Il Re Scorpione 4, Andiamo a quel paese e gli altri consigli homevideo della settimana

Il quarto capitolo di una saga spettacolare che arriva direct to video e la divertente commedia con Ficarra e Picone al centro delle proposte homevideo della settimana. Ma sono da scoprire anche la commedia francese La moglie del cuoco e un piccolo film divenuto un caso come E fu sera e fu mattina.

Come sempre variegata la nostra carrellata di proposte homevideo della settimana. C'è innanzitutto uno spettatolare direct to video da segnalare, ovvero Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere, quarto capitolo delle avventure di Mathayus. Spazio poi alla divertente commedia italiana con Andiamo a quel paese con Salvatore Ficarra e Valentino Picone, mentre poi ci spostiamo in Francia con il gradevole La moglie del cuoco. E infine un piccolo film italiano tutto da scoprire, girato con pochi soldi ma che grazie al passaparola è diventato un caso soprattutto in Piemonte: si tratta di E fu sera e fu mattina.

Riecco Mathayus: Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere

Una scena de Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere
Una scena de Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere

E siamo a quattro: le avventure del Re Scorpione sembrano non avere fine per questa saga iniziata ormai tredici anni fa. Gli ultimi prodotti però hanno avuto sempre meno seguito tanto che questo Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere è arrivato direct to video. Nei panni del protagonista Mathayus c'è ancora Victor Webster, come nel terzo film, mentre la regia è affidata a Mike Elliott. In questo capitolo il leggendario Re Scorpione è deciso a vendicare l'assassinio del sovrano Norvania, ma si ritrova a lottare contro tutto il regno che trama contro di lui e lo accusa del crimine.

Una scena de Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere
Una scena de Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere

Per riportare la pace tra il suo popolo, Mathayus deve impedire al malvagio erede di scoprire una sorgente magica, e per questo dovrà affrontare stregoni, maghi e forze demoniache. La cosa positiva è che spesso tutto si traduce in grande autoironia e alcuni momenti sono divertenti, per il resto tutto lascia un po' a desiderare, ma di certo tra gli amanti del genere e tra chi preferisce azione sfrenata tutto duelli e combattimenti anche un po' bizzarri, il film troverà certamente un certo seguito. Nel cast anche Ellen Hollman, Lou Ferrigno e nientedimeno che Rutger Hauer.

Il Re Scorpione 4 - La conquista del potere è arrivato in homevideo anche in alta definizione con un blu-ray distribuito da Universal. Il video è solo discreto e per nulla esaltante, e forse risente proprio del basso budget con cui è stato girato il film. I momenti più efficaci, nei quali spicca anche un buon dettaglio, sono solamente alcuni primi piani e le scene ben illuminate. Nei frangenti più ostici, invece, la flessione del quadro è netta. Nelle tante scene scure o illuminate da fiaccole, il nero è torbido e fangoso, tende a schiacciare il quadro e a renderlo molto pastoso. In questi frangenti cala molto anche il dettaglio, che si risolleva nei momenti citati prima. Insomma, un video sicuramente più che sufficiente ma al di sotto degli standard a cui siamo ormai abituati nell'ambito dell'alta definizione. Anche per quanto riguarda l'audio nulla di davvero trascendentale, nonostante il film sia ricco di scene di azione: la sensazione è che al DTS italiano manchi un po' di corposità, dinamica e potenza, ma a dire il vero anche il DTS HD inglese non eccelle particolarmente. In ogni caso l'ascolto è comunque piacevole, qualche scena effettivamente è coinvolgente, ma manca la pressione necessaria del sub e in qualche caso l'apporto dell'asse posteriore sembra al di sotto delle potenzialità rendendo la scena sonora troppo piatta. I dialoghi inoltre sembrano prevalere sugli effetti. Ma sia chiaro che anche qui la qualità del blu-ray e la cura del riversamento c'entrano poco, bensì sembra che sia proprio il materiale d'origine a non essere ottimale. Discreto il reparto degli extra, dove troviamo un commento audio, quattordici scene eliminate o estese per un totale di 15 minuti, il making of del film diviso in tre parti (durata totale 18') e infine 6 minuti di papere sul set.

Ficarra e Picone tra gag e satira: Andiamo a quel paese

Andiamo a quel paese: Valentino Picone con Salvatore Ficarra e Mariano Rigillo in una scena
Andiamo a quel paese: Valentino Picone con Salvatore Ficarra e Mariano Rigillo in una scena

Simpatici, divertenti e irresistibili: Salvatore Ficarra e Valentino Picone hanno sempre fatto centro al cinema con i loro film, e il successo si è rinnovato anche per Andiamo a quel paese, opera in un certo senso più matura del duo siciliano, che alle tradizionali gag riesce ad abbinare con leggerezza anche una certa satira sociale sul malcostume dell'Italia di oggi. Nel film che ha chiuso la nona edizione del Festival di Roma, i due interpretano due amici che rimasti disoccupati lasciano Palermo per andare a Monteforte, piccolo paese d'origine di Valentino e della moglie di Salvo, dove è più facile tirare avanti: la vita è meno cara e soprattutto un'abitazione è assicurata. Piombati in un contesto molto diverso dalla grande città, a Valentino verrà in mente un'idea per riuscire a sbarcare il lunario: trasformare la casa dei parenti in una sorta di resort per i tanti vecchietti del paese, a cui proprio loro dovranno gestire la pensione. Decisamente un bel bottino per due senza lavoro. Al collaudato duo si affiancano nel cast Fatima Trotta, Francesco paolantoni, Tiziana Lodato, Nino Frassica, Mariano Rigillo e Lily Tirinnanzi.

Andiamo a quel paese è arrivato in homevideo con un DVD distribuito da Warner Home Video. Il video è soddisfacente e ha la sua forza in un croma vivido e rigoglioso, perfetto per ritrarre la Sicilia assolata e i suoi paesaggi. La tenuta comunque è buona anche nelle scene più scure degli interni, che rivelano un discreto dettaglio e una buona resa di insieme. Qualche problema in più lo danno le panoramiche e in genere gli elementi sullo sfondo, soprattutto quelli un po' problematici da riprodurre come vegetazione o contorni netti. Si tratta di sbavature dovute per lo più ai limiti del formato DVD piuttosto che a qualche problema di riversamento. Molto convincente l'audio, un dolby digital multicanale piuttosto frizzante e ricco di brio, che soprattutto nella colonna sonora ma anche nell'ambienza e nelle gag di Ficarra e Picone, riesce a coinvolgere lo spettatore con una buona spazialità e quando necessario chiama in causa anche l'asse posteriore con efficace direzionalità e buona separazione dei canali. Un po' sottotono invece il reparto degli extra, che oltre al trailer e una videoclip, presenta solamente un backstage di circa 5 minuti.

Cibo, eros e triangoli amorosi: La moglie del cuoco

La moglie del cuoco: Emmanuelle Devos in una scena del film
La moglie del cuoco: Emmanuelle Devos in una scena del film

Arriva in homevideo una commedia francese poco vista nelle sale italiane, La moglie del cuoco, film diretto da Anne Le Ny molto nota anche come attrice. Al di là delle vicende sentimentali e romantiche, si tratta di un prodotto leggero e frizzante capace di regalare qualche sorriso ma soprattutto di abbracciare anche altre tematiche, come la soddisfazione personale di realizzarsi attraverso il proprio lavoro e le scelte di vita, nonché le inevitabili insicurezze e inquietudini della mezza età. La protagonista Marithé (Karin Viard) lavora in un istituto di formazione per adulti, aiutando gli altri a trovare la loro vera vocazione. Un giorno al corso si presenta Carole (Emmanuelle Devos), moglie complessata che vive all'ombra del marito, un cuoco di fama e successo di nome Sam (Roschdy Zem). Marithé la aiuta a emanciparsi, tanto che Carole decide di lasciare Sam. Ma il problema è che gradatamente Marithé non resta insensibile al fascino di Sam e le cose prenderanno una piega imprevista.

La moglie del cuoco è arrivato in homevideo con un DVD Teodora Film distribuito da CG Entertainment. Il video è soddisfacente e beneficia di una fotografia molto naturale e luminosa, che si ripercuote su un quadro sempre molto solido e senza grandi sbavature. Certo, qua e là affiorano alcuni limiti fisiologici dello standard DVD. come leggeri aliasing sui contorni delle figure negli sfondi e una certa rumorosità nelle poche scene meno illuminate, ma per il resto la visione è molto piacevole con un buon dettaglio sugli incarnati, una discreta resa dei fondali e un croma naturale. Audio tipico da commedia tranquilla: sono presenti le tracce italiane e francesi ma solo in dolby digital 2.0 e proprio per questo la scena è molto sbilanciata sul fronte anteriore, che è comunque piuttosto aperto e soprattutto in occasione delle belle musiche rivela un'efficace spazialità laterale. Per il resto dialoghi puliti e una discreta ambienza completano un audio soddisfacente. Poveri invece i contenuti speciali, a parte il trailer infatti non troviamo niente altro.

La fine del mondo in un paesino piemontese: E fu sera e fu mattina

Una scena di E fu sera e fu mattina
Una scena di E fu sera e fu mattina

Un piccolo e coraggioso lungometraggio indipendente divenuto col passaparola un caso tutto da scoprire, realizzato con circa 70mila euro e reso possibile grazie all'utilizzo del crowdfunding e di piccole quote di partecipazione della gente comune: si tratta di E fu sera e fu mattina, diretto da Emanuele Caruso e ambientato nel cuneese, e diventato un vero fenomeno soprattutto in terra piemontese. Merito di un tema originale sviluppato in modo particolare e curioso, che ricorda per certi versi i temi del Melancholia di Lars von Trier. Il film si svolge ad Avila, piccolo comune agricolo piemontese: durante la festa della santa patrona la tv annuncia che nel giro di pochi giorni il sole esploderà e la Terra verrà distrutta. L'aspetto più interessante del film è la reazione a questa notizia in un piccolo paesino agricolo, e il diverso impatto che provoca nelle persone. C'è un parroco piuttosto particolare, il ragazzo ateo che per problemi personali vive con il sacerdote in canonica, la coppia convivente vittima delle malelingue del paese e una ragazza che sogna un riscatto. Tutti lanciati verso l'ultimo giorno, fra paure e insicurezze, afflati religiosi e rimpianti, in mezzo a tante storie di vita vissuta.

E fu sera e fu mattina merita dunque davvero di essere scoperto anche in homevideo, grazie al DVD targato CG Entertainment. Riguardo al prodotto, dal punto di vista tecnico risente un po' dello scarso budget, ma si risolleva grazie agli extra numerosi e interessanti. Il video è discreto e alterna buone immagini sui primi piani ben dettagliati e negli esterni luminosi, ad altri più problematici. Le panoramiche, gli elementi sui fondali e le scene più scure, mostrano in effetti diverse sbavature, con frequenti fenomeni di aliasing, contorni incerti e alcune sgranature, soprattutto in certi particolari ostici da riprodurre. In ogni caso sufficienza piena, grazie anche a un bel croma vivo ed equilibrato. L'audio è proposto in un dolby digital 2.0 che fa la sua onesta figura, presentando dialoghi puliti, una soddisfacente ambienza di insieme e soprattutto una calda e corposa resa della onnipresente colonna sonora, che contribuisce in modo marcato alle atmosfere del film. Ma la bella sorpresa del DVD è un comparto extra molto ricco con oltre un'ora di materiale. Oltre al trailer, troviamo la preparazione del set per la festa di paese (6 minuti) e poi un lungo e articolato backstage diviso in tre parti e ricco di interviste a regista e troupe: si parte con l'idea del film e la sceneggiatura (14'), poi si passa alla preproduzione e alle riprese (24') per chiudere con la post produzione e la difficoltosa distribuzione (23').

Una scena di E fu sera e fu mattina
Una scena di E fu sera e fu mattina

Le prossime uscite: Big Hero 6, Gone Girl e Anime nere

Big Hero 6: Hiro in una scena con il suo amico robot Baymax
Big Hero 6: Hiro in una scena con il suo amico robot Baymax

Due titoli di grande richiamo in uscita la prossima settimana: Big Hero 6, fresco di premio Oscar, che sarà lanciato da Walt Disney in quattro edizioni (anche in 3D e con confezione steelbook), e L'amore bugiardo - Gone Girl, che 20th Century Fox proporrà sia in DVD che in blu-ray per apprezzare al meglio il film di David Fincher (e qui trovate già in anteprima la nostra recensione del blu-ray). Tante le uscite per CG Entertainment, il cui titolo di spicco è sicuramente Anime nere, il film di Francesco Munzi che sarà disponibile anche in alta definizione. Da segnalare anche One on One e Secret Reunion. Per Eagle arriva il simpatico Paddington, mentre Koch Media presenta The Angriest Man In Brooklyn e In the Name of the King 3 - L'ultima missione. Tutta da ridere la proposta Filmauro con Un natale stupefacente.