Il Fiore all'occhiello di Sky

Il ritorno dello showman siciliano con uno spettacolo teatrale e televisivo tutto suo, fatto d'improvvisazione e d'imprevedibilità dal 2 aprile su Sky Uno, nuovo canale dedicato all'intrattenimento della piattaforma digitale

L'australiana Sky dà il benvenuto a un pezzo grosso della televisione italiana, un siciliano di cui s'è tanto parlato e ancora tanto si parlerà, specie nei prossimi mesi. Definito dall'amministratore dell'azienda Tom Mockridge "un mattatore, un fuori classe assoluto e un personaggio amato come pochi", Fiore, alias Rosario Fiorello, fa un trionfale ingresso nella pay tv, la più inventiva finora in Italia, rimettendosi nuovamente in gioco, confermando una straordinaria capacità di osare e rivelando il suo bisogno di libertà e il suo naturale e travolgente aplomb. Lo showman così apprezzato dai telespettatori e dal pubblico radiofonico si ritira dalle scene più tradizionali e dalla televisione generalista, che tarpa le ali delle sue fantasie e lo affatica coi suoi ritmi forsennati, per realizzare sulla scena nazionale un progetto completamente innovativo nel genere e nelle modalità che riesce anche a rispolverare formule dei primi anni della storia della televisione.
"Fiorello show" inizia il primo aprile - "data che parla da sola", ironizza Fiorello - presso il teatro Tenda in piazzale Clodio a Roma e dal giorno successivo ne viene trasmesso su Sky Uno, che sostituisce il vecchio canale Sky Vivo (109), un filmato di circa 24-25 minuti, dei quali lui sembra non accontentarsi: "Basta con la radio perché bisogna smettere sempre un po' prima, non ho voglia di fare ancora televisione. Faccio uno bello spettacolo dal vivo, così non do fastidio a nessuno e chi mi vuole vedere paga e mi vede. Lo faccio tre, quattro volte a settimana tranne nel weekend. Ed è ripreso da Sky".

Un successo preannunciato quello di Fiorello, un artista che viene quasi rubato alla televisione e alla radio pubblica da qualcuno che ha captato le sue eclettiche capacità e l'ha voluto per sé per tutto il 2009. Come lui stesso ironizza: "Gli australiani sono come il boomerang: tornano sempre".
Eppure, malgrado un entusiasmo che stenta a nascondere e contenere, sembra che Fiorello senta già un po' di nostalgia canaglia della Rai e di Del Noce che punzecchia con l'ironia dissacrante alla quale ci ha abituati: "Anche Fabrizio è cambiato: oggi in foto bacia Veronica Mayo. Mi sembra tanto la storia di Povia perché prima lui baciava me!".
"Uno show che è nato da un incontro con Andrea Scrosati. Eravamo sulla stessa spiaggia e gli confessai di avere voglia di uno show tutto mio, dove potessi fare quello che volevo. E lui mi rispose: 'Che ne diresti se le telecamere di Sky lo riprendessero?' E così è nato il programma". Poi aggiunge come dal fondo di un familiare confessionale: "A me piace vivere. Vivere significa tentare di cambiare e tentare di rischiare. Qualcuno ha detto che bisogna dar conto dell'Auditel. Certo l'ansia degli ascolti c'è, ma uno magari non si va a fare delle paranoie su una situazione che a volte potrebbe anche non coincidere con quella reale".

E di fronte all'ansia degli ascolti Fiorello ha messo in pratica la strategia della promozione: dalla clip nel Blob di Enrico Ghezzi allo spot con l'amico Mike Bongiorno fino alla gradevole irruzione nel reality show X Factor, ma sempre col massimo rispetto per gli spettatori "Non è che m'intrufoli, dall'altra parte c'è una risposta. Mettiamola così: quando un attore fa un film, è ospite ovunque. Il mio film s'intitola Fiorello Show e faccio la promozione diversamente: spettacolarizzando perché è la mia natura e in modo che qualcuno se ne accorga. Affinché qualcuno se ne accorga, ci vuole qualcosa del genere per Sky: abbiamo cercato di raggiungere il massimo numero possibile di persone proprio giocando. Se poi ti rimandano continuamente in onda è perché l'ho fatto apposta".

A proposito dell'imprevedibilità come valore aggiunto del suo dinamico spettacolo Fiorello spiega: "Il mio spettacolo ha questo titolo, volendo anche un po' banale, anche perché è aperto a qualsiasi cosa: giocherà molto sul cambio anche perché sono tre giorni a settimana fino a giugno. Non volevo fare uno spettacolo che fosse sempre lo stesso. Giocherà molto sull'attualità, con gli ospiti che mi raggiungeranno, ci saranno serate a tema... Inoltre questa nuova esperienza coincide con una data importante per me perché esattamente 20 anni fa iniziai la mia prima esperienza a Radio Deejay. Festeggio la mia carriera pubblica con una cosa insolita. Il rischio c'è sempre quando si fa una cosa nuova, ma non ho più la paranoia di dover dimostrare di essere bravo com'è successo in passato."
Questo modo di fare spettacolo è estremamente originale; Fiorello dichiara che il suo show attingerà da qualsiasi cosa, ma è sua intenzione fare di tutto perché si trasformi in un vero e proprio appuntamento magari anche nei bar e nella piazze di tutt'Italia come succedeva coi gruppi di ascolto dei lontani anni '50.

E Sky anticipa che da fine aprile saranno possibili anche contenuti interattivi legati allo spettacolo trasmesso sulla sua piattaforma. "Già Carelli mi ha regalato un quadratino del suo mosaico su Sky Tg 24 e parteciperò alle news con dei miei contributi". Il più telematico degli artisti italiani dunque sarà un artista multimediale e potrà esprimere quell'esorbitane potenziale che finora ha avuto pochi ma memorabili exploit: "Adesso potrò esprimermi in piena libertà e lavorare senza i condizionamenti dell'Auditel. Certo la tv ha ancora qualcosa da dire, la televisione oggi è bellissima, ma in quanto ai contenuti, se si mollasse ogni tanto qualche successo già radicato per sperimentare qualcosa di nuovo, sarebbe anche meglio." Fiore può quindi dare forma alla sua volontà di sperimentazione e di rinnovamento dei generi, combinandone di diversi, toccando argomenti che vanno dallo sport alla politica, dalla musica all'attualità realizzando uno spettacolo personalizzato in ogni aspetto del quale finora manca solo un collegamento radiofonico, ma d'altronde il fido compare naviga in altre acque:

"Mi sarebbe piaciuto che fosse Marco Baldini a farlo. Senza di lui non lo so."
Sky, che vanta a oggi ben 4 milioni e 700.000 abbonati, dimostra così di non aver paura della crisi e di confidare nel miglioramento puntando su Fiorello e investendo nella sua sagacia perché, come Fiorello ribadisce: "E' più facile far ridere le persone in tempi di crisi, nei momenti bui".