Il DVD di The New Daughter

Grazie a un audio portentoso, l'horror di Luis Berdejo riesce a regalare qualche discreto brivido agli spettatori. Kevin Costner è il protagonista di questo film che esce direttamente in homevideo. Sufficienti gli extra.

Sono cambiati un po' i tempi. Una volta Kevin Costner attirava incassi e attenzioni a ogni uscita, adesso invece con The New Daughter, film del 2009 di Luis Berdejo (lo sceneggiatore di Rec) finisce direttamente in homevideo (trattato però molto bene, soprattutto a livello audio). Ma è un peccato perché in realtà The New Daughter è un discreto horror dalle atmosfere angoscianti, che su un tema piuttosto consueto del genere (quello della casa stregata, o meglio dell'abitazione che ha inquietanti effetti sugli esseri umani) riesce a costruire una vicenda a tratti accattivante, che magari ricorre a qualche convenzionalità di troppo, ma riesce anche a strappare qualche buon brivido.

Il protagonista, interpretato appunto da Kevin Costner, è uno scrittore appena separatosi dalla moglie, che va con i suoi due figli ad abitare in una casa di campagna. Il luogo però è piuttosto strano, soprattutto a causa di un grande tumulo di terra nelle vicinanze. Ben presto la figlia Louise (la sedicenne Ivana Baquero che ha già al suo attivo film come Rottweiler e Il labirinto del fauno) inizia improvvisamente a comportarsi in modo inquietante: i suoi comportamenti sono sempre più strani e il padre scivolerà presto in un incubo di tensione e paura, nonostante l'aiuto di una professoressa del luogo. Nel cast anche Gattlin Griffith e Samantha Mathis.

Come si diceva, il DVD è l'unico modo per recuperare The New Daughter. L'edizione 01 Distribution regala un video piuttosto buono, discretamente dettagliato, soprattutto nelle scene più luminose, che resta anche solido e compatto fino alla parte finale. Quest'ultima, tutta girata in oscurità, è però un po' problematica: qui il quadro va un po' in crisi e diventa confuso e soprattutto molto rumoroso, ma per il resto offre una discreta nitidezza e un buon senso della profondità.

Ma la vera chicca è un audio portentoso, un DTS che si avvale di un apporto dell'asse posteriore davvero importante e decisivo nel far sobbalzare gli spettatori nei momenti di tensione. Del resto in un horror l'audio è molto importante, e qui la resa è quasi perfetta: anche i rumori più piccoli, dai leggeri fruscii a quelli più spaventosi, sono riprodotti con grande cura del dettaglio e della direzionalità. Senza contare poi l'esplosione dei bassi e l'ottima dinamica nei momenti più concitati.
Sufficiente il reparto extra, che si avvale di ben 25 minuti di scene tagliate e di un making of di circa 10 minuti.