Il film di Dennis Hopper ha ricevuto dalla Columbia un buon trattamento digitale, considerato soprattutto il fatto che il "cult" che vede tra i suoi interpreti anche Peter Fonda e Jack Nicholson risale al lontano 1969. Discreta la resa tecnica, ma la vera chicca è il documentario di oltre un'ora che correda il film.
Partiamo dal video, presentato nel formato originale 1.85:1 in anamorfico: le immagini sorprendono per la buona definizione e per la pulizia della pellicola, sporcata solamente da qualche piccolo e raro segno. Anche le scene più buie non mostrano cedimenti particolari del quadro, che deve fare i conti solamente con qualche artefatto da compressione, visibile soprattutto nei cieli azzurri delle numerose carrellate in campo lungo del film. Difetti tutto sommato perdonabili, che intaccano solo in modo marginale la spettacolarità di alcuni panorami.
L'audio presenta ben cinque tracce: l'inglese è stato remixato in 5.1, mentre italiano, spagnolo, francese e tedesco si devono accontentare di un dual mono. Ovvio che tali codifiche non possono regalare un quadro completamente soddisfacente, ma va detto che i dialoghi sono sempre puliti e comprensibili e le bellissime musiche comunque piacevoli, anche se solo nella traccia inglese riescono a "respirare" e a offrire una sensazione di reale avvolgimento.
Ottimo, come accennato, il reparto extra, con pochi contributi ma tutti di notevole spessore. C'è innanzitutto da sottolineare il commento audio di Dennis Hopper, regolarmente sottotitolato, ma la parte del leone in questo settore la fa sicuramente il bellissimo documentario di oltre un'ora che svela tutti i segreti e la folle atmosfera in cui è stato girato il film. Parecchi gli interventi dello stesso Hopper, di Peter Fonda e degli altri che hanno vissuto la pazza realizzazione del film. Completano il tutto alcune schede testuali.