I ponti di Madison County: la nostra recensione del blu-ray

A quasi 20 anni dalla sua uscita, il romantico e folgorante incontro fra Clint Eastwood e Meryl Streep approda in alta definizione con un ottimo video. Discreti audio e contenuti speciali.

Nel 1995 Clint Eastwood è riuscito a far tirare fuori tanti fazzoletti e a far sgorgare lacrime con I ponti di Madison County, portando sul grande schermo l'omonimo romanzo di Robert James Waller. Il grande Clint si ritagliò un ruolo da protagonista accanto a Meryl Streep per raccontare una folgorante storia d'amore: Francesca Johnson, moglie e madre irreprensibile, ma in fondo infelice, si trova sola a casa per quattro giorni, senza famiglia. Robert Kincaid è un fotografo di passaggio, che si ferma alla sua fattoria per chiedere un'indicazione.

Due vite si incontrano e, nel breve spazio di quattro giorni, si stravolgono completamente. Nasce una dolcissima passione fra due destini collegati da un ponte che diventerà simbolo della rinascita di una donna di quarantacinque anni, la cui vita sembrava ormai già scritta, ma che si trova di fronte all'ardua scelta di lasciare la sua famiglia per seguire la felicità. Il tradimento viene svelato dalla donna tramite un diario segreto, che farà trovare ai suoi figli (interpretati da Annie Corley e Victor Slezak) dopo morta per cercare di fare loro capire cosa ha spinto la madre ad un gesto tanto irrazionale.

Video ottimo: grande naturalezza e rispetto della fotografia

Meryl Streep in I ponti di Madison County
Meryl Streep in I ponti di Madison County

A quasi 20 anni dalla sua uscita, I ponti di Madison County è arrivato finalmente in alta definizione grazie al blu-ray distribuito da Warner Bros. Il video rispecchia fedelmente la fotografia molto morbida del film firmata da Jack N. Green, caratterizzata da una luce molto particolare: il quadro infatti è molto soft, quasi sempre senza grande contrasto, ma questo non è altro che il look del film. Il bello è che all'interno di questo contesto, il dettaglio spicca sempre in modo egregio, non solo con incarnati ben definiti, ma con molti particolari in evidenza nel paesaggio campestre e nell'abitazione di Francesca. La sensazione generale è di grande naturalezza, amplificata da un piacevolissimo strato di grana che sembra appunto del tutto naturale, integro e non manipolato dall'uso di spiacevoli filtri. Il croma, pur non urlato, presenta colori solidi e stabili, le scene più buie hanno una buona tenuta con un nero profondo e compatto, anche se qualche flessione è comprensibile e alcune pastosità fanno parte del girato. Insomma, se il video è di quelli che non colpiscono, è solo per il girato e lo stile fotografico del film, perché tutti i parametri indicano che il riversamento è stato eseguito con grande cura.

Una scena de I ponti di Madison Countyy
Una scena de I ponti di Madison Countyy

Audio: traccia italiana timida ma discreta

La cover del blu-ray de I ponti di Madison County
La cover del blu-ray de I ponti di Madison County

Per quanto riguarda il fronte audio, come spesso accade in queste circostanze, l'audio italiano si ferma a un semplice dolby digital 5.1, che risulta più timido e meno dinamico rispetto al DTS HD multicanale inglese. In ogni caso anche quella italiana è una buonissima traccia, che oltre a riprodurre in modo impeccabile i tanti dialoghi che in fondo compongono la parte fondamentale del film, si dimostra pronta e attenta a sottolineare con puntualità alcuni accenni ambientali.
Il rombo dei tuoni del temporale, un auto che passa, i classici rumori della campagna fra insetti e grilli, la musica del locale dove si recano a un certo punto i due protagonisti, sono tutti momenti che dimostrano una certa attività dei diffusori, con supporto puntuale dei rear, una discreta direzionalità e una spazialità apprezzabile. Come del resto armonica e piacevolmente avvolgente risulta anche la resa della delicata colonna sonora.

Extra: commento, trailer e un bel making of

Il reparto dei contenuti speciali si guadagna un giudizio discreto non tanto per il commento audio del montatore Joel Cox e del direttore della fotografia Jack N. Green, che peraltro non è sottotitolato, quanto per il brillante making of (regolarmente sottotitolato) che dura quasi 30 minuti, ed è in pratica un documentario sulla realizzazione del film con interessanti interviste non solo a Clint Eastwood e a Meryl Streep, ma anche a produttore, scenografo ed altri elementi del cast. A supporto ancora il trailer e il video musicale Doe Eyes, una versione strumentale del tema principale del film accompagnata da una serie di clip.