Il DVD de I primi della lista

Tutta da riscoprire in DVD questa efficace commedia italiana indipendente basata su un bizzarro fatto di cronaca degli anni Settanta. L'edizione homevideo è soddisfacente sotto tutti i punti di vista.

Purtroppo capita spesso che i piccoli film italiani che meriterebbero maggior attenzione vengano praticamente trascurati al botteghino: è il caso ad esempio de I primi della lista, pellicola firmata da Roan Johnson, londinese di nascita ma pisano a tutti gli effetti e cresciuto professionalmente al Centro Sperimentale di Roma.
Il film, interpretato fra gli altri da Claudio Santamaria, Francesco Turbanti, Paolo Cioni, Sergio Pierattini, Daniela Morozzi e Fabrizio Brandi, è una divertente commedia indipendente che fa anche riflettere su passato e presente del nostro paese, e che prende spunto da un fatto di cronaca davvero bizzarro avvenuto nel giugno del 1970 a tre ragazzi pisani, divenuti famosi per aver chiesto asilo politico in Austria.

L'immersione nel clima dell'epoca è riuscito, le piazze calde e le stragi di stato fanno crescere il timore di un golpe: la paura è tanta che tre attivisti (fra cui il cantautore rivoluzionario Pino Masi) decidono di scappare dall'Italia, ma fra equivoci ed episodi rocambolesci la vicenda assumerà dei toni grotteschi.

I primi della lista è quindi sicuramente un film da recuperare in DVD, grazie a un'edizione CG Homevideo che soddisfa sul piano tecnico e si rivela più che sufficiente per la quantità di contenuti speciali. Il video è buono, con un quadro quasi sempre compatto e nitido, soprattutto nelle scene luminose e negli esterni. Qualche leggera flessione va riscontrata nelle occasioni di bassa luminosità, dove soprattutto i neri appaiono rumorosi e il quadro nel complesso si fa meno compatto. In ogni caso, sono molte di più le note positive, a partire da un livello di dettaglio soddisfacente e un croma molto fedele alla fotografia, che rispecchia nei colori e nelle tonalità gli anni Settanta. Da registrare che la compressione si fa avvertire solo su certi fondali o in alcuni movimenti di macchina.

L'audio multicanale fa la sua parte in modo degno, con un posizionamento corretto delle voci quando sono fuori quadro, segno comunque di una direzionalità curata. Per il resto i dialoghi sono puliti, va registrata una discreta spazialità anteriore nella riproduzione della colonna sonora, mentre le tematiche del film non chiamano molto in causa i rear, apparsi comunque un po' pigri.
Discreto il reparto dei contenuti speciali: oltre al trailer e a 5 minuti di scene tagliate, c'è infatti un'interessante intervista al regista Roan Johnson che racconta idee, genesi e realizzazione del film, della durata di circa 24 minuti.