Il Blu-ray di La notte dei morti viventi

Pietra miliare del genere horror, il film di George A. Romero esce in alta definizione con etichetta Raro Video: buono il video, non convince l'audio, mentre fra gli extra c'è il bel documentario One for the fire.

Vera e propria pietra miliare del genere horror, con chiare venature politiche, La notte dei morti viventi di George A. Romero è il capostipite di una saga che sembra ancora non avere finire, fra seguiti e remake ufficiali e non. Girato ai tempi della guerra nel Vietnam, nel 1968, il film è ricco di allegorie su un'America cupissima, che rispecchia la visione pessimistica del regista.

La vicenda parte da un morto resuscitato in un cimitero che assale due giovani. In realtà il problema è molto più vasto causa radiazioni provenienti dallo spazio che rianimano i morti e li trasformano in mostri assetati di sangue. Un gruppetto di persone cerca di asseragliarsi in una casetta di campagna, ma l'assalto sarà sempre più veemente.

Adesso La notte dei morti viventi è uscito in un blu-ray targato Raro Video, che brilla per video ed extra, meno per quanto riguarda l'audio.
Buone notizie dal video: innanzitutto è stato rispettato l'aspect ratio 1.33:1, inoltre a parte qualche graffio iniziale la pellicola risulta abbastanza pulita. La definizione è altalenante, prevale una certa morbidezza, ma in alcuni frangenti anche il dettaglio è ottimo e fa un deciso passo avanti rispetto al DVD. Certo bisogna considerare i limiti del girato, però il quadro complessivo è positivo, sia nella grana presente che appare quasi del tutto naturale, sia per un bianco e nero che, pur non incisivo come in altri prodotti, presenta un contrasto equilibrato e una buona gamma di grigi. Insomma, non certamente un video perfetto, ma altamente positivo per un film di oltre quaranta anni fa a basso budget.

Per quanto riguarda invece l'audio, se la traccia originale PCM dual mono risulta nitida e moderatamente efficace considerata la codifica, quella italiana (sempre PCM dual mono) invece soffre di dialoghi davvero pessimi, confusi, ovattati e un po' rovinati. Un vero peccato questo del doppiaggio non convincente, perché per il resto musica ed effetti risultano molto puliti e suonano in modo corretto. Consigliata comunque la visione in lingua originale.

Per quanto riguarda gli extra, oltre a un'intervista audio (con slide di fotografie) a Duane Jones di oltre un quarto d'ora, c'è un fantastico documentario denominato One for the fire di circa 84 minuti, girato nel 2008 da Robert Lucas e Chris Roe in occasione del quarantennale del film. I sopravvissuti facenti parte del cast e della troupe ripercorrono la realizzazione del film, la lavorazione, i trucchi e le riprese, a volte anche negli stessi luoghi dove fu girato il film. Il documentario è in lingua inglese con regolari sottotitoli italiani. Non c'è invece traccia di due interviste annunciate in fascetta.