Il maggio home-video della Dolmen

Tutte le uscite della Dolmen Video per il mese di maggio: dall'inedito La luna di Bertolucci alla collezione Kim Ki-Duk, passando per l'ultimo straordinario Jarmusch, Broken Flowers.

Maggio ricco di uscite per la Dolmen Video. Ben tredici titoli (escludendo anche il bel cofanettone dedicato a Kim Ki-Duk, con gli ultimi suoi quattro film) in programmazione per il 16 maggio, per uno dei listini più interessanti che ci siano in circolazione. Edizioni curate ed essenziali, prezzi molto accessibili ed uno sguardo attento a tutto il cinema in maggiore fermento, con un occhio ai film di autore da sempre caratterizzanti il listino Mikado (di cui Dolmen è una diramazione home-video) ed un altro al cinema di genere più stimolante. Tutto questo senza dimenticare lo spazio dedicato ai documentari, come l'opera di ritrovamento e restauro di vecchi classici: dalla fondamentale collana Storia segreta del cinema giapponese, all'interessantissima Linea Queer (ovvero i film a tematiche omosessuali), passando per l'anteprima assolta in video di La Luna di Bernardo Bertolucci, vero e proprio titolo di punta del mese, assieme a Broken Flowers di Jim Jarmusch.

Ma approfondiamo la nostra disamina. Abbiamo accennato alla collezione Kim Ki-Duk, su cui non c'è moltissimo da dire, oltre ad elencare i film e rinnovare al solito l'invito ai non conoscitori del regista sudcoreano a recuperare le opere di uno degli autori più importanti dell'ultimo decennio. La collezione contiene quella che idealmente e un pò forzatamente è la seconda fase della carriera del regista coreano e cioè il quartetto: Primavera, estate, autunno, inverno... e ancora primavera, La samaritana, Ferro 3 - La casa vuota e L'arco. Rimanendo in Asia spicca il ritorno della collezione Storia segreta del cinema giapponese: titoli di grande interesse storico e qualitativo, passati per l'ultima edizione del festival di Venezia e restaurati dalla Fondazione Prada. Torna il grande Kinji Fukasaku con lo straordinario La tomba dell'onore, antieroistico ed iperdinamico affresco del mondo della mafia giapponese, seguito ideale del precedente Lotta senza codice d'onore e pellicola da cui è stato tratto un altrettanto eccellente remake a firma di Takashi Miike. L'altro titolo presentato, Il tatuaggio del drago: una cascata di sangue di Makino Masahiro è un film culto per eccellenza, vista la sua assenza perfino nella selezione veneziana. Sanguinolenta storia di mafia e lotta di potere il film di Masahiro è riconosciuto come una delle opere che hanno più ispirato molti registi contemporanei.

Molti importanti ripescaggi dal passato anche per il cinema europeo, rispondenti ai nomi del già citato Bertolucci e di Manoel De Oliveira, Aki Kaurismäki e Louis Malle su cui Dolmen da mesi sta svolgendo un lavoro di riscoperta. Due le uscite per Kaurismaki: Ombre nel paradiso, tra le primissime cose del regista finlandese e il più moderno La fiammiferaia. Il primo narra con tocco particolarissimola storia d'amore tra un conducente di camion dell'immondizia e una cassiera di supermarket, il secondo è un lucido e grottesco racconto sulla marginalità centrato su una fabbrica fiammiferi dominata da un processo industriale inscanlifibile. La lettera dell'immortale Oliveira è invece una riflessione sull'amore e la redenzione tratto dal romanzo di La Fayette La principessa di Cléves. Infine un Malle d'annata con Zazie nel metrò: storia di una bambina che arriva dalla provincia a Parigi e scopre la città, i suoi strani abitanti, il suo traffico folle ed è ossessionata dalla metropolitana.

In conclusione uno sguardo ai due titoli della Linea Queer e ai documentari. I Queer contano dell'ottimo No Ordinary love, storia di un gruppo di amici gay che condivide un appartamento in un'apparente tranquillità fatta a pezzi da una morte improvvisa. L'altro film a tematica omosessuale è Tarnation: estremo connubio tra il documentario auobiografico e il cinema sperimantale. Film disturbante e liminale che conta del nome di Gus Van Sant tra i produttori. Per i documentari, è senz'altro da segnalare l'anteprima assoluta di Camicie Verdi, inquietante resoconto "naturalista" nel mondo della lega nella sua variante più secessionista, mai uscito nelle sale. Il tutto è condotto dal giornalista Claudio Lazzaro alla ricerca delle risposte,accompagnato da Mario Borghezio, l'europarlamenteare che ha dato l'inizio all'avventura che ha portato
all'approvazione della riforma costituzionale sulla Devolution Milano 27 aprile 2006. Infine, il documentario candidato all'Oscar 2006 L'incubo di Darwin che indaga le conseguenze devastanti di un'operazione apparentemente finalizzata ad incrementare il commercio a beneficio della Tanzania (ovvero l'introduzione artificiale nel Lago Vittoria), ma che ha riporato nefaste conseguenze extra-faunistiche.