Il DVD di Post Mortem

Il golpe in Cile del 1973 visto da un'angolazione tutta particolare: il bel dramma di Pablo Larraìn approda ora in DVD con una buona resa audio, anche se video ed extra lasciano a desiderare.

Quello del giovane cineasta cileno Pablo Larraín, già rivelatosi con Tony Manero, è davvero un modo curioso di raccontare il golpe di Pinochet nel 1973 in Cile. In Post Mortem, miscelando con abilità storia e privato, il regista lo fa con gli occhi di un dattilografo, Mario Cornejo, che compila referti presso l'obitorio e trascrive le autopsie realizzate dai medici. Mario si innamora di una ballerina, che poi scompare improvvisamente poco prima del colpo di stato militare. La troverà nascosta nella soffitta di casa sua, ma nel contempo Mario sarà catapultato anche al centro degli orrori del golpe: l'autopsia di Salvador Allende, il continuo ammassarsi di corpi portati dall'esercito che lui dovrà squallidamente trasportare su un carrello. Fino a una scoperta che farà emergere i lati più oscuri della sua anima.

Pablo Larrain rende in modo magistrale gli effetti sul singolo individuo di un ambiente politico-sociale particolare come quello della dittatura cilena, evidenziando quali comportamenti mostruosi e quali corti circuiti possa provocare il sonno della ragione. Un vero e proprio pugno nello stomaco, un viaggio da incubo nella storia di un paese e nel buio nell'anima di un uomo.

Post Mortem è uscito ora in un DVD targato CG Homevideo che lascia a desiderare per qualità video ed extra, e convince solamente sotto l'aspetto audio.
Per quanto riguarda il video, ci troviamo purtroppo di fronte a una pellicola molto sporca, piena di graffi e spuntinature, con alcuni tratti davvero molto rovinati. Anche il quadro è sempre un po' confuso e poco definito e non riesce mai a decollare e a convincere. Solo il croma è discreto e risolleva un po' un panorama nel complesso comunque insufficiente.

Molto meglio l'audio in stereo, presente solo nella traccia originale corredata comunque da sottotitoli italiani puntuali e precisi. Oltre a riprodurre dialoghi puliti, il reparto rivela anche una discreta apertura e una spazialità apprezzabile, non solo anteriore, nei pochi momenti più concitati, come ad esempio quando l'auto viene circondata dalle persone del corteo.
Il reparto extra invece contiene solamente il trailer.