Il DVD di I pirati di Silicon Valley

Edizione tecnicamente più che sufficiente per il film tv del 1999 che raccontava l'ascesa al successo di Steve Jobs e Bill Gates.

Nel 1999 usciva un film per la tv denominato I pirati di Silicon Valley firmato da Martyn Burke. Tratto dal libro Fire in the Valley, l'opera raccontava l'ascesa dalla metà degli anni Settanta di Steve Jobs (interpretato da Noah Wyle) e Bill Gates (Anthony Michael Hall), i due maghi dell'informatica che portarono al successo Apple e Microsoft. Si tratta di un racconto dal ritmo decisamente frizzante, che privilegia forse gli aspetti più ironici e divertenti della storia, ma non trascura le fasi più spigolose del rapporto fra i due, che si incrociano spesso nella corsa al primato fra i personal computer. Le narrazioni con la formula del flashback spettano in maniera alternata al cofondatore della Apple Steve Wozniak (interpretato da Joey Slotnik) e al dirigente della Microsoft Steve Ballmer (John DiMaggio).

Adesso è possibile riscoprire I pirati di Silicon Valley grazie all'uscita homevideo, con un DVD targato Warner di discreta fattura tecnica. Il quadro video, a parte qualche rarissima spuntinatura, è pulito e si presenta abbastanza dettagliato per essere un prodotto televisivo. Le immagini sono a volte leggermente sgranate, soprattutto sui fondali, e si nota anche un po' di compressione, ma il tutto resta sempre nella norma e in fin dei conti la sensazione di compattezza del quadro non viene quasi mai meno. La riproduzione del croma è buona, con incarnati naturali e neri abbastanza profondi.

L'audio stereo si rivela piuttosto vivace, con le musiche e alcuni effetti che coinvolgono spesso anche i diffusori posteriori dando un senso di notevole spazialità alla scena, anche se con una dinamica piuttosto limitata. Purtroppo a volte, cosa assai strana e ovviamente non corretta, abbiamo sentito anche i dialoghi scivolare contemporaneamente sugli altri diffusori, comunque per fortuna i parlati si mantengono sempre chiari e comprensibili e l'ascolto non presenta particolari problemi, aiutato anche dalla già citata vivacità della scena complessiva. Extra inesistenti, a parte la breve introduzione al film di Noah Wyle.