Il DVD di Il ritorno del re - Extended Edition

La trilogia delle "Extended Version" si completa con un'altra edizione sontuosa, caratterizzata da un altissimo livello tecnico e con un quantitativo record di extra.

Anche la trilogia in versione estesa de Il signore degli anelli giunge al termine, e chi si aspettava da Il signore degli anelli - Il ritorno del re un'edizione di pari livello a quelle de Il signore degli anelli - La compagnia dell'anello e Il signore degli anelli - Le due torri, non rimarrà di certo deluso. Del resto Medusa non poteva fallire sul filo di lana il degno completamento di tre cofanetti da conservare con cura, la cui unica pecca è stata quella del cambio in corsa della grandezza dell'involucro esterno.
Per il resto anche la versione estesa de Il ritorno del re presenta gli stessi pregi che tanto abbiamo apprezzato negli altri due film, e come in quelle che l'hanno preceduta, anche questa edizione è composta da un elegante cofanetto a 4 dischi.

Dal punto di vista cinematografico, anche in questo caso le numerose scene aggiunte o estese si amalmagano in modo perfetto nel film, e non fanno pesare per nulla i quasi tre quarti d'ora in più rispetto alla versione vista in sala.
Il film, e anche questa è una piacevole conferma, è stato saggiamente diviso in due dischi (sui quali lungo i 252 minuti di durata troviamo anche ben quattro commenti audio), mentre sugli altri due dischi sono stati "spalmati" tutti gli extra.

Il video, presentato nel consueto formato 2.35:1 in anamorfico, rasenta anche in questo caso la perfezione. La pulizia della scena e l'alto livello del dettaglio sono chiaramente apprezzabili fin dalle prime inquadrature. Non compare mai un graffietto o una piccola imperfezione sulla pellicola, mentre i colori risaltano in tutta la loro vivacità e in tutte le loro sfumature in qualsiasi frangente del film. La luminosità è sempre regolata al punto giusto, come del resto il contrasto. E va sottolineato che il film cambia molto spesso scenario, con ambientazioni totalmente diverse a seconda delle circostanze. Ma il video sembra quasi non accorgersene trattando ad alto livello ogni frangente. Dicevamo che si rasenta la perfezione: in effetti un paio di cosucce vanno dette. In certi rarissimi frangenti, appare sui fondali un leggerissimo rumore video, un velo digitale che ha comunque brevissima durata e scarso impatto sulla scena. La seconda piccola rilevazione è che in qualche scena meno illuminata i secondi piani tendono a perdere smalto e definizione. Ma stiamo parlando davvero di minidettagli in un contesto da primato.

Sontuoso anche il reparto audio, composto da due tracce (italiana e inglese) in Dolby digital 5.1 Ex e da una traccia italiana in Dts Es. Il film, quasi inutile ribadirlo, si presta particolarmente a esaltare l'impianto audio. E l'impatto spettacolare delle vicende trovano piena soddisfazione in una resa audio ancora una volta pregevole. Nelle scene d'azione gli altoparlanti lavorano tutti a pieno regime per restituire in ogni sfumatura le scene di battaglia. La cura per il dettaglio, e qui il Dts presenta un leggerissimo vantaggio sul Dolby Digital, è davvero notevole, come anche la dinamica e la corposità del suono. I bassi chiamano in causa spesso e volentieri il subwoofer, sottoposto talvolta a sforzi prolungati, ma anche i semplici dialoghi sono riprodotti in maniera limpida e calda dal centrale, mentre le musiche circondano in modo quasi magico lo spettatore.

Da record il pacchetto extra, che ricalca lo schema vincente già visto nei capitoli precedenti de Il signore degli anelli e che propone ore e ore di materiale tutto da gustare. Innanzitutto sui due dischi del film troviamo ben quattro commenti audio: il primo è del regista Peter Jackson e delle co-sceneggiatrici, il secondo dei scenografi e costumisti, il terzo dei tecnici della produzione e post-produzione, mentre l'ultimo vede protagonisti gli attori.
Il terzo disco si apre con la retrospettiva su Tolkien, con aneddoti e informazioni sullo scrittore. "Dal libro alla sceneggiatura" racconta invece i problemi affrontati per la trasposizione cinematografica dell'opera letteraria e si compone anche di un'idea per una sequenza mai girata, lo scontro tra Aragorn e Sauron.
Il maestoso lavoro affrontato con le scenografie è tutto descritto nel documentario "Costruire la Terra di Mezzo", con una particolare sezione dedicata agli effetti curati dalla Weta. Perfino all'uso dei cavalli e al loro rapporto con gli attori viene dedicata un altro documentario di circa trenta minuti. Il tutto completato da foto, disegni, storyboard, l'atlante e tanto altro materiale.
Il quarto disco ha il suo pezzo forte nello speciale "Telecamere nella Terra di Mezzo", lungo quasi un'ora e un quarto, che si compone di tanti backstage delle scene con varie curiosità sui teatri di posa e le interviste agli attori. Segue un altro lungo documentario sugli effetti visivi curati dalla sezione digitale della Weta, con una dimostrazione relativa alla battaglia degli olifanti.

Spazio poi alla post-produzione, con speciali sul montaggio, i suoni, e le musiche, mentre la degna chiusura è rappresentata da "Il passaggio di un'era", che celebra in sostanza il grande successo del film. C'è poi un'ulteriore mezz'ora abbondante dedicata alla canzone "Into the West", e al cortometraggio che ne ha ispirato il testo. Tirate le somme, si può capire come per la sezione extra anche un "dieci e lode" appaia limitativo.