Il DVD de Il paese delle spose infelici

Il film di Pippo Mezzapesa presentato al Festival di Roma 2011 merita di essere riscoperto in DVD grazie a una buona edizione Fandango, molto positiva anche sul fronte degli extra.

Presentato al Festival di Roma 2011 ma passato in modo invisibile nelle sale, ora Il paese delle spose infelici merita di essere riscoperto in DVD grazie a una buona edizione targata Fandango.
Il film di Pippo Mezzapesa, tratto da un romanzo di Mario Desiati, ha infatti il pregio di rappresentare in maniera abbastanza realistica cosa vuol dire essere adolescenti e crescere in un piccolo paesino del sud, in una vicenda ambientata a metà anni Novanta. Il regista lo fa attraverso le vicende del quindicenne Veleno, figlio di buona famiglia, che grazie alle buoni doti di portiere entra a far parte di una squadra di calcio e soprattutto diventa amico di un gruppetto di ragazzini cresciuti per lo più in strada e capeggiato dal carismatico Zazà.
Quest'ultimo, gran talento calcistico, avrebbe la possibilità di approdare in un club importante e soprattutto andare via dalle povertà di un paesino assediato da smog, inquinamento, droga, piccola delinquenza e politici rampanti in ascesa. Il tutto mentre una ragazza bella e misteriosa vestita da sposa, si butta dal tetto della chiesa del paese. Nel cast Nicolas Orzella, Luca Schipani, Cosimo Villani, Vincenzo Leggieri, Aylin Prandi, Rolando Ravello, Valentina Carnelutti e Nicola Rignanese.

Buona l'edizione DVD, a partire da un video molto convincente, che propone un quadro pulito e ben definito per lo standard, soprattutto sui primi piani. La compattezza non viene mai meno, grazie anche a una fotografia luminosa e alle scene quasi esclusivamente diurne o all'aperto. Il rumore video è davvero molto limitato, il croma è fedele alla fotografia e ai paesaggi caldi del sud, per una visione sempre piacevole.

Il reparto audio può contare solo su una traccia stereo 2.0, che comunque fa il suo dovere senza problemi, con dialoghi precisi e puliti e un'ambienza limitata in ampiezza per l'assenza del multicanale ma comunque spaziosa sull'asse anteriore e discretamente curata con qualche intervento anche da parte dei rear, come ad esempio nella scena iniziale con il ragazzino appeso a testa in giù. Del resto, il film non presenta particolari scene significative dal punto di vista sonoro.

Decisamente buono il reparto extra, considerato il tipo di film. Troviamo infatti un making of di 10 minuti, scene tagliate per 5' complessivi, un'intervista al regista Pippo Mezzapesa di circa 7 minuti e mezzo, un'altra allo scrittore Mario Desiati di oltre 6', quindi il corto dello stesso Mezzapesa dal titolo L'altra metà, che dura 12' e fra l'altro, oltre a un'ottima qualità video, vanta anche la traccia in multicanale.