Il Blu-ray de I figli degli uomini

Edizione tecnicamente eccellente per il film di Cuaron. Video quasi perfetto, ottimo audio e discreti extra.

Dalle nostre parti si era puntato moltissimo, e a ragione, su I figli degli uomini, tanto che l'apocalittico film di Alfonso Cuaron si fregiò di una distribuzione italiana in anticipo sugli altri paesi. Caso più unico che raro, per un film dal tema forte (la fine della gioventù causata da una generale sterlità del pianeta) e dalla morale ambigua, noto anche per un paio di piani sequenza davvero pirotecnici. A distanza di un paio di anni dalla buona edizione DVD del film e dopo l'uscita del defunto formato concorrente HD, arriva anche la versione in Blu-ray che sorprende per la bontà del risultato.

L'annata 2009 dei Blu-ray di Universal si sta facendo perdonare alcuni passi falsi precedenti con manciate di ottimi titoli, caratterizzati da su standard tecnici davvero ottimi. L'ulteriore conferma arriva proprio con I figli degli uomini grazie soprattutto a un video in VC-1 davvero ai massimi livelli per definizione e dettaglio. Il quadro è superlativo per abbondanza di composizione e precisione, con un buon livello di tridimensionalità. Il croma, nonostante l'atmosfera plumbea del film, mostra una ricchezza davvero notevole, riuscendo a calibrare perfettamente le variegate situazioni fotografiche spesso anche borderline (numerose le dominanti insistite e le ricercate sovraesposizioni). Profondi i neri, ottimi i primi piani, come i valori di luminosità e contrasto, non riscontrati particolari artefatti a completare un video che non ha nulla da invidiare perfino all'acclamato King Kong, probabilmente l'attuale riferimento qualitativo di Universal.
Niente da dire anche sul comparto audio che sfoggia una traccia Dts in HD che farà la gioia degli appassionati della lingua originale, vista la potenza e la grande spazialità . Il doppiaggio italiano invece è legato a un dts che mantiene la pienezza e la pulizia dei dialoghi ma che cede qualcosina in termini di ampiezza alla traccia HD. La prevalenza degli anteriori non esclude un diffuso uso dei posteriori e la presenza di ottimi panning laterali. Grande risalto è dato anche ai più impercettibili dettagli a confermare un lavoro di grandissima precisione. Soddisfano ampiamente anche gli extra che contano vari contributi, oltre alla possibilità del BD Live e del U-Control, strumento intrigante quanto si vuole ma un pò contorto; di certo non a portata di uso dei più pigri. I contributi partono con alcune scene eliminate di relativa importanza, proseguono con una selezione di scene e una serie di featurette sulla realizzazione del neonato, sul famoso piano sequenza e sul design futuristico. Segue il documentario La possibilità di sperare che si concentra completamente sul tema del film con il contributo di intelletuali e studiosi. Chiude il commento sul film dello studioso Zisek che fornisce una chiave di lettura personale del film e del suo finale. I contributi Picture in Picture sono costituiti da varie interviste al regista e al cast tecnico e artistico, informazioni e spot.