiene sulla stessa linea di tutta questa quarta stagione, che presenta momenti divertenti, ma sembra aver perso lo smalto delle prime due annate. Per Ted e compagni speriamo risulti positivo l'arrivo dell'annunciata nuova guest star, Laura Prepon di provenienza That 70s Show ed October Road, che si tratterrà con il gruppo per un arco di episodi e potrebbe addirittura rivelarsi la tanto sospirata madre del titolo.

Ancora sul fronte sit-com, abbiamo accolto con piacere Salma Hayek in 30 Rock (negli episodio Senor Macho Solo e Flu Shot), che si è aggiudicato proprio questo mese il Golden Globe come miglior serie comica, così come i ritorni a temi più tradizionali per altri due prodotti targati NBC, ovvero The Office e My Name is Earl: se gli episodi della prima sono stati caratterizzati soprattutto dallo strepitoso Dwight di Rainn Wilson che, prima con un esilarante litigio (The Duel) con Andy e poi in versione spia (Prince Family Paper), sta aiutando la serie a tornare ad un livello di forma finalmente degno delle stagioni precedenti, in quelli di Earl (Got the Babysitter Pregnant e le due parti di Darnell Outed) invece viene lasciato molto spazio a comprimari quali il fratello Randy che finalmente riesce a dimostrare di poter essere indipendente, la solita incandescente Joy che impazza in un reality tv (con tanto di esilarante cameo dell'ex CHiPS Erik Estrada) e soprattutto un Darnell alle prese con la scomparsa dell'adorato Mr. Turtle prima e il riaffacciarsi del suo misterioso passato.

Tornando alla CBS, non possiamo non citare l'evento destinato a cambiare il corso della serie CSI: Crime Scene Investigation: nell'episodio One to Go, andato in onda a metà del mese, è scattato l'annunciato distacco tra la serie ed il suo vero e proprio protagonista Gil Grissom, interpretato da William Petersen, che ha lasciato il campo a Lawrence Fishburne. Un evento che ha portato 23 milioni di spettatori davanti ai televisori americani e che ha permesso alla serie di imporsi su Grey's Anatomy, risultato secondo nella stessa serata.
Continuano invece ad essere apprezzate le casalinghe di Desperate Housewives, che fruttano di settimana in settimana la vittoria nella serata della domenica alla ABC insieme a Brothers & Sisters. Il mese di gennaio per le casalinghe ha segnato l'arrivo del centesimo episodio della serie, The Best Thing That Ever Could Have Happened, scritto dal creatore Marc Cherry e che possiamo considerare tra i più belli di sempre (del quale potete trovare un resoconto qui). E si appresta a festeggiare il centesimo episodio anche per il Dr House, con una locandina pensata appositamente (questa).
In casa CW, invece, Supernatural è tornata con due episodi (Family Remains e Criss Angel is a Douche Bag) fuori continuity che, per quanto ben realizzati, hanno deluso chi attende lo sviluppo della trama principale di una ottima quarta stagione, mentre gli autori di 90210 sembrano aver iniziato a fare scelte più coraggiose, introducendo il tema della gravidanza adolescenziale in Hello, Goodbye, Amen, creando un po' di scompiglio nelle coppie troppo presto stabilizzatesi nella serie (in Love Me or Leave Me) e lasciandoci per una pausa di una settimana con un cliffhanger drammatico nell'episodio By Accident. Il tutto in attesa di un anticipato episodio diretto da Jason Priestley, di cui la produzione sta parlando molto e che useranno per far discutere della serie, così come sta accadendo per il ritorno di Tory Spelling nel cast.
Continua senza particolari slanci anche Ghost Whisperer, i cui autori quest'anno sembrano essersi accorti della necessità di dare un minimo di continuity alla serie, ma i primi passi in questa direzione non vanno a modificare la struttura consolidata autoconclusiva.
Chiudiamo parlando delle novità del mese, la più interessante delle quali ci sembra essere The United States of Tara. Con Steven Spielberg, Diablo Cody e Toni Collette rispettivamente nei ruoli di creatore, sceneggiatrice ed interprete principale, non poteva non attirare l'attenzione su di sè. Per di più si tratta di una produzione interessante, che sfrutta l'abilità della sua protagonista per dare vita ad una donna dalle molteplici personalità, dalla adolescente ribelle T. al rozzo Buck ed alla precisa Alice, impegnata a gestire una vita familiare non facile. Il tutto condito dai testi graffianti che solo un canale coraggioso come la Showtime può consentire. Anche in questo caso, vi rimandiamo alla per ulteriori informazioni.
E' invece di casa Fox
Lie to Me, serie ispirata ad un vero esperto comportamentista che vede il bravissimo Tim Roth impegnato ad assistere chiunque abbia bisogno della sua consulenza, dalla polizia all'FBI, fino a singoli individui, studi legali e multinazionali, a far luce sulla verità in casi problematici. Il pilot della serie, l'unico episodio andato in onda ad oggi, non si è comportato male in termini di ascolti, pur non potendo vincere la battaglia contro la corazzata Lost, ma si tratta di un tipo di serie che non ha bisogno di una dedizione costante da parte del pubblico, quindi potrebbe guadagnare spettatori col tempo. Non esaltanti, invece, gli ascolti di The Beast, il drama interpretato da Patrick Swayze in onda su A&E: solo 2.4 milioni di spettatori, un 20% in meno di The Cleaner, la serie che lo stesso canale ha lanciato lo scorso luglio, ma si mantiene sui livelli medi della rete televisiva. Swayze interpreta Charles Baker, rozzo agente impegnato ad insegnare i suoi metodi al nuovo partner Ellis Dove, che ha il volto di Travis Fimmel. Considerando le precarie condizioni di salute dell'attore, possiamo immaginare che l'intenzione degli autori sia col tempo di dare sempre più spazio a Fimmel, usando la star di Dirty Dancing come traino per la serie. Gli ultimi giorni del mese vedono invece il debutto di Trust Me sulla TNT: si tratta di una serie incentrata, come Mad Men, nel mondo della pubblicità, ed è incentrata su due leader di una agenzia molto diversi tra loro e sulla difficoltà nel gestire il difficile rapporto personale e professionale tra i due. Interpretata da Eric McCormack e Thomas Cavanaugh, la serie porta la firma degli stessi autori di The Closer. Ed il prossimo mese ci porterà ulteriori novità, soprattutto l'ormai ultrachiacchierato Dollhouse di Joss Whedon, ed altri attesi ritorni dopo le pause invernali, da The Sarah Connor Chronicles ad Heroes.